Credo di aver dedicato poco spazio nel blog a un problema che comprende i campi semantici di cultura e salute: il cibo.
Quanti di voi sono in grado di capire a fondo le componenti, la chimica, ciò che fa realmente bene o fa male in un alimento qualunque?
Io conosco poco o nulla questo campo. Credo che la lacuna nasca da una scuola che negli anni Ottanta, gli anni del boom del food porn e delle merendine, non si è occupata del problema.
In un mondo che all'epoca muoveva i primi passi nella globalizzazione, non ci si è resi pienamente conto di stare modificando gli usi alimentari, mentre il mercato lentamente si apriva all'importazione di prodotti provenienti da ogni dove, cibi esotici, nuovi sapori e odori. Il mercato globale ha mescolato usi e produzioni, in gran parte si è aperto agli OGM, mentre le relazioni internazionali individuavano nel cibo uno dei più grandi affari del secolo.
Poi, il passaggio al nuovo millennio ha consolidato questo flusso, promuovendo la moltiplicazione di allevamenti e colture redditizie, innescando la fase più allarmante di inquinamento ambientale.