lunedì 25 luglio 2022

... e il trasudar m'è amaro in questo mare.

È stato annunciato che la morsa di questo caldo eccezionale dovrebbe allentarsi da mercoledì 27 luglio e io aspetto con ansia. 
Quanto ci piacciamo io e l'estate è noto: l'antipatia è evidente, si è sviluppata negli ultimi due anni, da quando ho lasciato il mio appartamento per andare a vivere in un villino in collina. Follia, direte voi. 
Il punto è che le colline romane non sono più fresche come un tempo, l'aria si è fatta afosa pure qui, mentre fino a una decina di anni fa, dai racconti degli abitanti di quei tempi, a sera si doveva aggiungere una copertina al letto. Io dormo sul lenzuolo, cotone che si disintegra ogni notte, mentre la finestra aperta lascia entrare appena un po' d'aria. Se questa è la notte dei Castelli romani, pensate al giorno. 
Il problema è aver lasciato indietro, nel mio appartamento in pianura, l'amato compagno delle estati torride, il fidato condizionatore, un meraviglioso ed efficiente Mitsubishi che rendeva le mie estati una seta fresca e fluente, faceva passare le mie ore senza che venisse meno il desiderio di scrivere, progettare il nuovo anno laboratoriale, mettere in ordine il blog, elaborare, pensare, creare.
È vero, si stava chiusi dentro un soggiorno, ma il mio era bello ampio, 35 metri quadrati freschissimi.
Che rimpiango ogni giorno. 

Si aggiunga la complicazione dell'età. Ne parlavo giusto sabato sera con la mia amica Marina Guarneri, con cui ho trascorso una magnifica serata a cena fuori (durante la quale, benché l'aria fosse immobile e gli abiti si fossero incollati al corpo, non ho sentito nulla tale è il piacere di ritrovarsi ogni volta). Oltrepassati i 50 anni cominciano i problemi ormonali, noi amazzoni diversamente giovani abbiamo più caldo, di conseguenza siamo più irritabili aggiungo io. 
Ho una soglia di sopportazione del caldo vicina allo zero. Mi sono accorta di una metamorfosi, il mutamento di umore nel passaggio della percezione dei 30 gradi in casa. Passo dal sorriso al ghigno, sono una mutaforma, la mia voce diventa tagliente, appoggiata alla gola, mordo. Mio marito mi guarda fra l'esterrefatto e il divertito, poi diventa serio perché non sopporto che non lo capisca, deve capire. 
Divento grottesca, intrattabile, mi guardo da fuori fra il basito e il divertito (pure io).
Come si fa a cucinare durante l'estate torrida senza condizionatore? 
Vorrei che il mio frigo sfornasse (anzi, sfrigorasse) miriadi di insalate di riso, di piatti di pasta fredda, di capresi magicamente composte, di cetrioli all'agro, di tzatzichi (l'avete mai provata? io ne mangerei a cucchiaiate), ma senza lavoro ai fornelli non si mangia e preparare i cibi è un inferno. 

Sono pure diversamente sudata. Ho cominciato a sudare sulla nuca e sulle guance, sulla schiena, oltre ai consueti luoghi in cui si suda. Ergo sono un essere umano di mezza età sudato e irritato. Ma tutta l'acqua che bevo va solo in sudore? Perché vado in bagno a epoche. Pure questa c'è, la ritenzione idrica.
Sopravvivere a questa estate sta dimostrandosi un'impresa titanica. 
Sola consolazione la sala seminterrato, che si aggira di suo fra i 24 e i 26 gradi. Solo che non ho un tavolo da lavoro laggiù ma solo tv e tapis roulant, oltre al divano su cui mi abbandono per ore dedicandomi alla lettura. Ecco, la lettura si sta dimostrando salvifica pure in questo frangente. Il problema è che non posso passare l'intera mia giornata di sotto, almeno per metà si svolge fra pianterreno e sottotetto, dove è posta una doccia dalla quale esco corroborata per pochissimo. 
Il villino dà su un ameno giardinetto. Bellino, carinissimo, chi non sogna un giardino in cui rilassarsi? Il problema però si aggira pure da quelle parti: nugoli di zanzare e vespe pullulano fra siepe ed erba e io notoriamente non sono un tipo da esterno, sto benissimo negli spazi interni se freschi e ben organizzati. 
In passato mi immaginavo su una bella sdraio a leggere libri sotto il piccolo patio, ma dopo due anni ancora non è avvenuto a causa degli insetti. È assurdo, sono assurda, ma non posso farci nulla. 

