Cominciamo dagli occhiali. Cominciai a portarli all'età di 12 anni, solo per tv e cinema, e ben presto la mia miopia all'occhio sinistro divenne tale da impormi occhiali permanenti. Non ricordo sia stato un trauma. I primissimi occhiali furono con montatura dorata in metallo, leggeri come una piuma, sottili quanto basta per non farmi sembrare una quattr'occhi. All'epoca eri una quattr'occhi se li portavi, semplicemente perchè era abbastanza raro che ce ne fosse bisogno. Capii che soffrirne mi avrebbe solo creato frustrazioni e me ne feci una ragione.
Ma non mi ci volle chissà che sforzo, perchè mi piacevano, e fu sempre un divertimento scegliermi un nuovo modello o giocare coi colori. Insomma, sono occhialuta e me ne vanto. Gli occhiali sono parte integrante del mio stile, li amo enormi, piccoli, di metallo, di resina, neutri o colorati. Gli occhiali si accordano magnificamente col mio spirito, il mio sense of humour, la forma della mia faccia. Sono un'appendice che mi piace e di cui non potrei fare a meno. Gli occhiali sono forse in parte la mia "coperta di Linus".
Ma non mi ci volle chissà che sforzo, perchè mi piacevano, e fu sempre un divertimento scegliermi un nuovo modello o giocare coi colori. Insomma, sono occhialuta e me ne vanto. Gli occhiali sono parte integrante del mio stile, li amo enormi, piccoli, di metallo, di resina, neutri o colorati. Gli occhiali si accordano magnificamente col mio spirito, il mio sense of humour, la forma della mia faccia. Sono un'appendice che mi piace e di cui non potrei fare a meno. Gli occhiali sono forse in parte la mia "coperta di Linus".
sono anche per me la mia "coperta di Linus"
RispondiEliminaAnnamaria
Se non lo hai già fatto e dovesse capitarti in futuro, potresti apprezzare la "filosofia degli occhiali" presente in diverse opere di Raymond Queneau, soprattutto in Pierrot amico mio.
RispondiEliminaHo appena letto il tuo articolo su Pierrot amico mio... molto interessante.
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