Se la vita è un viaggio, allora percorrerla significa andare incontro a trasformazioni, alla consapevolezza di non essere mai uguali a se stessi.
Post di bilanci e di intenzioni, dopotutto è diventato mio uso dallo scorso anno, quando in questo post misi a fuoco l'obiettivo dello scorso anno: focalizzare.
A rileggerlo, e ripercorrendo i momenti più significativi del 2023, posso dire di aver raggiunto la meta. Ho focalizzato le possibilità di rendere la mia vita arricchendola di slanci (che mi sono mancati raramente) ma soprattutto ho sfrondato, potato, mi sono liberata di qualcosa, qualcuno, che mi impediva di essere del tutto libera di essere me stessa.
Un anno fa scrivevo: Essere in equilibrio significa donarsi serenità, eliminare da sé situazioni intossicanti, saper riconoscere quello che veramente è importante e valorizzarlo scartando il resto.
E poi: Vale riconoscere il non essere compatibili con tutti. Le qualità di un individuo possono essere perfette per uno, trascurabili per un altro. Il tuo valore può essere fonte di stima e riconoscimento per uno, ma può lasciare indifferente un altro. Capire in via definitiva questo è già un passo avanti.
E ancora: non significa sminuire i propri valori, piuttosto riconoscere, serenamente, che se non sono valori per qualcun altro, basterà semplicemente volgere il proprio sguardo altrove. Senza recriminazioni, rimpianti, frustrazioni, negatività verso quell'uno. È tossicità che dobbiamo saperci risparmiare.
Bene, quando ci si rende conto di aver fatto avvicinare troppo qualcuno, e da questo qualcuno non ricevi nulla ma ti abitui solo a dare, elargire, ecco, il rischio "tossicità" è dietro l'angolo.
Oggi per esempio ho imparato a rifuggire relazioni con l'altro in cui l'altro non ascolta nulla di ciò che avresti da dire tu, da raccontare di te, mentre sei disposta invece ad ascoltare, a offrire la parola giusta, a manifestare molto apertamente la tua stima. Dall'altra parte non ricevi nulla, sei come un cagnolino da compagnia perfetto, da mettere all'angolo quando ci sono "cose importanti da fare".
Vi do un consiglio, evitate questo tipo di persone. Anche se appaiono gentili, signorili, sorridenti e carine. Non lasciatevi turlupinare, io ci sono cascata ed è stato tossico.
Ecco, lo scorso anno iniziò proprio sotto questa stella, prima intenzione liberarmi di una falsa amicizia.
Se ne possono vivere anche oltre i 50, perché emotivamente siamo sempre quei giovanissimi sensibili di un tempo, siamo magari empatici, e l'empatia è una condizione mentale, una capacità comune a pochi.
Quando cade il velo dinanzi a qualcosa che non stiamo vivendo da tempo in maniera serena, quello è il punto di svolta, il nuovo inizio.
Il 2023 è stato un anno in cui mi sono sentita molto più libera di autodeterminarmi. È stato liberatorio. Ho come sbloccato tutte quelle reticenze che mi facevano essere troppo prudente, troppo condiscendente, troppo di tutto. La conquista della libertà è stata illuminante.
Magari diversi miei amici importanti non si sono resi conto di quanto stava avvenendo dentro di me, eppure questo è stato. Oggi sto molto meglio, meglio al punto che il mio prossimo obiettivo è... fiorire.
La fioritura personale è un concetto non solo semanticamente legato alla psicologia, ma anche alla filosofia. Imparo da Maura Gancitano che è meglio parlare di "fioritura" e non di "crescita", perché non si tratta di accelerare (fare, produrre, correre, dimostrare di essere cambiato, come se avessimo un nostro "fatturato" personale da accrescere), bensì prendersi cura, avere a cuore se stessi.
Vediamo più nello specifico. Nella fioritura personale la persona si sente in movimento, sente che sta agendo, ma in un modo tutto proprio, seguendo anche una propria "vocazione", in linea con i propri tempi e desideri. È un processo che ha a che fare col mettersi in ascolto di se stessi. Parole chiave della fioritura personale sono cura e curiosità, che hanno la stessa origine etimologia.
Prendersi cura di sé, dei propri spazi e del proprio tempo, ma anche essere curiosi e la curiosità è sempre un movimento.
Fiorire significa smettere di arrovellarsi, smetterla di porre attenzione su cose e persone per cui non vale la pena, ma piuttosto agire seguendo le proprie caratteristiche e vocazione. Individuare una direzione.