Caronte, l'anticiclone africano di questa estenuante estate, aveva fatto quasi 41° all'ombra a fine giugno. 
Il problema è enorme, la crisi climatica ormai fa parte del nostro vivere, ma sarà opportuno dedicarvi prima o poi delle riflessioni a parte. 
Linko qui un articolo di Repubblica uscito oggi sulle conseguenze più immediate dei prossimi mesi. 

Come state vivendo questa estate torrida? Siete diventati gravemente insofferenti anche voi?

22 commenti:

  1. Io sono un tipo "da estate", anche se l'età anagrafica non è più dalla mia parte. Quando viene l'inverno divento depresso eppure nervoso, sonnolento eppure infastidito, mi infilerei sotto le coperte e passerei i tre mesi invernali in letargo, se fosse impossibile.
    Ne consegue che l'estate la sopporto meglio, nel senso che anche a fronte di gravi disagi faccio del mio meglio per adattarmi. Per fortuna la cucina di casa mia si trova in una zona del condominio che sta perennemente in ombra, perciò se in inverno devo accendere l'aria calda, d'estate basta aprire la finestra. Certo, stare fissi in cucina è limitante, ma io ormai ci ho creato la mia "postazione da scribacchino": attacco il pc portatile, mi rilasso creando nuove strisce pseudo-fumettistiche e pessimi haiku, o elaborando fotografie con alcuni programmi di fotoritocco. Poi leggo fumetti, libri di narrativa, guardo qualche anime o qualche fiction su amazon prime... E poi, sai, dal lunedì al venerdì mi faccio le mie otto ore al giorno in ufficio, quindi quando sto a casa me la godo a prescindere, anche se sono "bloccato" in cucina :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma pensa, io invece adoro l'inverno non solo perché mi è congeniale la bassa temperatura, ma adoro il paesaggio innevato o quel vento freddo che fa frusciare gli alberi, il rifugiarci in un caffè per prendere qualcosa con le colleghe mentre fuori ci sono zero gradi, la copertina sul divano e la tazza di infuso con un buon libro. Per non dire del periodo natalizio. Forse farei meglio a dire che adoro l'autunno, è decisamente il periodo dell'anno che preferisco per le nuove energie che regala. E dire che da ragazzina lo detestavo. :)

      Elimina
  2. Mica tanto assurdo, purtroppo. Il clima sta proponendo sempre nuovi ostacoli al benessere, per non dire alla sopravvivenza. Anche qui in Friuli, dove di solito si resiste(va) benissimo all'estate, le temperature di giorno raggiungono livelli da fusione. Spero tanto che arrivino le promesse piogge a ridare vita a noi umani e alla natura tutta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fa veramente paura questo fatto che perfino alle alte quote sia arrivato il caldo "da fusione". Tutto questo mi fa paura. Penso alla montagna come a un luogo di refrigerio, invece sta succedendo di tutto... :(

