domenica 23 febbraio 2025

Scripta Ludus, II edizione: il vincitore

Cari e care blogger, eccoci giunti alla proclamazione del vincitore della II edizione di Scripta Ludus.
Questa seconda edizione, con 18 proposte, ha mostrato un certo gradimento e consolidato in via definitiva la certezza che piace. Ancora grazie a voi tutti e tutte partecipanti. 
... and the winner is...
Vince Ariano Geta! Eccovi i risultati complessivi (sono stati omessi i partecipanti che non hanno ricevuto preferenze): 

Ariano Geta: 7
Massimo Legnani: 5
Marina Guarneri: 2
Nadine: 2
Alessandro Borgogno: 2
Newwhitebear: 2
Guido Esposito: 2
Franco Battaglia: 1
Giulia Mancini: 1
Crossingways: 1
Penelope: 1



Congratulazioni, Ariano! 😀
Mi prefiggo per la prossima edizione di estendere il momento del voto ancora di più e meglio, perché la gara abbia una diffusione più importante almeno nel momento della scelta dell'incipit migliore. 
Non escludo di inserire nuove regole per meglio precisare il gioco. 

Eccovi l'incipit del vincitore, Ariano Geta - qui il suo blog: 




Sono sempre stato un uomo solitario con scarso interesse per la vita sociale. I miei fratelli mi chiedevano di giocare con loro e io, per contro, me ne restavo in biblioteca a leggere, protestando con la mamma per il chiasso che producevano i miei indesiderati consanguinei in cortile impedendomi di godere del silenzio che dovrebbe sempre regnare fra gli scaffali pieni di libri.
Non mi sono sposato, non ho avuto figli, sono stato l'unico rampollo della famiglia che non ha onorato la discendenza con qualche inutile nipote che mantenesse vivo il cognome.
L'unico grande amore della mia vita è stata la residenza di campagna di Glaymore, che i miei fratelli mi hanno ceduto senza alcuna obiezione, quasi increduli che uno degli eredi fosse così autolesionista da scegliere la proprietà più isolata e più in cattive condizioni fra tutte quelle del patrimonio immobiliare di famiglia.
Glaymore è sempre stato il mio rifugio, il luogo in cui potermi godere la bellezza della natura senza essere disturbato dalla presenza umana.
Tuttavia questo mio disprezzo per i miei consimili deve in qualche modo aver innescato un sortilegio inspiegabile. Oppure sono vittima dell'esperimento di uno scienziato pazzo. In entrambi i casi, sia quel che sia, la mia situazione attuale è che una mattina mi sono risvegliato in cima a un albero, per la sorpresa ho perso l'equilibrio e sono caduto nel vuoto e a quel punto ho scoperto che potevo volare. Perché sono diventato un corvo dotato di ali. E non ho la minima idea di come poter riassumere le mie sembianze umane.

Appuntamento ad aprile con la terza edizione di Scripta Ludus!


6 commenti:

  1. Non me lo aspettavo :-O
    Grazie a chi mi ha votato, onorato di esservi piaciuto come scribacchino dilettante :-)

    RispondiElimina
  2. Congratulazioni ad Ariano Geta! E anche a Massimo Legnani secondo arrivato (poi mi congratulo anche con me stessa, visto che ho dato loro il mio voto, e proprio in quest'ordine ;-)).

    Grazie Luz e alla prossima edizione, eventuali novità comprese.

    RispondiElimina
  3. Complimenti ad Ariano che è stato anche il mio prescelto, e un bravi a tutti quelli che hanno partecipato , e un grazie a Luz che ci ha invitato a giocare nel suo parco :)
    Alla prossima
    massimolegnani

    RispondiElimina
  4. Evvai, Ariano, complimenti! Mi fa piacere votare per persone che poi vincono ;P
    Alla prossima (e grazie anche a chi ha votato per me)

    RispondiElimina
  5. Complimenti ad Ariano che ho votato anch'io e grazie sempre a Luz che ci offre interessanti proposte di scrittura!!!

    RispondiElimina
  6. Ho letto solo ora l'incipit del racconto vincitore del gioco: mi viene da pensare a "La metamorfosi" di Kafka e al suo immaginario personaggio, Gregor Samsa, che una mattina si sveglia trasformato in un gigantesco scarafaggio. Complimenti ad Ariano Geta! Credo che l'inizio del suo racconto (urge un suo sviluppo, per vedere come va a finire), sia una illuminante metafora dell'incapacità dell'uomo moderno di stabilire un vero rapporto umano e sociale con i suoi simili, condizione questa resa ancora più preoccupante dai moderni strumenti tecnologici che, solo apparentemente, sembrano venire incontro a questo bisogno e, più che avvicinare le persone, tendono definitivamente ad allontananarle. Tutto ciò si traduce nell'isolamento di chi è diverso - che preferisce il silenzio al rumore, una residenza solitaria immersa nel bosco agli agi della famiglia - e non vuole adattarsi a comportamenti omologati e consolidati. Il corvo di Ariano Geta, però, non è lo scarafaggio di Kafka che può essere schiacciato da chiunque. E qui il nostro Ariano supera il pessimismo di Kafka. Il corvo ha le ali e con le ali si possono raggiungere vette altissime, precluse a tutti quelli che stanno in basso. :)

    RispondiElimina