giovedì 27 marzo 2025

Giappone #2: l'arte del kintsugi o dell'onorare le ferite

Questo argomento vagava fra i miei pensieri da un po', da quando seppi cosa fosse realmente quel magnifico vasetto attraversato da linee dorate nel quale è facile imbattersi in rete. 
Esteticamente bello, sulle prime si potrebbe pensare a una decorazione realizzata a mano e "istintiva", invece è ben altro.
Poi, avvertimento: visto che è il secondo post che dedico al Giappone in pochi mesi (valle a capire certe fascinazioni improvvise), allora dividerò questi argomenti in capitoli, come potete vedere dal titolo. 

giovedì 20 marzo 2025

Saggistica, che passione!

I miei scaffali (centrali) dedicati ai saggi
Negli ultimi anni mi sono scoperta un'assidua lettrice di saggi. Un tipo di lettura di cui non posso più fare a meno, da quando ho capito che il saggio è un contenuto con un certo potere di chiarire, ampliare, illuminare. 

Cominciai diversi anni fa, ma in sordina, orientandomi su approfondimenti legati alla psicologia e ad alcune arti come la meditazione. Fu una necessità dettata dal periodo particolare, sofferto, in cui avevo bisogno di fare riflessioni sulla vita, le relazioni. Poi sono approdata, sempre molto timidamente, ai libri di Crepet sulla famiglia, l'amore, l'educazione
Successivamente è arrivato il turno di Alberoni, con le sue riflessioni sull'amicizia e sulla sessualità. Erano a ben guardare tutti accomunati dal discorso attorno ai grandi principi che governano le relazioni umane. 
Uscita da quel periodo di crisi, sono approdata a un diverso tipo di saggio, in particolare riguardante i grandi fenomeni della Storia, la società, la politica, il costume. 
Ringrazio Andrea Sacchini perché inconsapevolmente mi ha suggerito l'idea di questo post. :)

giovedì 13 marzo 2025

L'amica geniale, la quadrilogia - Elena Ferrante

Incipit: Stamattina mi ha telefonato Rino, ho creduto che volesse ancora soldi e mi sono preparata a negarglieli. Invece il motivo della telefonata era un altro: sua madre non si trovava più. 
"Da quando?".
"Da due settimane".
"E mi telefoni adesso?"
Il tono gli dev'essere sembrato ostile, anche se non ero né arrabbiata né indignata, c'era solo un filo di sarcasmo. Ha provato a ribattere ma l'ha fatto confusamente, in imbarazzo, un po' in dialetto, un po' in italiano. Ha detto che s'era convinto che la madre fosse in giro per Napoli come al solito.
"Pure di notte?".
"Lo sai com'è fatta". 
"Lo so, ma due settimane d'assenza ti sembrano normali?".
"Sì. Tu non la vedi da molto, è peggiorata: non ha mai sonno, entra, esce, fa quello che le pare". 

Cara Elena Ferrante (o forse dovrei chiamarti Anita Raja?), chapeu. Chiudo l'ultima pagina sul quarto volume di questa epopea e mi immagino in una platea, al termine di un grande spettacolo, alzarmi e applaudirti. Mi hai intrattenuta, stupita, fatta arrabbiare, commossa. Ho attraversato emozioni diverse e capito cosa sia, cosa significhi ordire una trama praticamente perfetta e costruirla con stile e maestria. 

giovedì 6 marzo 2025

Volere la pace attraverso la forza



Sono giorni, ore particolari, in cui si susseguono notizie non incoraggianti sul piano internazionale. 
Dall'elezione di Trump e poi il suo insediamento e quanto è seguito nelle settimane successive - i fatti più clamorosi l'incontro/scontro con Zelenski e il video generato con l'IA su una Gaza trasformata nella Las Vegas marittima in cui si divertono Trump e i suoi sodali - abbiamo ormai alcune certezze. 
Instabilità del mondo libero e democratico, minacciato dal delirio di onnipotenza della nuova amministrazione Usa, cambiamento profondo nei rapporti fra Usa ed Europa e spaccatura fra democrazia e capitalismo.