      Elimina
  3. comincio subito con una bella notizia per farti venire una bottarella di invidia: ieri sera qui una breve ma intensa pioggia ha fatto abbassare la temperatura sotto i 20 radi. faceva fresco, un bel fresco con venticello, di quelli che da almeno tre settimane ci eravamo scordati com-ple-ta-men-te. e in camera ho trovato più che fresco, direi un freddolino che invitava a stare SOTTO il lenzuolo. seconda notizia: anche stasera sta già rinfrescando e sono solo le otto. per il resto della giornata potrei copiare quello che hai scritto tu. ci difendiamo con due ventilatori, formato elicottero, a picco sulla capoccia e poltrone strategicamente posizionate nelle correnti tra finestre e porte, lui in soggiorno davanti alla tele, io nel mio studio, davanti al pc, da cui guardo anche la tele. qualche volta guardiamo la stessa cosa, ognuno nel suo debole refolo sotto le sue pale rotanti. e anche con rotanti pale a L doppia. come te latitiamo in terrazza, troppe zanzare e troppo caldo, hai ragione, comunque abbiamo anche un ventilatore per l'esterno, in caso di necessità. cucina zero per me, che preferisco panini e paninazzi anche d'inverno, lui si organizza come gli piace, e cucinare non gli dispiace. io faccio solo marmellate, finora pesche alla vaniglia e l'altro ieri melone e arance al porto. ma ti voglio anche consolare un poco: ormoni in subbuglio, isterie in alternanza con isterismi, aggrrrrressività in ricco catalogo me li ricordo benissimo, alla lontana epoca di quando avevo la tua età. poi passa. un poco. però la sudarola in faccia e negli occhi mi è rimasta: ieri sera, mentre andavo in auto coi finestrini su per la pioggia, ho dovuto fermarmi perché tra sudore e occhiali appannati non vedevo più nulla e all'autoscuola a rinnovare la patente rischiavo di non arrivarci. ma alla fatidica domanda: Ha problemi con la vista quando guida di sera, o con la luce troppo intensa, o col caldo? ho risposto, fingendo un certo stupore: Mah...finora non mi è ancora capitato... Luz, mica avrò fatto dieci di teatro per niente, o no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sempre deliziosi questi tuoi interventi, MaC. Io vi immagino, esattamente come vi siete descritti, negli spazi fitti fitti di libri nella vostra casa (ah, quanto mi piacerebbe venirvi a trovare!), fra pale rotanti e pentole in cui sobbolle marmellata. Tutto ciò che scrivi mi consola... esiste ancora la botta di pioggia che fa abbassare violentemente le temperature, evviva!! In questo momento sono a scrivere in sala, in una lievissima corrente quasi piacevole fra porta che dà sul giardino e cucina. Senza le zanzariere di fortuna che ho installato due giorni fa non sarebbe stato possibile. Ho preso vecchi veli Ikea dal parco costumi del teatro e le ho installate alla bell'e meglio sulle ante. Almeno ho aperto del tutto i vetri, che prima erano accostati per proteggersi dagli assalti di zanzare e tutto il parterre di insetti provenienti dall'ameno verde esterno. Ma si può vivere così?? Anelo quei 20 gradi... godeteveli in pieno, amici miei. :D

      Elimina
    2. P. S. Ma quando venite a Roma? Dobbiamo assolutamente vederci, e mi piacerebbe farvi conoscere anche Marina. :)

      Elimina
    3. a Natale? magari! non perdonerò mai questo virus che mi ha tolto Roma, e tutto il resto, per tre anni. dai, un bel caffettuccio insieme, con la tua amica e con la Picci, che pure mi sembra un bel soggetto da frequentare

      Elimina
    4. A Natale sarò certamente a Reggio Emilia da mia madre, nel periodo prenatalizio ci sono senz'altro! :)

      Elimina
  4. Fortunatamente in questi giorni non ho particolari esigenze di uscire di casa, perciò rimango rintanata fra i miei muri ben isolati, aiutandomi con l'aria condizionata quando inizio a boccheggiare. Mi bastano le poche scappate all'esterno per rendermi conto che senza questa misura sarei persa, perché mi è già capitato, con temperature molto alte, di andare incontro a disidratazione e bruschi cali di pressione. Fatico comunque a mettermi al PC proprio ora che avrei tante idee e anche la lettura si interrompe spesso, quindi sento di perdere qualcosa di importante...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Praticamente come vivevo nel mio appartamento, dove il refrigerio del condizionatore mi donava delle giornate piacevolissime. Uscire poi mi dava la misura di quanto fuori non si potesse stare. Dovrò fare di tutto per non trascorrere un'altra estate così. :(