La mia fioritura personale riguarda due progetti che intendo realizzare in questo anno (non riguardano il teatro). Non li espliciterò, basti sapere che il focus è su di me, sulla mia direzione personale e professionale. Sarà un lavoro lungo, molto impegnativo, ma è un percorso che devo a me stessa e che arriva al momento giusto, perché sento forte la motivazione giusta perché possa essere affrontato e porti al rush finale.
Io ce la metterò tutta.
Se vi va, scrivete un po' di voi e di quello che vi piacerebbe fare quest'anno o in questo periodo della vostra vita.
Fiorire, bello! In effetti rincorrere la crescita personale non è come cercare una fioritura personale: prendersi cura di se stessi dovrebbe sempre essere una priorità, anche se purtroppo molte volte non lo è. In questo momento lo desidero non sai quanto, ma ho da dedicare il mio tempo ad altro (come ben sai) e sono costretta a rallentare tutti i ritmi e tutte le attività che mi regalano serenità. Sono d'accordo sulla tossicità che va eliminata nei rapporti interpersonali: stare con persone che hanno altre idee o sono diverse da noi sotto molti aspetti può essere stimolante, ma la negatività è deleteria e quando interviene va decisamente tenuta lontana. E dunque hai nuovi progetti in cantiere! Bene, sono contenta: ti auguro di raggiungere la meta e centrare gli obiettivi (si sente che ti guida una nuova, frizzante, energia).
RispondiEliminaO.T : credo che tu abbia un mio commento fra gli spam e spero non ci finisca anche questo! :)
Sì, è necessario poter affrontare le proprie giornate senza che alcuna emergenza gravi. Io come sai ho mia madre in una situazione di grande fragilità, mia sorella se ne prende cura. Ho modo quindi, benché sia costantemente in contatto con lei, di potermi concentrare su queste nuove strade. Sono contenta che il termine "fioritura" piaccia anche a te. :)
EliminaP. S. Non ho trovato nulla nello spam
Avevo commentato il tuo post sulle letture, boh, magari si è disperso per qualche errore! Lì, fra le altre cose, avevo scritto che ero molto contenta di intraprendere una nuova lettura condivisa con te, anche perché quel libro ha incuriosito entrambe: per forza andava letto insieme ;)
EliminaCaro fiorellino, che gioia leggere questa riflessione che dice così tanto di te, di ciò che hai vissuto e di come vuoi essere al centro della tua vita. Dev'essere una soddisfazione rileggersi a un anno di distanza e sapere che l'obiettivo che ti eri posta, focalizzarti, sia stato raggiunto e per di più su te stessa, che poi è la cosa più importante. E' il momento della maturità, ci siamo tutte dentro, ma non è detto che si possa viverlo con la libertà e autonomia che tu descrivi e che sento anche molto mia. L'idea di superare il concetto di crescita con fioritura mi piace. Ma sarà che in questi giorni sento più che in altri il peso del tempo che passa, la fioritura richiama a un tempo che prima o poi finirà. Mi piacerebbe pensare a qualcosa che ci accompagni con la bellezza dell'essere noi stesse lungo tutto l'arco di una vita senza ansie da sviluppo (sono d'accordo) e senza indulgere in un concetto che in sé contiene anche la sua fine. Forse è la mia paura di "sfiorire" che parla, ma tant'è. Ti abbraccio e ti auguro che i tuoi due nuovi progetti decollino come meriti.
RispondiEliminaNo, questa parola non deve farti pensare all'opposto. :) Fiorire umanamente può essere considerato un approdo, l'appassimento è contemplato solo come invecchiamento, su quello nessuno può farci nulla. Non ho rivelato nulla dei miei due progetti ma uno riguarda proprio il prendermi cura della mia salute. Proprio in questi giorni sto vivendo alcuni "problemini" non da poco che sono un chiaro segnale di trascuratezza. Vorrei esserci arrivata prima, ma meglio tardi che mai. Grazie per il tuo augurio, Elena! :)
EliminaPrenderti cura di te, il tuo progetto migliore. Auguri
EliminaLa tossicità di cui parli è un danno interiore da cui poi è difficile uscirne, ma bisogna farlo per se stessi innanzitutto e poi, appunto, rifiorire diventa un cambiamento da cui si imparano tante cose. Si impara ad ascoltarsi e non caderci più. Crescere è saper voltare pagina avendo capito tante cose.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Quando ci si libera di quella tossicità ci si sente incredibilmente più leggeri, segno che era proprio un peso duro da sopportare. Mi piace la parola "leggerezza" nella sua accezione nobile, penso sia però un approdo da età più matura.
