mercoledì 28 ottobre 2020

The King, ovvero l'arte della manipolazione nella scrittura.

The "King", omen nomen
Il re è lui in quella che si chiama "letteratura di consumo". Fra i dieci autori più letti al mondo, senza mai uscire dalla classifica nell'ultimo ventennio. Il sovrano delle vendite, colui che suscita aperta simpatia nel lettore perché costui impara cosa aspettarsi dal "re". 
E il "re" non delude mai. 
King ha scritto un manuale di scrittura arcinoto, contenente una gragnola di consigli che a leggerli fanno sembrare tutto così semplice. 
Poi sai bene che scrivere è difficile e non ti basterebbero due vite per capire come funziona una scrittura vincente. Fra le tante citazioni del maestro, mi piace in modo particolare questa:
Uno dei miei compiti in quanto scrittore è quello di assalire le vostre emozioni e forse di aggredirvi – e per far questo uso tutti gli strumenti disponibili. 
Forse sarà per spaventarvi a morte, ma potrebbe anche essere per prendervi in modo più subdolo, per farvi sentire tristi. 
Riuscire a farvi sentire tristi è positivo. Riuscire a farvi ridere è positivo. Farvi urlare, ridere, piangere, non mi importa, ma coinvolgervi, farvi fare qualcosa di più che mettere il libro nello scaffale dicendo: "Ne ho finito un altro", senza nessuna reazione. Questa è una cosa che odio. Voglio che sappiate che io c'ero.

mercoledì 21 ottobre 2020

Sono stata una bambina sandwich.

Post semiserio sull'eterno secondo. 😊
Tempo fa incontravo una definizione che mi calza a pennello e che mi fa pensare a una di quelle condizioni che si portano su di sé per sempre. 
Io sono stata una bambina sandwich, sono una "figlia di mezzo", la seconda di tre. 
Essere "bambini sandwich" significa accorgersi fin dalla più tenera età di non essere né il primo nato né l'ultimo, quindi vedersi negata tutta una serie di privilegi che spontaneamente appartengono al primo e all'ultimo. 
Il primo nato è colui - o colei - che si definisce "il figlio dell'amore". Una definizione che echeggiava scherzosamente fra le pareti di casa, riferita a mio fratello, nato per primo e per giunta maschio. 

Al sud, un primogenito maschio è il massimo della soddisfazione, in particolare in certe generazioni post guerra, ma sono portata a pensare che questa condizione sia perfetta a qualsiasi latitudine. 
Mio fratello, venuto al mondo con tre anni di vantaggio rispetto a me, ieri come oggi, è una sorta di "eroe infallibile". Destino volle che fossimo molto diversi, nel carattere e nella rispettiva weltanschauung, ragion per cui nell'infanzia ce le demmo di santa ragione e nell'età matura continuiamo a farlo, parlando da due posizioni e visioni talmente differenti da far scaturire una certa rassegnazione.

mercoledì 14 ottobre 2020

Cortesie per gli ospiti - Ian McEwan

Incipit
: Ogni pomeriggio, quando la città oltre le scure persiane verdi cominciava ad animarsi, Colin e Mary si svegliavano al metodico picchiettio degli arnesi d'acciaio contro le chiatte di ferro ormeggiate accanto al bar galleggiante del loro albergo. Al mattino i barconi rugginosi e butterati, senza alcun carico o mezzo di propulsione visibile, non c'erano più; ricomparivano sul finire della giornata, e gli uomini dell'equipaggio si mettevano inspiegabilmente all'opera con martello e scalpello. Era allora, nel caldo rannuvolato del tardo pomeriggio, che i clienti cominciavano ad affluire sul pontone per mangiare un gelato seduti ai tavolini di metallo, e anche le loro voci riempivano l'oscurità della stanza, sollevandosi e abbassandosi in ondate di allegria e discordia, sommergendo i brevi silenzi tra un penetrante colpo di martello e l'altro. 

Inizia così uno dei racconti più straordinari di questo scrittore inglese dalla "penna" prolifica. Non ho letto molto di suo, posso dire di avere amato profondamente quello che ritengo il suo capolavoro, Espiazione
Nell'addentrarmi sempre più in questa storia complessa, dai tratti inquietanti, ho ritrovato lo stile del migliore McEwan, una scrittura corposa, sontuosa. McEwan è un talento della descrizione e se è vero che la scrittura contemporanea si fregia del principio dello "show, don't tell", ebbene, questo scrittore non si fa scrupolo di portarci dentro le sue storie offrendoci ampie "vedute" narrative. 

mercoledì 7 ottobre 2020

Il caffè di Luz e Marina: l'amicizia secondo noi

LUZ
   Cara Marina, felice di rivederci virtualmente per il nostro periodico caffè. 

MARINA  Ciao Luana, oggi vengo a chiacchierare con te portando una guantiera di golose rotelle al cioccolato. Che caffè sarebbe senza il nostro fedele dolce di accompagnamento! Tanto l’estate è finita e la prova costume non è più necessaria. 😀
Di cosa parleremo in questo nostro bell’appuntamento?

LUZ   Vorrei affrontare assieme a te un tema che mi è particolarmente caro: l'amicizia. Comincio col domandarti quanto sia importante per te l'amicizia e se ti ti viene in mente una tua definizione.