giovedì 2 gennaio 2025

Valorizzare.

Questo è il terzo anno in cui dedico il primo post del blog a un'analisi della situazione e al rilancio di nuove intenzioni. È servito farlo a partire dal 2023, al passaggio a una nuova situazione in cui diventò imprescindibile fare il punto e ripartire.
Sono andata a rileggermi, non solo per verificare se ho tenuto bene nei miei propositi, ma per capire "come sta procedendo". 
È importante anche sentirsi bene in animo quando si scrive un post come questo, sentirsi pieni di quella energia positiva e ottimistica. Non posso però dire di essere al massimo quanto a ciò. 
Il peso del 2024 è stato notevole e l'anno non si è chiuso neppure tanto bene. È stato insomma coerente dall'inizio al suo termine. Chapeau, 2024. 
Mettiamo tutto in fila. 

Salute. Da gennaio a giugno ho sofferto di un problema intestinale che è stato invalidante. Uso questa parola "impegnativa" perché ho fatto esperienza di una costante che getta incertezza sulle giornate, provoca perfino angoscia nei momenti più difficili. 
Quando non stai bene con l'intestino, quando il tuo metabolismo non è regolare, la tua mente non funziona allo stesso modo, la socialità ne risente anche. A ciò si aggiunga l'ansia per ciò che puoi avere prima di quel determinato esame diagnostico, in particolare per chi, come me, è abbastanza ipocondriaco
In mesi di problematiche legate al disturbo, infili lavoro (con tutte le responsabilità del lavoro scolastico), teatro, relazioni, la scomparsa di tua madre. E lo fai perché se ci sei dentro impari a gestire scadenze, a mettere in piedi spettacoli, a rispettare le promesse. È una lotta con se stessi, ma avanzi in questo campo di battaglia. A guardare indietro non sai neppure come hai fatto ad affrontare tutto. Ma poi ti dici che non sei nuova a queste lotte, che in passato hai affrontato anche di peggio. 
Il problema intestinale si è risolto con un regime alimentare del tutto diverso dal precedente. Attraverso nutrizionista e cambiamento generale del modo di nutrirmi, ho perso 10 kg. Ero intossicata e non lo sapevo, insomma. L'esame diagnostico non ha rivelato nessun problema, erano le abitudini a dover cambiare. 

Dire addio. A febbraio ho detto addio a mia madre, come ho raccontato qui. Ho accolto la mia "orfanezza" con serenità, ma il tempo poi ha presentato il conto. Al di là della sua salute sfortunata e al fatto che ci sia molta più dignità nella morte piuttosto che in un "esserci" in cui si sta malissimo e si è privi di memoria, la sua assenza ha lasciato un vuoto che tocca molti aspetti.
È un'assenza che si è presa abitudini, viaggi, il dolce ascolto di una voce, una mano che si tendeva da vicino e lontano, la certezza di consuetudini ormai rubate dal suo destino. Con mio fratello e mia sorella stiamo affrontando questa "orfanezza" ancora oggi incerti, smarriti. La vita poi con esigenze e responsabilità chiama, ma quel tempo è andato per sempre, una casa è stata svuotata e venduta, non c'è più la persona né il luogo e questo può spegnere tanta parte delle tue energie. 

