domenica 13 aprile 2025

Scripta Ludus, III edizione: la vincitrice

Cari e care blogger e simpatizzanti, eccoci giunti alla proclamazione del vincitore della III edizione di Scripta Ludus!
Come al solito, ringrazio davvero di cuore chi risponde all'appello di Scripta Ludus con entusiasmo e partecipazione. 
Mi resta il rammarico di un dettaglio notato anche nelle precedenti edizioni: non tutti i partecipanti inviano il proprio voto
Magari non si ha il tempo per collegarsi nuovamente, magari siamo presi dalle mille incombenze quotidiane, ma comparire qui, scrivere il commento/incipit e poi svanire non è un comportamento che possa dirsi corretto. 
Ragion per cui Scripta Ludus, che tornerà nella seconda metà di giugno, si doterà di nuove regole (le avevo annunciate ma per mancanza di tempo ho mantenuto poi lo stesso sistema precedente). Non me ne vogliate, è una forma di rispetto per chi gestisce e per chi abbraccia questa proposta con entusiasmo e la segue in tutto il suo svolgersi. 
Ma ora, bando alle ciance!!! 😃

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Sono fiera di annunciarvi la vincitrice di questa edizione, la mia carissima amica Marina Guarneri del blog Il Taccuino dello Scrittore
Sono particolarmente contenta di questa vittoria anche perché riguarda la foto A - mi ha come folgorata quando l'ho vista scorrendo i tantissimi scatti di Vivian Meier - prescelta da tre partecipanti alla gara.

Eccovi i risultati complessivi:

Marina Guarneri: 6
Massimo Legnani: 3
Ariano Geta: 3
Stefano Ceriola: 2
Vicky: 2
Franco Battaglia: 1
Annamaria: 1
Newwhitebear: 1
Pia: 1

Congratulazioni, Marina! 😀

Eccovi l'incipit della vincitrice: 



Anche oggi torno a casa con un rifiuto in tasca. L’ennesimo. “Ti terremo in considerazione per progetti futuri”, mi ha detto quel tizio dalla platea. Stava seduto in modo scomposto, con una gamba allungata e l’altra raccolta, una mano penzolante dal bracciolo della poltrona e l’altra a sostenergli la testa che pareva senza peso. Il peso era tutto accentrato nelle sue parole: pietre sopra la fossa del mio fallimento.
Ore e ore a recitare davanti allo specchio il monologo su cui mi ero esercitato per settimane con risultati apprezzabili, pensavo! Cercavo la modulazione giusta della voce, mentre pronunciavo le battute, ma che perfezione la postura! Mi osservavo, riflesso e non potevo risultare più credibile di come mi vedevo. E invece, durante il provino, forse non ero concentrato abbastanza, forse mi è mancata l’immedesimazione piena nel personaggio, così ho lasciato il piede molle e non abbastanza disallineata l'asse della gamba, come invece richiedeva un’interpretazione verosimile del ruolo richiesto. Ho dimenticato nel camerino il bastone, che mi sarebbe stato d’aiuto e l’abbigliamento era fuori luogo: ho sbagliato a indossare la maglia a righe, credevo mi portasse fortuna, ma non era la mise giusta, quella, come ho fatto a essere così poco avveduto!
Devi essere paziente - mi ripeto sempre - questi progetti di vita richiedono tempo e intanto, resto ancora sospeso tra il sogno che mi ostino a inseguire e la realtà che mi suggerisce di aggiungere una nuova via al destino che vorrei.
Al diavolo! Non è con un palcoscenico che devo misurarmi: lì recitare è una farsa che deve apparire come vera, invece il reale palcoscenico è la vita di ogni giorno, sono le strade e il pubblico non è chi applaude da una platea, è la gente che incrocio casualmente e non ha pagato un biglietto per godersi lo spettacolo. L’arte è vita per me, ma adesso è la vita che si farà arte. Mi gioco la credibilità qui, in questo marciapiede, all’uscita dal teatro. Sono un attore e la mia finzione saprà essere convincente.
Una signora mi guarda di sguincio mentre si accomoda la spallina del reggiseno; un tipo, laggiù, ride. Di me? Trascino la gamba appoggiandomi al bastone, inclino l’anca, irrigidisco il braccio e lo spingo indietro chiudendo le dita in un pugno sgraziato. Sono pronto a recitare il mio ruolo.
Si va in scena.

Appuntamento a giugno per la prossima edizione!