      Elimina
  5. Cara Luana, e noi che pensavamo di trovare un po’ di refrigerio di sera, in un locale, all’aperto, niente... sudavamo anche lì (però sì, almeno la serata è stata splendida).
    Io, pensa, ho cominciato da qualche anno a odiare persino il mare, che detto da me... Non tollero il caldo, il sole, nemmeno l’idea che il sacrificio possa comportare dei benefici in termini estetici (l’abbronzatura, che tra l’altro mi interessa ormai molto poco). Le temperature sopra i 30 gradi mi annientano. Da noi, solo al tramonto si può stare in veranda: sarà l’altezza (quarto piano), sarà l’esposizione (il palazzo “respira”, per fortuna, non essendoci altri edifici a soffocarlo), ma il refrigerio arriva dopo le 20:00. La notte è una tragedia gestita discretamente grazie al condizionatore, che azioniamo a deumidificatore. Insomma Luà, ha da passà st’estate infernale!
    Marina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pure io ho cominciato a detestare il mare, ma molto prima, credo. Almeno negli ultimi 10/15 anni non facciamo più quegli orari di prima, quando si restare anche fino all'una, col sole a picco. Ora facciamo al massimo 9:30 - 12:00. Ma anche solo due ore mi stanno benissimo. Ben diverso, credo, sarà in Sardegna. Lì di ore di mare se ne faranno a iosa e spero che lo scenario sia abbastanza paradisiaco da non farmi pensare ai disagi. XD

      Elimina
  6. L'altra sera c'è stata la "tempesta di fulmini" su Milano, pioggia e raffrescamento, e mi sono scoperta in versione sacerdotessa alla finestra con le braccia alzate a evocare il possente Thor e ringraziandolo per il dono della pioggia! A parte gli scherzi, è stato uno spettacolo davvero suggestivo.
    Non amo l'estate, ma quella cittadina, perché da sempre portatrice di afa e zanzare. Mi ricordo torride estati infantili, e altrettanto torride estati da adulta inchiavardata alla sedia a lavorare davanti al pc, che è un altro elemento di emissione stile calorifero. E indimenticabile fu l'estate del 2003 dove non piovve una sola goccia per tre mesi, e noi oltretutto eravamo a casa.
    In casa mia non è possibile fare installare l'aria condizionata :( quindi andiamo avanti a pale e ventilatori a manetta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quelle tempeste di fulmini e saette e rombi terribili e rovesci di pioggia immani, che a molti fanno paura, piacciono molto anche a me. Quando abitavo al sud, dinanzi al mare, arrivavano tornadi estivi anche negli anni Novanta, colpi d'aria anche notturni che sconvolgevano il paesaggio, davano un altro colore al mare, ecc. Erano i miei giorni preferiti!
      Si sta parlando spesso della famosa estate 2003. Io ero di trasloco, e fu una canicola terribile, installammo il condizionatore solo tre anni dopo. A questa età si guarda al passato e si fanno bilanci e confronti. :)

      Elimina
  7. Io vivo in Piemonte, sulle colline tra i laghi e qui i 38 gradi non si erano mai visti. Io notoriamente non soffro il caldo, mio marito ha lasciato il letto coniugale preferendomi, con il mio consenso, il ventilatore (che mi dà sui nervi), mentre io sono più disturbata dalle insonnie dei cani del vicinato. Però quando è troppo è troppo. Al di là dei gatti spalmati nei punti più freschi della casa fa impressione il prato diventato giallo, il divieto di bagnare l'orto, la frutta che secca prima di maturare. In questo momento piove. Speriamo in bene, perché questa è una situazione non più sostenibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Al momento in cui rispondo so che le piogge sono finite al nord e non so se abbiano sopperito almeno in parte alla grande secca delle settimane precedenti, ne dubito. Il prato giallo... ne so qualcosa. Noi abbiamo installato un sistema di irrigazione a tempo, che purtroppo abbiamo dovuto moltiplicare altrimenti questa erbetta (che pure è costata parecchio, è di quel tipo "prato pronto" che poi devi tenere a dovere altrimenti muore in una stagione) avrebbe il suo capolinea questa estate. :(

