giovedì 26 maggio 2022

La mia prima volta al Salone del Libro di Torino

Questa cosa è stata decisa nel giro di pochi minuti, uno di quei casi in cui tu e Dolcemetà vi guardate e quasi all'unisono dite "andiamoci". Biglietti ferroviari e tutto l'ambaradam dei preparativi in pochi giorni. 
Il desiderio di immergermi in questo evento invece lo coltivavo da anni, ripromettendomi di andarci, ed ecco fatto. Esperienza bellissima, dalla quale si esce frastornati, stanchi ma felici e desiderosi di tornare. 
Il Salone del Libro è una di quelle occasioni in cui, se ci si organizza bene (e io non sono stata proprio attentissima), si possono fare molti incontri difficili altrove, si viene a contatto con la grande editoria, ci si imbatte in autori e autrici, editori, giornalisti, persone dello showbizz, si assiste a dibattiti che svelano mondi nuovi. 

Con mia grande soddisfazione, i blogger hanno avuto diritto al pass d'ingresso, e mi sono affrettata a seguire le procedure che mi hanno permesso di parteciparvi da "stampa-blogger". 
Sono arrivata nelle prime ore del pomeriggio di sabato 21 e ho fatto un primo assaggio un po' sommario dell'ambiente, dedicando poi l'intera giornata di domenica al Salone e a tanti appuntamenti di quel giorno. 

lunedì 16 maggio 2022

Scegliere la lettura "intensiva".

Qualche giorno fa un'amica mi chiedeva come mi ha cambiato, se lo ha fatto, la
pandemia. In sostanza, se anch'io sono stata "resiliente" - parola che benché abusata continua ad avere un suo perché - se ho imparato qualcosa di nuovo, se ho scoperto una passione, ecc. Domanda ricorrente in tempo di bilanci, perché sembra di stare vivendo l'ultima coda di questo periodo terribile. 
Mi è capitato di dedicare al problema alcuni post, ma sarà bene elencarli quando avremo prove certe di esserne usciti. Per ora incrociamo le dita. Posso però, in questo primo timido bilancio, essere certissima di avere scoperto la passione per la lettura intensiva. Vi piace questo termine?

Mi aggiro attorno a 4/5 libri per ogni mese, certo dipende dalla quantità di pagine, dal tipo di storia, ma il mio ritmo è costante e quest'anno procede anzi meglio dell'anno scorso. 
Qualcuno mi chiedeva come faccia a mantenere questo ritmo, e se penso che la mia lettura non è veloce, ma "meditata", la domanda è ancora più legittima. Ebbene, semplicemente ho smesso di guardare la tv al pomeriggio

sabato 7 maggio 2022

Il treno dei bambini - Viola Ardone

Incipit: Mia mamma avanti e io appresso. Per dentro ai vicoli dei Quartieri spagnoli mia mamma cammina veloce: ogni passo suo, due miei. Guardo le scarpe della gente. Scarpa sana: un punto; scarpa bucata: perdo un punto. Senza scarpe: zero punti. Scarpe nuove: stella premio. Io scarpe mie non ne ho avute mai, porto quelle degli altri e mi fanno sempre male. Mia mamma dice che cammino storto. Non è colpa mia. Sono le scarpe degli altri. Hanno la forma dei piedi che le hanno usate prima di me. Hanno pigliato le abitudini loro, hanno fatto altre strade, altri giochi. E quando arrivano a me, che ne sanno di come cammino io e di dove voglio andare? Si devono abituare mano mano, ma intanto il piede cresce, le scarpe si fanno piccole e stiamo punto e a capo. 

È bello quando una scrittrice oggettivamente brava incontra una buona idea. Magari una storia sconosciuta ai più, una di quelle talmente significative da lasciare stupiti per il fatto di saperne solo da un romanzo. Questo è un libro fortunato, tradotto in 25 lingue, celebrato in molti paesi per l'originalità e la commozione che suscita.