Il tempo vola, l'estate comincia a mostrare gli ultimi strascichi e... noi siamo giunti all'ultimo appuntamento delle Interviste estive.
Voglio ringraziare tutti i partecipanti, coloro che hanno accettato l'invito a rispondere alle domande e tutti coloro che hanno letto e commentato. È stato un modo per restare in contatto in maniera giocosa e arguta, siete stati splendidi.
Bando alle ciance, eccovi dulcis in fundo l'intervista a Caterina Alagna, meravigliosa poetessa del blog Farfalle libere.
Eccovi tutto il piano interviste, se qualcuno volesse recuperare o rileggere qualcosa.
Luglio:
1. Giovedì 6 - Ariano Geta
2. Giovedì 13 - Ninfa
3. Giovedì 20 - Marina Guarneri
4. Giovedì 27 - Cristina Malvezzi
Agosto
1. Giovedì 24 - Cristina Cavaliere
- Hai la possibilità di salire sull’Orient Express e dividere lo scompartimento con uno scrittore o una scrittrice del passato (oppure un artista, un attore, un personaggio storico). Con chi sceglieresti di viaggiare e perché?
Questa è davvero una domanda difficile perché sono talmente tanti i personaggi, gli scrittori e gli artisti che mi affascinano che non saprei chi scegliere. Però, se proprio devo, mi piacerebbe intrattenermi con un personaggio, o meglio un filosofo, che non avrebbe mai potuto viaggiare sull’Orient Express perché è vissuto nel IV sec. a.C. Sto parlando di Socrate. Mi piacerebbe ascoltarlo dal vivo, imparare dalla sua saggezza e perché no, con molta umiltà, intrattenermi in qualche argomento. A me è sempre piaciuta la filosofia. Quando andavo al liceo, con la mia amica ci immergevamo con enfasi in discussioni filosofiche: Dio, la politica, la morale, il senso della vita. Mi piacerebbe parlare di tutto questo con Socrate.
- Hai la possibilità di rinascere scegliendo epoca, famiglia, sesso, aspetto fisico, professione, luogo. Descriviti.
A dire il vero, non vorrei cambiare quasi niente della mia vita, del mio corpo e della mia famiglia. Se potessi, rinascerei di nuovo donna, con la mia famiglia e con questo aspetto. L’unica cosa che cambierei è l’epoca. Da sempre credo di essere nata in un’epoca sbagliata. A volte mi sento vecchia, inadeguata in una società che ha visto sparire i vecchi valori di una volta. Forse mi sarebbe piaciuto nascere in un’epoca più genuina, senza inquinamento, senza stress, senza social. Un’epoca dove le persone erano più unite. Però, c’è anche da dire che ogni epoca ha i suoi lati negativi, ogni epoca è caratterizzata da eventi catastrofici e da guerre. Se pensiamo che fino al 1929 non esistevano gli antibiotici, non so quanto mi convenga cambiare veramente epoca.
- Hai il potere di incontrare una volta il tuo te stesso bambino e restare a parlare con lui 10 minuti, cosa gli diresti?
Per alcuni versi del mio carattere, sono rimasta molto simile alla me bambina e con questo non parlo di immaturità, anzi del contrario. Ero una bambina molto matura. Sono cresciuta molto in fretta. Se potessi incontrare quella bambina, l’unico consiglio che mi sento di darle è di essere meno rigida, di vivere di più la spensieratezza dell’infanzia, anzi soprattutto dell’adolescenza. Più che l’infanzia, non ho vissuto veramente a pieno l’adolescenza. Mi fiondavo giorno e notte sui libri e ho fatto delle rinunce di cui poi mi sono pentita. Le consiglierei di non rinunciare a tutti gli svaghi perché quelli sono anni unici e intensi che non ritornano più.
- Sei fra coloro che avranno l’opportunità di lasciare la Terra e andare a vivere in una splendida stazione su Marte, quale libro porteresti con te e perché?
Ne devo portare per forza uno solo? Premettiamo che è meglio che me lo diano un limite, altrimenti, con tutti i libri che porterei, non ci sarebbe più spazio per i passeggeri. Sicuramente porterei con me tutti i classici. Quando vado in una libreria, non ne esco se almeno non ho acquistato un classico, è più forte di me. Li adoro. E poi porterei tutte le raccolte poetiche di Alda Merini che è la mia poeta preferita.
- Sei un’allodola o un gufo, ossia preferisci il giorno o la notte? E perché?