Varia. Quest'anno compiremo i cinque anni nella nuova casa, il villino sulle colline a sud di Roma. Da quando siamo arrivati, in quel luglio 2020, dopo una difficile ristrutturazione (oltretutto con pandemia al seguito), io e mio marito abbiamo continuato a prendercene cura, dalla riqualificazione del giardino a decine di migliorie sparse qua e là, inclusa la sostituzione degli infissi. 
Una parte è andata a buon fine, l'altra si è arenata nelle secche dell'assenza di professionalità da parte di un'impresa e siamo rimasti sguarniti e pertanto fuori da alcune agevolazioni importanti. È accaduto proprio nell'anno appena concluso, dopo un tempo durato anni in cui tutto era filato liscio (o quasi). 
I lavori di completamento della ristrutturazione si sono interrotti e adesso bisognerà ripartire con la lunga trafila burocratica e i tempi biblici di consegna. Contavamo di ultimare nel 2024 e invece si dovrà sperare di farcela nel 2025. 
Tralascio le altre problematiche annesse a: ricerca di una persona affidabile cui affidare un bene per noi indispensabile per far fronte alla barca di spese, problemi a catena della mia storica Pandina gialla che ha deciso di dirmi "ciao ciao" in autunno, problemi di schiena di mio marito che ci hanno impedito di fare diverse cose anche durante queste feste natalizie. 
Sorvolo appena sulle tragedie globali: l'eccidio di Gaza, la rielezione di Trump, il peggioramento della crisi climatica. Possiamo solo raccontarle ed educare le giovani generazioni ad aprire gli occhi. 

Un anno pessimo, ma non del tutto
Quel che è andato bene è stato il teatro. A gennaio selezionati per un premio importante (qui) e poi l'aver vinto Migliore attrice protagonista e Migliore attrice giovane (Daniela Rosci e Lisa Bertinaria) nella produzione su Anna Magnani; aver portato a segno una cosa difficile e complessa come Sogno di una notte di mezza estate con i ragazzi del laboratorio (qui); aver replicato con successo Pinocchio a settembre. Poi messer 2024 ci ha messo lo zampino in novembre, quando ci ha impedito ulteriori repliche di questo per la rottura del malleolo di una delle attrici del cast. 
Mia nonna avrebbe detto che qualcuno ha gettato "u' picciu" sul mio 2024, troppi problemi tutti assieme. Sospendo il giudizio. 
Un altro aspetto positivo riguarda la mia professione, con un corso di studi che mi ha permesso di capire alcune prerogative personali di valore cui non sapevo dare prima abbastanza peso. Ne ho scritto qui




Orbene, da dove ripartire dopo questo annus horribilis?
Farlo diventare mirabilis richiede tanto lavoro e tanta energia e ottimismo. L'impresa è ardua, perlomeno bisognerebbe puntare su un obiettivo concreto, insomma, almeno ottenere un normalis. 😅
Devo partire da me stessa e concentrarmi su quanto di buono è stato fatto e quanto c'è ancora da fare. Nel pessimo 2024 qualcosa di buono c'è stato quanto a ciò: sono dimagrita imparando ad alimentarmi in maniera equilibrata, mi sono regalata un dettaglio estetico non da poco (due sedute moolto impegnative e pure costosette), ho riscoperto il gusto di indossare le gonne (!) tirando fuori dall'armadio cose che non indossavo da secoli. È già tanto e solo apparentemente si tratta di frivolezze
Ora bisogna essere costanti a riguardo e non solo. 

Da più parti, in questi anni, mi sono sentita dire che non valorizzo abbastanza i miei "talenti". 
Cominciò una collega, nel lontano 2014, quando mi disse dopo aver visto un paio dei miei spettacoli teatrali a carattere brillante (era un tempo in cui facevo solo commedie brillanti) che avrei potuto fare molto di più. Sapeva della mia passione per libri e letture e in quel tempo stavo appassionandomi ai libri di Virginia Woolf. Fu un'osservazione buttata là a caso ma risvegliò qualcosa in me. 
Il mio teatro cambiò, far ridere era bello ma si esauriva in un divertimento fine a se stesso. Raccontare Virginia Woolf, Frida Kahlo, Shakespeare, L'attimo fuggente, Anne Frank, grandi classici come Il Piccolo Principe, Sherlock Holmes, e tanto altro... fu un altro mondo. 
Al teatro al momento non potrei dare nulla di più. Sto per consegnare ai ragazzi di laboratorio il copione di Notre-Dame de Paris, un progetto ambizioso che andrà in scena a maggio, conto di tornare a produrre Foglie d'erba (tratto da L'attimo fuggente) per l'autunno, di replicare Magnani e Pinocchio. 
Per ora va bene così, devo piuttosto concentrarmi su alcune mie specificità. 

