Non manca molto al termine di questo anno, presto ci verrà spontaneo fare bilanci. Infrango la tradizione di fine dicembre e faccio un piccolo bilancio adesso.
Quest'anno ho scritto due post in cui mi sono raccontata più da vicino, affidando alla scrittura il potere terapeutico di farti tirare fuori quella piccola angoscia, quel pensiero non proprio gioioso. Non c'è mai un prima e un dopo per quello che riguarda i momenti in cui si è "giù di corda". Esserlo è connaturato nelle anime tendenzialmente malinconiche. Si può esserlo dopo un'ondata di emozioni (per esempio dopo le messe in scena di uno spettacolo molto apprezzato) oppure al termine di una vacanza (come al ritorno da una Sardegna che mi ha stupito e riempito di bellezza) o in decine di altri momenti in cui a un periodo di risalita della curva subentra un precipitare.
Non ha una lunga durata, perché se sei orientato a progettare di continuo allora la mente si rigenera, tu come suol dirsi butti il cuore oltre l'ostacolo e vai. Con nuove energie.