Quando ero più giovane, preferivo la notte per il suo silenzio e il suo mistero. Preferivo uscire di sera, divertirmi di sera. Oggi è l’esatto contrario. Preferisco il giorno. Ad un certo punto, presa dagli impegni che occupavano la parte diurna della giornata e lasciando tempo libero solo di sera, mi accorsi che, praticamente, non vedovo mai il sole. Mi mancava la luce del sole, per cui ho cominciato a programmare le mie uscite diversamente. Avevo bisogno di guardare il mondo con la luce del giorno. Tutto quel buio mi stava inghiottendo. Tuttavia la notte ha sempre il suo fascino, oggi è il periodo del giorno che più mi ispira poesie, per cui, ha sempre per me la sua vitale importanza.
- In base a cosa ti fai un’idea di una persona?
Il primo impatto già mi dice molto. Diciamo che a pelle avverto se una persona mi piace o no. Però non escludo la persona se ho un’impressione negativa. Prima di giudicare una persona bisogna conoscerla. Per cui mi baso molto su quello che dice, su quello che pensa. Mi fido molto del mio istinto, per cui se una persona non mi piace fin da subito, diciamo che vado con i piedi di piombo, non mi fido. Ad ogni modo bisogna sempre frequentarle le persone per capirle veramente. L’abito, in fondo, non fa il monaco.
- Se tu dovessi valutare da 0 a 100 la tua vita finora vissuta, che voto le daresti? In cosa potresti migliorare e in cosa di te sei pienamente soddisfatto/a?
Direi 50. Ci sono stati momenti bui e anche momenti buoni. In fondo la vita è sempre così, periodi negativi e positivi si alternano. Anche se i problemi non mancano mai, nemmeno nei periodi più soft. Per quanto riguarda me, direi che c’è sempre da migliorare. Più gli anni passano, più acquisisci esperienza e, se si è aperti mentalmente, si è disposti anche a cambiare le proprie idee o opinioni.
- Descrivi il momento più imbarazzante della tua vita.
Ma sai che non mi viene in mente proprio niente. Forse quando per errore, una volta, in una discoteca (tra l’altro posti che non frequento mai, fui invitata a una festa) entrai per sbaglio nello spogliatoio degli uomini. Comunque alla fine niente di scandaloso o eclatante, chiesi scusa chiudendo la porta. Un po’ di imbarazzo ci fu.
- Di cosa hai più paura?
Ho paura delle malattie. Della morte non tanto e non la trovo ingiusta. Ma la malattia, invece, mi fa paura. Ho paura soprattutto della sofferenza che provoca.
- Hai l’opportunità di possedere per incanto un potere illimitato per un’ora, cosa faresti?
Mi piacerebbe volare e guardare il mondo da altre prospettive. Certo sull’aereo puoi vedere il mondo dall’alto, ma non è la stessa cosa di volare davvero, sentirsi liberi di staccarsi dal pianeta, allontanarsi dalle brutture del mondo, poter andare in altri luoghi con assoluta facilità, anche se un’ora di certo non mi basterebbe per visitare il mondo.
- Qual è la cosa più avventurosa che hai fatto nella tua vita?
Ne ho fatte ben poche di cose avventurose. Sono una persona molto razionale, per cui mi lascio andare molto poco, non vivo il brivido perché penso ai pericoli.
- La cosa più costosa che hai comprato per te o che hai regalato.
Per me, a dire il vero, non spendo molto. La cosa più costosa che ho comprato è stato un regalo per la mia migliore amica, le regalai un cellulare.
- Sei un tipo da bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Fai degli esempi.
Purtroppo sono una persona che vede il bicchiere sempre mezzo vuoto. Tendo a concentrarmi un po’ troppo sugli aspetti negativi per cui a volte finisco per demoralizzarmi, anche se rispetto al passato, ho fatto progressi. Prima non mi concedevo chance affondando nel pessimismo. Comunque tendo sempre a pensare o meglio a temere che le cose non riescano o non vadano nel verso giusto.
- Ti guardi indietro: qual è il tuo rimpianto più grande?
Aver vissuto poco l’adolescenza. Sono cresciuta troppo in fretta, a 15 anni ho preso la vita troppo sul serio. A vent’anni mi disperai perché mi accorsi che non avevo vissuto i migliori anni della vita.
- Se tu vincessi un milione di euro alla lotteria, come li spenderesti?
Sicuramente in viaggi, mi piacerebbe fare il giro del mondo. Ne approfitterei sicuramente. Ma non li spenderei tutti, una parte la conserverei magari per vivere con più serenità.
La mia domanda per i lettori è:
Se scoprissimo che un meteorite imprevisto sta per colpire la Terra, qual è l’ultima cosa che faresti prima della fine del mondo?