EliminaIo non scriverò granché perché altrimenti verrebbe fuori il solito post/commento deprimente :-D
RispondiEliminaAl momento attuale più che "fiorire" mi basterebbe "non appassire". Ho diverse situazioni in famiglia e al lavoro poco rassicuranti, ma non sono situazioni alle quali io possa "rinunciare", fanno parte della mia vita e non so come si evolveranno. Ho il terrore di quando arriverà il momento dei lutti inevitabili, ho il terrore di cosa decideranno di fare persone di famiglia quando certi nodi verranno al pettine, ho paura che l'azienda in cui lavoro potrebbe chiudere in tempi non troppo lunghi...
Ecco, mi basterebbe riuscire a vivere giorno per giorno senza farmi logorare da queste spade di Damocle.
Forse si potrebbe tentare di gettare basi adesso perché questo peso nel futuro sia alleviato. Certo, la butto lì, mi rendo conto ci siano situazioni familiari veramente estreme e irreparabili, purtroppo. Coraggio, Ariano.
EliminaMi piace moltissimo questa tua parola, forse perché mi riporta alla primavera che é la mia stagione preferita (soprattutto quando il clima è davvero primaverile e non impazzisce). Liberarsi delle persone tossiche è qualcosa che dovremmo imparare a fare tutti, ti capisco molto bene. Prendersi cura di sé, dei propri spazi e del proprio tempo è un ottimo obiettivo (lo scorso anno tra le mie parole c’era la parola cura anche per me). Ti auguro di portarla avanti in totale pienezza.
RispondiEliminaHo scelto la parola "fiorire" ma, pensa, a me la primavera non fa impazzire quanto l'autunno, che è il suo esatto opposto. L'autunno, quando è tale, porta quei primi freddi che mi riportano a concentrarmi su progetti, cose da fare, me stessa. Un abbraccio, Giulia.
EliminaLa vita è un cammino di crescita e cambiamenti. Bisogna arrivare subito alla visione di una realtà che dà nuova forza e vigore.
RispondiElimina*Essere in equilibrio significa donarsi serenità, eliminare da sé situazioni intossicanti, saper riconoscere quello che veramente è importante e valorizzarlo scartando il resto.
E sì, la vita è tutta un viaggio, un cammino. Una trasformazione.
EliminaUn anno fa non ci conoscevamo e mi fa piacere che tu abbia ripreso il tuo post di bilanci e intenzioni per parlarcene. E, cosa più importante, che tu sia riuscita nel tuo intento di liberarti da quelle persone che prendevano, o forse pretendevano, solo e non davano niente. Sono i falsi amici oppure, ad essere più clementi, quelli poco o niente empatici che non ascoltano mai quello che l'amico dice, ma in compenso ti sbrodolano addosso i loro monologhi. Chi è che non ne ha qualcuno tra i propri parenti, familiari o amici? Io certamente sì, ma non credo che riuscirei-potrei troncare quei rapporti...diluirli quello sì e lo si deve fare per la nostra serenità. Molto bello l'obiettivo che hai quest'anno, mi piace il concetto della fioritura personale e ti auguro di andare avanti nel tuo percorso. Visto che ho già scritto tanto, evito di entrare nei dettagli per quanto riguarda i miei propositi: ne ho alcuni, ma più che altro "pratici". Dal punto di vista psicologico vorrei riuscire a procrastinare di meno, ad affrontare, fare e risolvere subito anche le cose che non mi piacciono. Ciao Luz, buona settimana!
RispondiEliminaÈ una bella sensazione rileggersi a distanza di un anno e vedere se abbiamo prestato fede ai nostri propositi. Diciamo che liberarmi di quel peso era fra le mie priorità e l'esserci riuscita ha rappresentato vivere una libertà che prima mi ero negata.
EliminaPersone siffatte ce ne sono, hai ragione. Nel mio caso la cosa era talmente particolare da non farti rendere conto, nel tempo, del danno che provocava. Comunque, acqua passata. Un abbraccio, Ninfa!
Every person have his own way in Life. One of the most important objectives in the human Life is Discovery jis.own way. It is not easy. Takes an entire Life.
