Aprii il blog dopo un'esperienza pessima sui social legata ai forum, perché sentivo il desiderio di continuare a scrivere e a confrontarmi e volli provare questo tipo di piattaforma.
Non avevo idea di cosa ne sarebbe stato né di cosa dovessi scrivere. I thread dei forum funzionano in modo differente. Quale stile dovevo riservarmi? Come approcciare eventuali altri blogger per scambiare visite e opinioni?
Nessuna idea. Così, di punto in bianco, iniziai da Gli occhiali.
Ben presto il mondo del blog mi parve affascinante e mi ci sentii a mio agio. Andai a caccia di blog a tema libri, Storia, cinema, fu così che conobbi la maggior parte degli amici e amiche blogger molti dei quali frequento ancora adesso.
In quei primi mesi mi imbattei in Glo, Cristina Cavaliere, Cristina Malvezzi, Tenar, Maria Teresa Steri, Grazia Gironella, Ludo, Michela Piccarozzi, Patricia, Nick Parisi, Chiara Solerio.
E in seguito anche in Ivano Landi, TOM, Massimiliano Riccardi, Helgaldo, Paolo Monopoli.
La maggior parte di questi blogger hanno chiuso i battenti, purtroppo, segnando un tempo lontano e mai più lo stesso. Solo in pochi curano ancora i loro blog conservando ancora tutto l'entusiasmo di quell'epoca fervida di idee e contatti. Ogni tanto vado a riscoprirli e mi ricordo come eravamo.
Col passare del tempo conobbi altri e altre blogger, citerò coloro che frequento ancora oggi.
Marina Guarneri, Ariano Geta, Elena Ferro, Barbara Businaro, Moz, Giulia Mancini, Giacinta (assieme al compianto Giuliano Bovo), Concetto Marco Amato, Marco Freccero.
E poi c'è una fase più tarda, quella degli ultimi anni, in cui ho conosciuto altri blogger e ho potuto pressoché consolidare una conoscenza reciproca.
Di questi ultimi fanno parte Franco Battaglia, Andrea Sacchini, Sandra, Massimo Legnani, Giuseppe Marino, Pino, Pia.
Senza questa umanità scrivere su blog, a mio parere, non avrebbe senso. I commenti e lo scambio di opinioni e visioni sono linfa vitale.
In particolare, voglio ricordare i post in altri blog in cui si è parlato di me e del mio teatro - preziosi i post della mia amica Marina Guarneri, con la quale condivido anche un prezioso caffè periodico - o in cui sono stata citata o premiata.
Di cuore ringrazio tutti e tutte coloro che hanno scritto per me. Così come ringrazio tutti i blogger e le blogger che hanno risposto a un mio appello, partecipato a una proposta, fissato un obiettivo insieme a me. Insomma, sappiate che vi ritengo preziosissimi e preziosissime.
Esistono tanti spazi in cui il commento non è importante, ne conosco diversi, molto belli, in cui chi scrive non risponde neppure ai commenti, e va bene così. Non è il caso di molti altri.
Essere letti, apprezzati e "commentati" mette addosso l'energia giusta per continuare, ed è giusto che ci sia sostegno reciproco. Io stessa cerco sempre di portare un contributo significativo in altri blog.
Ci sono stati diversi casi in cui, non so perché, la scintilla non è scoccata. Fa parte del "gioco".
Coloro che ho frequentato sebbene virtualmente e coloro che frequento oggi sono parte di un quotidiano, parte di abitudini ormai consolidate nelle quali si è instaurata una certa familiarità.
Non si conoscono tutti i volti di chi scrive, eppure la scrittura è un veicolo straordinario di conoscenza di ciò che è più importante: come siamo fatti dentro, chi siamo nel nostro modo di essere e pensare.
Impariamo, col tempo, ad aspettarci esattamente quello che sappiamo arriverà. E alla scrittura dobbiamo ciò. Non è incredibile?
Non immaginavo di arrivare fin qui, scrivevo all'inizio. Che siano trascorsi ben 10 anni è stupefacente e allo stesso tempo se ne coglie tutto il percorso, i vari momenti importanti come quelli in cui la testa è vuota di idee. I momenti in cui ho gioito per un commento bellissimo, quelli in cui ho dovuto cancellare commenti pressoché minatori (non dimentico i lunghi commenti terribili sotto il post dedicato alla recensione del saggio "La banalità del male", rimasti anonimi), i momenti in cui ho dovuto moderare la mia posizione per non rendere più aggressiva l'altra parte, quelli in cui ho potuto ringraziare, di cuore, per un contributo fondamentale alla discussione.