      Elimina
  8. Mi dispiace che il tuo villino in collina non sia abbastanza fresco, purtroppo quest'anno è un caldo eccezionale, non hai pensato di mettere l'aria condizionata anche lì? Può essere utile visto che le prospettive future non sono incoraggianti. Dal canto mio mai come quest'anno mi sento ostaggio del lavoro, sono costretta a lavorare fino al 5 agosto e sto soffrendo le pene dell'inferno perché in ufficio l'aria condizionata non va, ogni anno c'è qualche imprevisto, non mi esprimo perché potrei dire delle brutte cose... Lo scorso mercoledì stavo per svenire dal caldo, così alle 16.00 sono andata via e ho finito di lavorare da casa, ma non mi sembra affatto giusto lavorare e soffrire pure il caldo. Oggi sono in telelavoro con la mia aria condizionata. Purtroppo stare in città sempre in casa con l'aria condizionata accesa non è il massimo, che vita è? Io la tengo accesa anche di notte altrimenti sudo e non dormo, ma mi sveglio con il male di testa...sto sperando nella pioggia anch'io ma poi ho paura che arrivino delle bombe d'acqua, insomma spero nella pioggia buona.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì sì, stiamo aspettando la fattibilità dei lavori del 110% per installare anche (visto che dovranno incasinare tutto) un unico condizionatore nella tromba delle scale che mette in comunicazione almeno piano terra e sottotetto. Mi basterebbe poi utilizzarlo in modalità deumidificatore (che ti consiglio, per evitare mal di testa). Deve essere penoso lavorare senza possibilità di un ambiente idoneo. Che poi è il motivo per cui le scuole chiudono per due mesi, almeno fino a quelle secondarie di primo grado.

      Elimina
  9. Battaglioni di zanzare anche nel mio giardino, dove anch'io sognavo ore e ore distesa al sole a leggere nonché cene al chiaror di luna. Seeeee! Da metà maggio a metà settembre è invivibile.
    Dovrei farmi pagare l'affitto da quelle bestiacce!
    Per il caldo, io lo soffro già a marzo, figurati come arrivo all'estate. Infatti alle prime giornate di primavera faccio il check dei condizionatori. Pulizia, igienizzazione e accensione. Se riesco a stare sotto le bocchette, qualcosa non va, chiama l'assistenza. Se dopo pochi minuti invece il freddo è troppo (e ce ne vuole), check completato. I condizionatori sono i primi che ho installato appena finita la ristrutturazione, i lampadari hanno atteso invece cinque anni. :P
    PS. Scopro adesso di aver perso tutti i tuoi post da questo in poi, non mi è più arrivata la notifica di pubblicazione, cercherò di recuperare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che gioia quando mi imbatto in qualcuno che è esattamente come me. Ecco, l'invivibilità di uno spazio esterno, perché non si può stare a spruzzare antizanzare sulla pelle o respirare quei fumi tutto il tempo. Quello scenario tante volte immaginato e mai realizzato di potersi godere un giardino dalla primavera al primo autunno. Non so, io già non sono portata di mio a stare fuori mentre leggo o scrivo, figuriamoci se c'è un oggettivo impedimento! Ora dovrebbero partire dei lavori di rifacimento facciate del mio villino, ecco, io voglio farmi installare uno split. Uno mi basterà per rendere vivibile la casa 4 mesi all'anno.

      Elimina