Eccomi qui, a cercare di scrivere una sintesi di ciò che sono i miei ricordi di questo magico decennio.
Intanto, ringrazio Marina per avermi nominata, qui il suo post in merito. E ringrazio il mitico Moz, che è un nostalgico doc e ci porta spesso a fare un salto indietro che sa di buono.
Cominciamo. Intanto fra il 1980 e il 1989 ho vissuto dai miei 9 ai miei 18 anni, quindi diciamo che gli Ottanta sono stati il ponte tra infanzia e adolescenza piena. Potrei dire che li ricordo come divisi in due tronconi, perché a metà decennio sono sbocciata in tutta la mia prorompente sensualità... ehm, no, mi pare esagerato. Diciamo che mi sono affacciata a una sospirata adolescenza, ecco. Ricordo che c'è stato un "prima" e un "dopo" nettissimi, perché finalmente erano finite le scuole medie e... beh, sì, mi sono messa con un bel giovanotto di vent'anni - vedi alla voce "coppia storica" (eh, Marina?😄)
Mettiamo tutto assieme, e vediamo cosa sono stati per me.
Musica
Quando sentii che "la vita è adesso, nel vecchio albergo della Terra" fu amore a prima vista. Scoprii Claudio Baglioni quando raggiunse l'apice del successo, con un album praticamente perfetto. Se non lo avete ascoltato per intero, correte a farlo, perché raramente credo che la musica d'autore abbia raggiunto vette così eccellenti.
Di Claudio avevo un poster a grandezza naturale nella mia cameretta, lui vestito di bianco al pianoforte. Di quell'album conoscevo ogni dettaglio, ancora oggi lo ascolto con piacere. Claudio popolava i miei sogni, anche. Insomma, avevo una cotta per lui e quando lo vidi live ad un concerto ebbi il classico mancamento da groupie d'assalto.
Altra musica che apprezzavo: Duran Duran, Depeche Mode, Culture Club (adoravo Do you really want you hurt me), e poi tutti i piccoli e grandi artisti che gravitavano attorno a Discoring, da Sandy Marton al Claudio Cecchetto di Gioca Jouer.
Cinema
Tanti i film che mi piacevano in quei magici anni. Ricordo La mia Africa - che quando uscì al cinema non ci capii niente perché col mio giovanotto ci sbaciucchiammo tutto il tempo - per averlo visto poi. Grande film.
Ho adorato Lady Hawke, che mi fece sognare con le sue atmosfere, poi Il nome della rosa, il meraviglioso L'attimo fuggente. Al di là della mia vena romantica, mi piacevano moltissimo film come Indiana Jones, Ghostbusters, Ritorno al futuro (fu meraviglioso poi vederne i set in California), E. T. che mi fece piangere come una fontana, La storia infinita di cui adoravo il tema principale, Beetlejuice. Il giovanotto riuscì a trascinarmi a vedere Alien, da cui rimasi terrorizzata. Ho letteralmente adorato Gli intoccabili, che ancora mi capita di rivedere. Uno dei capolavori del decennio, che propongo a scuola, è Amadeus, che fu una perla dell'epoca. Il decennio si chiudeva con la commedia Harry ti presento Sally, di cui per altro ho scritto qui. Per me un cult di genere. Di genere drammatico ho amato molto Il colore viola, Nato il quattro luglio e L'ultimo imperatore. Fra gli italiani, l'indimenticabile Non ci resta che piangere, che resta una pietra miliare del nostro cinema.
