"Giungo nelle vostre terre natie per dirvi di persona che sono addolorato, per implorare da Dio perdono, guarigione e riconciliazione".
In questi giorni è in atto un evento di grande importanza, un evento storico che passa nei telegiornali e fra le notizie in rete forse più come una notizia di folklore, ma che merita di essere meglio compreso e approfondito.
Papa Francesco, il pontefice che fin dalla sua nomina scelse per sé un nome che richiama in perpetuo la missione verso gli ultimi e su di sé l'umiltà del porgersi e dell'andare incontro ai fedeli e ai bisognosi, ha risposto all'appello del premier canadese Justin Trudeau, un appello accorato per un atto non più rinviabile: le scuse da parte della chiesa cattolica ai popoli nativi canadesi, vessati con l'intento di cancellare la loro cultura a beneficio dei principi culturali e religiosi dei conquistatori, di quell'uomo bianco che ha distrutto intere civiltà nelle Americhe.