Una di queste è la voce. A quanto pare possiede un certo potenziale e non viene adeguatamente "utilizzata". Mi piace usare la voce, a partire dal mio mestiere di insegnante, nel quale la voce aiuta a rendermi più credibile e assertiva, fino all'espressione artistica. 
Nel 2017 seguii un corso sull'uso professionale della voce durante il quale il mio maestro, Alessio De Caprio, mi disse che avrei dovuto pensare al doppiaggio. Diceva che posseggo un mix fra dizione (che ho studiato da sola) e qualità della voce molto spendibile nell'espressione artistica. Curare questo particolare aspetto significherebbe per me aprire un mio canale podcast, per esempio.
Mi piace raccontare, modulare la voce nel racconto dinanzi a un microfono è una cosa divertentissima. Mi è capitato di partecipare ad alcuni programmi radiofonici (sono stata intervistata per esempio su Rai Isoradio in occasione di una replica dello spettacolo sulla Magnani, ma anche su RTL al tempo in cui una mia ex alunna oggi speaker radiofonica a Milano - Isabella Palmisano - mi volle invitare nel suo programma) come ospite e a riascoltarmi mi sono detta che sì, potrebbe andare. 
Posseggo un mic professionale col quale potrei creare un mio canale. Mi piacerebbe fare una sintesi delle mie migliori recensioni e perché no, produrre utilità gratuite come fiabe narrate ai piccoli. Sono per il momento idee, vedremo. 

Poi c'è l'altro progetto, quello più ambizioso. Un progetto nel quale devo credere abbastanza per potergli dare un'opportunità: la pubblicazione del mio romanzo. Mi sono separata dalla mia storia narrata da molti anni, ma non del tutto. La sua genesi è raccontata qui
A questo aspetto sarà meglio dedicare un post di riflessione a sé. 

Ecco, questo è quanto mettere in cantiere per questo 2025. 
Valorizzare deve essere il suo mantra, la parola chiave attorno alla quale costruire senza mai perdersi d'animo. 
Come andrà e come non andrà, lo scopriremo solo vivendo. Intanto, ringrazio voi che frequentate assiduamente questo mio blog che quest'anno compirà 10 anni. Scrivere continuerà a essere uno dei miei punti fermi, fa parte dei miei progetti ogni anno. 
Qui le mie riflessioni degli anni precedenti.


Avete fatto programmi per il vostro 2025? Pensate di valorizzare già quanto sapete fare?

12 commenti:

  1. Sei mesi con un grosso problema intestinale - l'intestino è il secondo cervello - sono una bella rogna. Sono felice che tu abbia trovato una soluzione, anche se prima immagino tu sia passata attraverso una caterva di esami anche magari invasivi. Io sono stata in ballo anni, a fasi discontinue ma davvero anni, con lo stomaco, finché non ho trovato pure io la quadra, nel mio caso l'ansia e ho risolto. Ecco, hai evidentemente avuto un anno duro, con un lutto importante soprattutto, non posso che augurarti un anno decisamente migliore. Focalizzare era stata una mia parola anni fa, quest'anno ho deciso niente parole guida, arriverà in settimana il relativo post. Che sia un anno creativo, Luz, tra teatro e scrittura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Sandra, per l'incoraggiamento. Gambe in spalla, il lavoro è tantissimo.
      Conosco quel tipo di disturbo, ne soffre da anni mio marito. Una gastrite alla base di tutto, ma anche lì l'ansia ha avuto e continua ad avere il suo peso. A rileggerci presto. :)

      Elimina
  2. Valorizzare ciò che ci circonda, anche nei momenti più complessi, può trasformare le avversità in momenti di grande significato. Tanti bei progetti e io sono felice di seguirti!!!

