domenica 30 gennaio 2022

Settima candelina...

Ed eccoci al
settimo compleanno del blog! 
Ce lo siamo detti tante volte, tempus fugit. La percezione del tempo, entrati negli "anta", cambia irrimediabilmente. Non possiamo esserne più stupiti, gli anni passano e in particolare questi ultimi ci stanno mettendo duramente alla prova. 
Cosa rappresenta oggi scrivere in un blog?

Se l'era dei blog è tramontata da un pezzo, noi irriducibili crediamo ancora che scrivere sia bello, continuiamo ad amare i nostri scrittoi virtuali e se la vecchia numerosa squadra di aficionados non c'è più, è stata comunque sostituita da un gruppo di fedelissimi che è piacevole ritrovare ogni volta.
Sì, perché si scrive per essere letti, per condividere e trovare anime affini, si gioisce del passaggio degli amici blogger e non, in particolare quando lasciano commenti cui si sono dedicati con dovizia.

lunedì 24 gennaio 2022

Il conte di Montecristo - Alexandre Dumas

Incipit: Il 28 febbraio 1815 la vedetta di Notre-Dame-de-la-Garde segnalò il tre alberi Pharaon, proveniente da Smirne, Trieste e Napoli. 
Come al solito, subito un pilota si mosse dal porto, costeggiò il castello d'If, e andò ad abbordarlo tra capo Morgiou e l'isola di Riou. 
E come al solito, subito lo spazio del forte Saint-Jean si riempì di curiosi. Perché a Marsiglia l'arrivo di una nave è sempre un grande avvenimento, soprattutto quando quella nave è stata costruita, armata e stivata, come il Pharaon, nei cantieri dell'antica Focea, e appartiene a un armatore della città. 

... e poi compare quel giovane, "dal gesto rapido e dallo sguardo energico", l'eroe di questa straordinaria storia. 
È necessario anzitutto dire che leggere le più di 1200 pagine del romanzo è un'impresa che richiede organizzazione. Non vale qui il vecchio adagio di ogni bibliomane, "se ti piace, vai avanti a oltranza e neanche ti rendi conto del numero di pagine", perché questo non è solo un monumento della letteratura francese ma anche, ahimè, un classico feulleiton d'epoca, che cede a lungaggini, dispersività, ridondanze. 

lunedì 17 gennaio 2022

Il caffè di Luz e Marina: i sette vizi capitali... la lussuria

LUZ Eccoci, cara Marina, al terzo appuntamento del nostro "viaggio" attraverso i 7 vizi capitali. 
Qui trovate la superbia, qui invece l'avarizia
È la volta di un argomento bollente... la lussuria! Uhm, sembra che tu mi abbia preceduto nella tua proposta gastronomica, vedo un piatto molto "godurioso".

MARINA Beh, cara Luana, visto l’argomento “scabroso”, mi sono permessa di portare dei dolcetti buonissimi, che hanno un nome particolarmente a tema: conosci le “tette delle monache”? 😁

LUZ  Sììì, le conosco e le gusto volentieri (che detta così sembra convergere inevitabilmente verso il doppio senso, ah ah ah) Riguardo alla lussuria, mi vengono in mente decine di spunti, alcuni nobilissimi altri molto meno. Partiamo dalla constatazione che la lussuria è uno dei peccati più perseguiti dalla Chiesa del passato, che ha versato fiumi di inchiostro sui peccati della carne e sull'altissimo valore della purezza di corpo e spirito. Eppure proprio la carnalità, la passione, sono temi invece carissimi alla letteratura e all'arte. Intanto, che ne pensi di questo stuzzicante peccato capitale?

domenica 9 gennaio 2022

Figlio del lupo - Romana Petri

Incipit: Tra tutti i ricordi, quella sera gli venne in mente proprio il giorno in cui, salito su un treno merci, era andato a vedere le cascate del Niagara. Era rimasto a guardarle per un giorno intero, dimenticandosi anche di mangiare. Si era fatta notte e lui era ancora lì, davanti a tutta quell'acqua buia, al rumore che gli trafficava il cervello. Sembrava glielo sciacquasse come nemmeno i suoi viaggi per mare. Avrebbe potuto ricordarne mille altre cose, ma quella sera col pensiero tornò laggiù, davanti allo scroscio furioso delle cascate e all'oscurità cupa della notte rischiarata appena da un ritaglio di luna.  

Il secondo libro che leggo di questa autrice consolida in me la certezza di trovarmi dinanzi a una scrittrice solida. Mi piace questo termine per descrivere il suo stile. È solida la sua scrittura ma anche ogni volta il tema prescelto, quel "cosa" che si amalgama con il "come". 

Dalle faide familiari de La rappresentazione, ho deciso di lasciarmi portare nell'epopea americana che Romana Petri conosce come se fosse stata là, fra cercatori d'oro del Klondike e lande selvagge, correndo dietro a questo straordinario personaggio che fu Jack London, in questo libro citato durante il reading in cui ho avuto il piacere di conoscerne l'autrice. 
L'uomo che vedete in copertina è proprio lui, uno degli scrittori più acclamati e celebri della letteratura americana, quel London autore di romanzi in cui ci siamo imbattuti da ragazzi. 

domenica 2 gennaio 2022

Funamboli.

Primo post dell'anno con amara constatazione.
Ladies and gentlemen, siamo stati turlupinati. Pensavamo di uscire dal 2020 come da un tunnel nel quale si vedeva un lampo di luce in fondo, invece è andata peggio di come immaginassimo.

La pandemia ancora è in corso, pur in mezzo a una campagna vaccinale iniziata ormai da un anno. Se ancora resiste un 15% di no-vax convinti a non farsi iniettare il siero - prima, seconda, terza e probabilmente quarta dose - al momento è del 13% il bilancio della corsa della nuova variante "omicron" su questa peste del nostro secolo. 
Noi immunizzati non lo siamo pienamente, ovviamente, pur essendo più dell'80% del totale non riusciamo a frenare il fenomeno. Siamo delusi, pur continuando a rispondere alle sollecitazioni del governo. 
Il vaccino è il solo modo per uscirne, ciò è innegabile, ma siamo ancora tutti, nessuno escluso, in questo tunnel e luce in fondo non ce n'è, era una chimera, un fuoco fatuo.