Scripta Ludus - I edizione
                            II edizione

18 commenti:

  1. Complimenti vivissimi alla vincitrice. 👏🏻👏🏻👏🏻
    Grazie a chi mi ha regalato un voto. Buona Domenica delle Palme!

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  2. Bravissima Marina, contento dì averla votata e che abbia vinto con distacco.
    Condivido il tuo sconforto per la scarsa partecipazione al voto. Incomprensibile l’atteggiamento di chi si è astenuto dopo aver partecipato al gioco con un proprio brano. Il voto, assegnato a un altro concorrente, sarebbe stato un gesto di consolidamento di buoni rapporti tra i vari partecipanti. L’astensione mi sembra un atto di superbia: “nessun brano, a parte il mio che però non posso votare, e’ degno del mio voto”
    massimolegnani

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    1. Grazie, perché hai colto esattamente il senso di questo "gioco". Un gesto di consolidamento di buoni rapporti tra i vari partecipanti. Del resto, quale fine dovrei avere nell'aver pensato a questo gioco di scrittura? Non mi aspetto che le persone conosciute tramite Scripta Ludus si interessino al mio blog anche al di fuori del gioco, ma almeno seguirne tutte le fasi è la base proprio. Ecco, non ho avuto il tempo di dotarmi di nuove regole ma lo farò proprio per rendere questa aggregazione realmente bella e portatrice di uno scambio edificante.

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  3. Ottima Marina! Concordo con Luz e Massimo.. bisogna partecipare!! Ogni fase contribuisce a spirito di collaborazione, conoscenza, partecipazione.. e doppio bravo a Massimo che ha propagandato l'iniziativa sul suo blog, mi renderò utile anche io al prossimo giro!! Bravi tutti comunque!

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  4. Ehi, che sorpresa! Sono molto contenta. Grazie ai sei votanti per avere apprezzato il mio incipit. La foto m ha subito colpita, non ho avuto dubbi sulla scelta.
    Alla prossima!
    Concordo con le tue osservazioni: si partecipa anche con l'idea di valorizzare il lavoro altrui, non solo per mostrare il proprio. Magari con le nuove regole sarà tutto più chiaro.

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  5. Complimenti a Marina che quando deve raccontare qualcosa, che siano i suoi ricordi o storie di fantasia, usa sempre le parole giuste e le narra in modo mai banale.

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  6. Complimenti a Marina per il suo originalissimo incipit che anch'io ho votato con gioia !!!

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  7. Non prima di aver fatto le dovute felicitazioni alla vincitrice, anch'io mi associo al più che giustificato rammarico per lo scarso numero di partecipanti alla votazione. E che si tratti di distrazione, di menefreghismo o come ipotizza Massimo di un senso di superiorità degno davvero di miglior causa, mi ha comunque rattristato.
    A Luz, insieme ad un grande abbraccio, va tutta la riconoscenza che si merita per aver regalato a tutti noi questa simpatica e intelligente occasione per scrivere, leggere e vagliare.
    Alla prossima!

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  8. È la prima volta che partecipo e, francamente non avevo capito che occorreva votare lì. Il post che ho inviato ha avuto diversi like nel mio sito. Comunque mi ha fatto piacere partecipare...ciao

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    1. Ciao, Eletta. È tutto indicato molto chiaramente nei post della gara. Ti ringrazio per aver partecipato (e il tuo incipit mi è piaciuto molto), ma in futuro ti prego di leggere i vari post attentamente se avrai piacere di partecipare. Alla prossima. :)

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  9. Ciao Luz. Sono contenta di aver visto il tuo post ed aver votato in tempo. E' una bellissima iniziativa e quando si ripresenterà voterò di nuovo o magari parteciperò io stessa. Intanto complimenti a Marina a cui è andato il mio voto.

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    1. Paola, non perderti i contenuti del blog anche al di fuori del gioco. Sento che potrebbe nascerne una condivisione di pensieri molto bella e interessante. :)

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  10. Sì, molto bello i racconto della vincitrice. Complimenti a lei.

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  11. Complimenti a Marina. Solo in tre, mi pare, avevano scelto la prima immagine, forse la più difficile perché mettersi davvero al suo posto e immedesimarmi richiede parecchia fatica, in effetti, anche fisica. Avrei votato siu, perché l'ha mantenuto vero, gli ha dato un nome e uno sguardo dolce, nonostante tutto.

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    1. Ti ringrazio, cara Barbara, ma soprattutto non sai quanto ci hai preso con quell'aggettivo, "vero". Infatti, quando si è trattato di scegliere tra le due foto, la prima cosa che mi è venuta in mente, amando io probabilmente le sfide, è che la prima era in un certo senso la più difficile. Ma subito dopo mi è parsa una scelta quasi obbligata, tanto mi richiamava alla mente una persona ben conosciuta, ovvero il figlio di una mia cugina (nessuno dei due è più di questo mondo...). Si chiamava Franco e aveva gravi problemi alle gambe, a causa -proprio come racconto nel mio incipit- sia del parto che di una successiva e malriuscita operazione. Un po' più giovane di lui, fin da ragazzo l'ho visto muoversi con difficoltà usando un bastone, mentre negli ultimi anni aveva dovuto passare alle stampelle. Ma forse è vero che la natura a volte regala delle compensazioni, sicché le sue braccia sono sempre state assai robuste, così come forte e anche testardo il suo carattere, e aggiungo che era laureato.
      Ecco, mi faceva piacere raccontarlo...

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