    RispondiElimina
  3. Io per ora ho come unico programma "rimettermi in salute" e, visto il mio 2024, direi che sarà comunque un proposito impegnativo ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Assolutamente. Nel tuo caso non c'è priorità che tenga e io ti auguro di risolvere del tutto e guadagnare salute e serenità.

      Elimina
  4. Beh, quanto al tuo primo problema, non ho bisogno di dire qualcosa e tu sai bene perché! 😅 Comunque conosco l'ipocondria e so che valore abbia una buona notizia fra le mille ipotizzate!
    Il tuo lutto mi ha rattristata al pari delle conseguenze che ha comportato ( mi riferisco alla casa venduta giù, in Calabria, e a tutti i ricordi recuperati per forza di cose). Ma parlando di cose belle, lo sai che faccio il tifo per i tuoi progetti: ti ho stonato la testa anch'io sulla perfezione della tua voce con tanto di impeccabile dizione. Agisci, che hai uno spirito d'iniziativa pazzesco!
    Ma in primis, sai bene che il tifo più grande lo faccio per la pubblicazione del romanzo. Basta tenerlo chiuso nel cassetto; sta storia deve prendere aria. Coraggio!
    Il 2025 DEVE essere l'anno della fioritura! 💪🏻🤞🏻

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Marina, tu sei una delle mie coach più importanti e con le parole più significative, perché conosci bene voce e romanzo. Ci sarà tantissimo da fare. Mi sono imposta oltretutto (ne avevamo parlato a PLPL) di leggere meno e dedicarmi di più a questa "fioritura" dei (potenziali) talenti. Mi devo imporre di non superare le due ore al giorno in totale di lettura. Il difficile è quando ti imbatti in cose come la serie de L'amica geniale. Questa storia mi piace moltissimo, come sai, e staccarsi da quei libri è difficile. Ieri ho iniziato il secondo e non ho potuto fare a meno di spararmi le prime 100 pagine. Vero è che sono in ferie, poi da martedì tutto cambierà.
      Grazie per questa dose di energia! :)

      Elimina
  5. Ho commentato i tuoi precedenti post e ho visto spuntare questo tuo primo post del 2025, così stavolta non arrivo in ritardo. Il 2024 è stato per te un anno proprio bisestile, purtroppo di fronte alla morte non abbiamo rimedi ma con altri problemi è possibile fare qualcosa, come é successo con i tuoi problemi intestinali da infiammazione che ti hanno portato a cambiare alimentazione e a dimagrire (wow dieci chili). Ti auguro di risolvere al meglio anche i problemi della casa, ma soprattutto in bocca al lupo per la pubblicazione del tuo romanzo e per il tuo podcast (che bella idea!).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giulia, il progetto 2025 è fin troppo ambizioso, io posso solo augurarmi che non si risolva in chiacchiere. :) Speriamo bene. Abbiamo oltretutto intenzione di vedere finalmente Londra in estate, anche per dimenticare la pessima estate dello scorso anno. Grazie e un abbraccio!

      Elimina
  6. Per quanto il tuo 2024 sia stato difficile, il desiderio di metterti in gioco nel 2025, oltre a sottolineare la tua propositività, indica anche la volontà di non arrendersi e cercare di trovare equilibrio e soddisfazione. In bocca al lupo!

    A me converrebbe fare proprio dei buoni propositi quest'anno e impegnarmi a perseguire i miei obiettivi. Penso mi concederò ancora qualche giorno nel limbo, fino alla befana, poi vedrò di diventare operativa.

    RispondiElimina
  7. Teatro, scrittura e..sistemare casa.. ti auguro pieno successo, lo meriti e, soprattutto, ne sei all'altezza.
    Noi dipendiamo dalla salute. Mollato il teatro a metà 2024 siamo stati in balia degli eventi, navigando a vista, e il 2025 spero diradi le nebbie e offra nuove certezze. Nel frattempo non molliamo un centimetro ed ogni occasione di vita, viaggi, spettacoli, la sfrutteremo. Un felice e proficuo 2025 quindi!!

    RispondiElimina