Questa cosa è stata decisa nel giro di pochi minuti, uno di quei casi in cui tu e Dolcemetà vi guardate e quasi all'unisono dite "andiamoci". Biglietti ferroviari e tutto l'ambaradam dei preparativi in pochi giorni.
Il desiderio di immergermi in questo evento invece lo coltivavo da anni, ripromettendomi di andarci, ed ecco fatto. Esperienza bellissima, dalla quale si esce frastornati, stanchi ma felici e desiderosi di tornare.
Il Salone del Libro è una di quelle occasioni in cui, se ci si organizza bene (e io non sono stata proprio attentissima), si possono fare molti incontri difficili altrove, si viene a contatto con la grande editoria, ci si imbatte in autori e autrici, editori, giornalisti, persone dello showbizz, si assiste a dibattiti che svelano mondi nuovi.
Con mia grande soddisfazione, i blogger hanno avuto diritto al pass d'ingresso, e mi sono affrettata a seguire le procedure che mi hanno permesso di parteciparvi da "stampa-blogger".
Sono arrivata nelle prime ore del pomeriggio di sabato 21 e ho fatto un primo assaggio un po' sommario dell'ambiente, dedicando poi l'intera giornata di domenica al Salone e a tanti appuntamenti di quel giorno.