RispondiEliminaI agree, it takes a lifetime. I wonder what life would be if you could live it again without making the same mistakes or living it by giving yourself new possibilities.
EliminaA me sembra che tu stia già ampiamente fiorendo.. sei una bellissima persona, in grado di donare tantissimo, e l'ho testato con tutti i sensi, anche solo seduto comodamente su una poltrona di teatro, ma anche leggendoti sul blog, dove ogni volta ci racconti egregiamente impressioni e ed esperienze di vita. Infatti voglio immaginarti alle prese, ad esempio, con un libro; qualcosa di esclusivamente tuo, col quale donarti ulteriore fioritura.. ma potresti stupirci anche col cinema, la televisione, e chissà quante altre manifestazioni in grado di far esplodere la tua verve e la tua incredibile empatia.. noi siamo qua in fervida attesa.. da parte mia ho ripreso a teatreggiare (con mia moglie oltretutto), e per questo nuovo anno mi sembra già bellissimo!
RispondiEliminaGrazie per queste bellissime parole, Franco. Sono davvero contenta di offrire un'impressione di me così positiva e "brillante". Nella mia vita tutto è stato una conquista molto faticosa, e buona parte della fatica è dovuto al fatto di essere troppo emotiva, di aver voluto dare e darsi troppo e poi raccoglierne un barlume di gratitudine. Ecco, penso che per me siano importanti due aspetti: la gratitudine e la stima. Se ci sono questi due, ciò mi rende felice e desiderosa di fare un "investimento". Tu vuoi immaginarmi alle prese con un libro, ma devi sapere che pure quello ho già. Oltretutto letto ed editato da una bravissima Marina Guarneri. L'ho scritto più di vent'anni fa, oggi non lo scriverei con quello stile e probabilmente con quello stesso intreccio (all'epoca non conoscevo giganti come McCarthy che davvero ti insegnano come scrivere). Sono poco fiduciosa sulla validità del mio romanzo, ma forse fin troppo. Dovrei però fare un lavoro immane per prepararlo alla pubblicazione, talmente grande da scoraggiarmi al momento. Qui nel blog trovi alla voce "scrivere" molti miei post riguardanti la scrittura. :)
EliminaFelice che tu sia tornato al teatro, non mancheremo! :D
Ciao Luz! Che bello leggere una simile parola "rifiorire". Anche se per me è sempre un continuo fiorire. 😉 Nel senso che si aprono diverse strade nella vita e bisogna fiorire ogni volta. 😊
RispondiEliminaSono contenta di questo tuo proposito e forse anche per me sarà così. Attendo il nuovo anno e vedremo insieme cosa accadrà, spero siano colme di cose belle per tutti.
Il brutto lasciamolo indietro e dimentichiamolo perché seppur ci ha insegnato qualcosa ora è solo un inutile fardello.
Un forte abbraccio e buona serata.
Speriamo di realizzare entrambe i nostri desideri, Pia. Un forte abbraccio. :)
EliminaFiorire è un bel concetto, anche se mi si adatta poco per via delle incomprensioni tra me e le (per fortuna poche) piante che mi vengono regalate... ho appena perso la quarta orchidea. Ci ho provato, ma se devo impazzire a curare loro dimenticando me stessa, direi che non va bene. Pensiamo ai fiorellini miei, che è meglio. :D
RispondiEliminaInvece vado è puro amore con le piantine grasse, ci adoriamo a vicenda. Siamo entrambi indipendenti, non chiediamo né troppo spazio, né troppa luce, né troppa acqua. Ce la caviamo in situazioni estreme e ci difendiamo egregiamente con le nostre spine. Pochi fiori, solo una volta l'anno, ma che colori! Con loro mi intendo a meraviglia!
Non so quanto e come fiorirò quest'anno. Diciamo che sono appena sopravvissuta a una gelata epica, ma i miei germogli ne sono usciti rinforzati. :)
Ma sai che anch'io ho le stesse incomprensioni con il mondo vegetale? :) Riguardo all'orchidea, anche a me stecchì una. Un regalo al quale tenevo. Ma poi ho capito che l'avevo messa in un angolo senza troppa luce. Queste vanitose hanno bisogno di alcune cosette: luce, non diretta, tanta; vaso trasparente, perché le radici vogliono anch'esse la luce; no assolutamente correnti d'aria. Insomma, al momento ho una falanopsis che non solo è sopravvissuta da maggio, ma a cui stanno rispuntando i fiori! Non è da me, ma sta accadendo. :)
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