I momenti in cui c'è stata condivisione, post che hanno accolto ospiti, post di interviste, post a sorpresa che hanno regalato un po' di gioia a chi fra i blogger ha scritto un libro, e molto altro.
Se metto insieme tutto quanto ho la sensazione di vita che palpita e di tutti noi, quelli che ci sono ancora e quelli che sono scomparsi, accomunati nella scrittura e in uno stare insieme significativo.
Ricordo, adesso, gli amici che più non ci sono: Giuliano Bovo, Gus, Vincenzo Iacoponi. Altri ho frequentato poco o nulla, ma ho saputo della loro scomparsa e me ne sono dispiaciuta: Daniele Verzetti, Ferruccio Gianola.
Un po' di statistiche di questo decennio:
440 post, 9754 commenti nel momento in cui scrivo, più di 790.000 visualizzazioni (bot compresi).
Eccovi la classifica dei 10 post più visualizzati con indicazione dell'anno e della rubrica di cui fanno parte - spero si possa dire "letti":
- Orange is the new black (2020) - serie tv
- Diario - Anne Frank (ossia quando l'immaginazione è salvifica) (2017) - recensioni
- Il profumo - Patrick Süskind (2021) - recensioni
- L'arminuta - Donatella di Pietrantonio (2021) - recensioni
- Delitto e castigo - Fëdor Dostoevskij (2021) - recensioni
- La vana battaglia dell'insegnamento della grammatica (2017) - scuola
- La la land (sottotitolo "come quando portavo le trecce") (2017) - cinema
- Il genio e l'alcolismo (2017) - letteratura
- A Più Libri Più Liberi 2017 - libri
- Perché parlare di parità di genere è fondamentale, soprattutto a scuola (2021) - scuola
Risulta evidente che il 2017 sia stato un anno molto prolifico, con 5 post su 10 fra i più apprezzati del decennio e che le recensioni sono il mio forte. Sono contenta che ne facciano parte anche post sulla scuola e su libri e letteratura in generale.
Avete mai fatto caso a un anno particolare di scrittura fervida nel vostro blog?
Se ne faccio una disamina, penso a quel 2017 come un anno particolare: mia madre stava bene e c'erano ancora i tanti momenti in famiglia e le estati belle, il teatro andava a gonfie vele grazie al grande successo di Foglie d'erba, il mio spettacolo ispirato a L'attimo fuggente, con trasferta a Ischia e premi vinti proprio in quella rassegna e in altre, e poi avevo intercettato la casa che poi ho acquistato.
Quando si è sereni, appagati e contenti, la scrittura spicca il volo, almeno nel mio caso.
Sono trascorsi ben otto anni da quel 2017, quanta acqua è passata sotto i ponti.
Eravamo ignari di tante cose, della pandemia che ci avrebbe colpiti tre anni dopo e di come la politica italiana sarebbe caduta nel disastro, delle guerre che sarebbero scoppiate e di come i più giovani sarebbero diventati sempre più fragili e incostanti.
Io ero ignara di cosa sarebbe successo a mia madre, di cosa avrebbe significato la nuova casa, i grandi sacrifici, quanto significative o deludenti sarebbero state le amicizie, come mi sarei cercata e quanto sarei cambiata scoprendomi più sicura di me stessa.
E assieme a tutti questi eventi, queste trasformazioni, il blog è stato quel luogo dove mi sono rifugiata, di cui mi sono presa cura, in cui ho inventato, raccontato, condiviso.
Voglio augurarmi di conservare il desiderio di scrivere, di non smettere di provare entusiasmo e slancio. Voglio augurarmi di poter raccontare di nuovi traguardi ed emozioni sempre diverse.
Di poter portare in questo luogo virtuale sempre una parte importante di quello che sono, di questa Luz che mi piace reinventare oggi.
E allora, buon compleanno, caro blog.
E grazie, di cuore, a voi. 💗
Luz
brava Luz. bel pezzetto della tua vita. e anche della mia
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