giovedì 23 luglio 2020

Strane creature - Tracy Chevalier

Incipit: I lampi. Mi hanno sempre colpita i lampi. Ma una volta è successo davvero. Non dovrei ricordarlo perché ero poco più di una poppante, invece me lo ricordo, eccome! Ero in un prato e c'erano dei cavalli, dei cavalieri... Poi scoppiò un temporale e una donna - non era la mamma - mi prese in braccio e mi portò sotto un albero. Mi teneva stretta stretta e io guardavo in alto le foglie scure contro il cielo bianco. 

Eccomi a leggere nuovamente un'autrice che non mi ha convinta col romanzo precedente, quella stessa Chevalier recensita qui
Mi sono concessa questa seconda lettura poiché questo libro è un dono caro di una persona cara, il che mi offre l'opportunità di meglio entrare nello stile e nella struttura di questa narratrice. 

Se al termine di questo romanzo dovessi chiedermi se la Chevalier è diventata una delle mie autrici predilette, la risposta sarebbe "no", per una serie di ragioni legate alle stesse affermazioni già fatte. Chiunque cerchi un approfondimento psicologico e una struttura narrativa costruita ad arte, resterebbe deluso. 
La Chevalier non è una scrittrice nelle mie corde, ma devo riconoscerle il merito, con questo romanzo, di aver individuato il soggetto perfetto e di offrire al lettore una totale immersione in un luogo ritratto con dovizia: la costa dinanzi a Lyme Regis, cittadina del Dorset inglese.

sabato 18 luglio 2020

E il traslocar m'è dolce in questo mare...

Ecco qui, ce l'abbiamo fatta - o perlomeno si può cominciare a pensarlo, visto che le cose da fare e ultimare sono ancora tante: ho traslocato

In inglese questa parola diventa moving house, non è un caso. Muovere una casa è una di quelle imprese titaniche, parrebbe uno dei principali motivi di stress traumatico assieme a lutto e divorzio. 

Il trasloco è come una creatura mostruosa a più braccia, con arti inferiori puntellati su alcuni aspetti da cui non puoi scappare, anche se sulle prime ti illudi di farlo. Ebbene sì, puoi vestire i panni di una di quelle eroine nipponiche sempre pronte al sorriso e ai saltelli al grido di "quanto è bello tutto questo!" quanto vuoi, poi arriva il momento - ma non è detto che sia solo uno - in cui il crollo psichico ti fa diventare una Erinni e tuo marito il Cerbero.
Ecco immaginate una lotta fra una Erinni e il Cerbero, in effetti. Avrete un quadro della cosa.