Sembra retorico parlare di Caterina come una persona sensibile, delicata, attenta, gentile.. ma questo mi viene in mente, mai un oltre le righe, sempre un magico oltre che traspare dai suoi versi, così come da questa intervista, un quieto mostrarsi, la disponibilità all'ascolto e la capacità di percepire e augurare bellezza. Grazie a Caterina e a Luz per averla presentata a qualche lettore distratto..
RispondiEliminaUn meteorite improvviso a distruggere la terra dici? Sicuramente un viaggio splendido. Prima di quello definitivo. ;)
Grazie, Franco, degli elogi, sei davvero gentile a dirlo. Beh sì, viaggiare come ultima cosa mi sembra giusto, nemmeno il meteorite, in fondo, può fermare la sete di conoscenza.
EliminaAnch'io percepisco Caterina con le stesse caratteristiche. È una persona veramente molto carina ed è sempre piacevole leggerne le dolci poesie. :)
EliminaCaterina è una ragazza speciale. Una grazia innata, rispetto verso tutti, buona e gentile.
RispondiEliminaÈ il massimo che si può trovare nel mondo del virtuale.
L'intervista conferma le sue qualità.
Sono onorata, Gus, di queste splendide parole! Tu, così come Franco e Luz, siete persone rispettose, educate e gentili di cui ho molta stima.
EliminaSi è affacciata nel blogging non da molto tempo ed è subito stata piacevole a tutti. :)
EliminaGrazie Luz, è stato davvero divertente partecipare, inoltre è stato un modo di riflettere su me stessa. Grazie di cuore!
RispondiEliminaGrazie a te, Caterina, perché si finisce per raccontarsi molto, condividere alcuni aspetti di sé e questo è molto bello.
EliminaConosco già Caterina e devo dire che condivido molte delle sue risposte, evidentemente abbiamo delle similitudini caratteriali.
RispondiEliminaSe sapessi che un meteorite è in arrivo e siamo tutti spacciati, beh, forse non farei nulla di specifico. Nel senso che se sapessi che a me (soltanto a me) restano poche settimane di vita, magari mi sentirei autorizzato a salutare tutti i famigliari, dirgli che io me ne vado ma per loro la vita continua e quindi devono andare avanti sereni, gli lascerei e documenti e quant'altro per sbrigare le pratiche ereditarie, e poi farei in solitaria il viaggio che avevo sempre sognato o cose del genere. Ma se invece fosse una fine per tutti, beh, allora penserei che essendo il momento dell'estinzione dell'umanità intera, quindi anche di tutti i miei famigliari, non avrebbe molto senso fare qualcosa di diverso o di speciale e attenderei il momento insieme a loro e alle persone più care.
Conosco Caterina attraverso il suo blog e mi sembra una ragazza molto sensibile e gentile, oltre che una poetessa davvero brava, mi ritrovo in molte sue risposte e mi ha fatto piacere scoprirla meglio in questa intervista.
RispondiEliminaSe sapessi dell’imminente fine del mondo per la caduta di un meteorite, credo che vorrei passare il mio ultimo tempo con le persone che amo, ma non è facile fare una previsione del genere, potrei anche andare a cercare una grotta in cui ripararmi (sempre con loro) per sperare di salvarmi dall’impatto….no forse no vorrei stare all’aria aperta fino alla fine.
Giulia Mancini
Ciao Caterina, piacere di conoscerti. Bello scoprire persone che mostrano da subito delle caratteristiche positive: sei garbata e pur non conoscendo le tue poesie penso siano ispirate da una grande sensibilità. Mi è piaciuta in particolare la tua prima risposta: Socrate è un bel personaggio, anch'io ho amato la filosofia al liceo, tuttavia avrei un po' di timore reverenziale nel parlare con lui :)
RispondiEliminaUn meteorite in arrivo? Pregherei e mi metterei a posto con la coscienza, sperando che ciò basti per accedere con la veste bianca lassù, dove spererei di essere accolta. :)
Ciao, Marina. Grazie delle belle parole. Io ti conosco, più volte ho letto e commentato i post che vedono te e Luz collaborare. 🤗… approfondirò la tua conoscenza
EliminaAdesso ricordo qualche tuo intervento nel mio blog e dopo avere visitato il tuo mi sono resa conto di averlo visionato in passato. Se hai seguito uno dei primi caffè con Luz, sai che io non sono molto affezionata alle poesie, però mi piace ogni tanto leggere quelle delle persone che conosco :) Sarà un piacere tornare dalle tue parti.
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