sabato 19 febbraio 2022

Americanah - Chimamanda Ngozi Adichie

Incipit: Princeton, d'estate, non aveva odore, e anche se a Ifemelu piacevano la verde tranquillità dei tanti alberi, le strade pulite e i palazzi imponenti, i negozi un filo troppo cari e la quieta, persistente aria di meritata grazia, era proprio questo, l'assenza di odore, ad attirarla di più, forse perché le altre città americane che conosceva bene avevano tutte un odore ben distinto. Philadelphia aveva l'odore ammuffito della storia. New Haven sapeva di abbandono. Baltimora puzzava di salamoia e Brooklyn d'immondizia scaldata dal sole. Ma Princeton non aveva odore. 

Quando si scopre un nuovo autore, un ottimo autore, è sempre un gran momento per ogni lettore. Qui siamo dinanzi a una scrittrice nigeriana, un nome sempre più diffuso nei circoli di lettori e nelle fiere del libro. Chimamanda Ngozi Adichie ha riscosso l'attenzione dei media lo scorso ottobre, al Salone del Libro di Torino, ma è già da tempo una romanziera celebre. 
In particolare dall'uscita di questo best seller, inserito nel 2013 fra i dieci migliori libri dell'anno negli Stati Uniti

domenica 13 febbraio 2022

Lavorare negli effetti visivi in grandi produzioni cinematografiche - Intervista a Camilla Guerrina


Cari lettori, per raccontarvi la gioia che provo mentre scrivo queste righe di presentazione, devo guardare indietro, alla me stessa bambina che si emozionava dinanzi a qualunque cosa fosse una narrazione cinematografica capace di stuzzicare l'immaginazione. Quella me stessa, che ha nutrito in sé da sempre il potere delle storie belle e potenti, non è dissimile dalla me stessa donna, emozionata e stupita dinanzi a storie che oggi attingono alle infinite possibilità delle tecnologie digitali.
Ok, roba comune questo tipo di emozione, ma non per me. Perché da sempre, per ogni passo in avanti compiuto dalla scienza applicata alla narrazione sul grande schermo, ho guardato al talento di chi quegli stupefacenti effetti visivi sa costruire

domenica 6 febbraio 2022

Storia di due anime - Alex Landragin

Incipit: Non ho scritto questo libro. L'ho rubato. 
Diverse estati fa, nel mio laboratorio di rue des Bernardins, ricevetti una telefonata della celebre bibliofila e collezionista di libri Beattie Ellingham. Mi chiedeva di rilegare un manoscritto, l'orgoglio della sua collezione. Non mi diede limiti di tempo o di denaro, pose soltanto una condizione, che io accettai: non avrei dovuto leggerlo. Si trattava di un manoscritto inestimabile e voleva che la rilegatura fosse all'altezza del suo valore. Stabilimmo che l'avrei confezionato nel cosiddetto stile Cosway, con legatura doppia e una cornice di perle, utilizzando i materiali che lei stessa mi avrebbe fornito. 

Recensione breve di un libro perdibile, ma curioso.
Come forse si sarà capito, non sono una lettrice di romanzi di questo genere, che a colpo d'occhio mostrano il nome di un perfetto sconosciuto come autore e una copertina che rimanda al mistero, magari al soprannaturale.