Cartoni animati
Ah, qui si spalanca un mondo, cercherò di essere breve. Conoscevo decine di sigle a memoria, facevo incetta di cartoni appena finito di studiare. Sulla Rai davano un contenitore pomeridiano che era la mia follia, iniziava verso le 18. Precedentemente, c'era 3, 2, 1... contatto, poi fu la volta di Fresco fresco, poi arrivò Canale 5 e Bim bum bam. Chiedetemi una serie a cartoni, io vi rispondo ce l'ho. La mia preferita resta Candy Candy, ma mi piacevano moltissimo Lady Oscar, Georgie, Peline, Carletto il Principe dei mostri, Lalabel, Huck e Jim, Fiorellino, Sandybell, La regina dei mille anni (capolavoro assoluto!), Rocky Joe, Capitan Harlock, Lucy May, Kiss me Licia, Occhi di gatto, Sui monti con Annette, ecc. ecc. Sono solo i miei preferiti, in realtà ne guardavo a centinaia. 😇
Ma su tutti... in assoluto, lei: Mimì Ayuara. La mia eroina della pallavolo, colei che mi spinse a iscrivermi agli allenamenti dopo scuola.
Cibo
Gli Ottanta sono stati per me gli anni delle Big Babol (ammazza, che coraggio ci voleva a masticare quell'ammasso di gomma, però che palloni), dei Tegolini del Mulino Bianco, delle Girella Motta, della maionese che spalmavamo sui würstel (bleah), di Estathé, del Calippo. Tutta roba che a pensarci mi inquieta, ma tant'è. Era l'avvento dei coloranti e del cibo delle multinazionali.
C'è da dire che apprezzavo comunque assai di più le marmellate fatte in casa da mia madre: albicocche, uva, ma soprattutto castagne. Ecco, ne mangiavo a barattoli interi di quella di castagne.
Ricordo con piacere le fette di pane con burro e marmellata, che quando ti scivolavano dalle mani, se ne cadevano sempre dalla parte del companatico.
Abiti e acconciature
Si sa, gli Ottanta sono stati gli anni dei capelli scalati e delle cotonature. Noi ragazze ci siamo passate tutte. Per me fu il 1983 l'anno in cui passai dalle trecce ai capelli sul collo, tutti scalati e lisci. Fu un passaggio per me epocale, volevo essere "una signorina" e mia mamma mi concesse il taglio dopo mesi di preghiere.
Per gli abiti, prediligevo i jeans, che si usavano a vita alta e stretti sulle caviglie, giacchetta uguale, magliette ampie e colorate. Le mie spalline erano gigantesche, mi piacevano le giacche con le spalle "decise" e i capelli sciolti. Le gonne erano a balze, possedevo anche una minigonna di jeans bianco che indossai solo una volta, d'estate di sera, ero troppo timida per tollerare gli sguardi dei masculi.
Per un veglione di Capodanno mia madre mi cucì un abitino di velluto nero che ancora conservo e che era un must di quegli anni. Ricordo con piacere l'estate in cui andarono di moda le tute e i laccetti attorno alla testa, che io mi fabbricai da sola all'uncinetto. Ah, e i tacchi alti, che per un lungo periodo della mia fanciullezza ho adorato (e che ora detesto).
Giochi
Negli anni Ottanta abbandonai la Barbie e le biglie e mi appassionai alla pallavolo. C'è anche che all'epoca si scendeva in cortile a giocare, quindi a parte i mesi più freddi, noi ragazzi eravamo sempre fuori. Pallavolo in primis, dunque, ma quando si stava dentro si giocava a carte e se capitava lo zio che sperimentava novità, qualche partita a Pacman.
Libri e letture varie
Nei primi anni Ottanta collezionavo albi illustrati con fiabe e racconti celebri, come Alice nel Paese delle meraviglie, Tom Sawyer. Poi sono diventati gli anni della mia scoperta della Letteratura inglese, quindi fra la fine degli Ottanta e i primi anni Novanta lessi Jane Austen, le Bronte, Carroll. Invece tra la V elementare e la prima media (1982) scoprii la bellezza del David Copperfield di Dickens, e con essa la smania per la lettura.
Non posso dimenticare però di aver letto in quegli anni decine di numeri di Topolino, quando si andava a prendere il tè dalla vicina, i cui figli ne avevano collezioni intere. Adoravo tutti i personaggi della saga, con una particolare predilezione per il protagonista principale.
... e per finire, Luz negli Ottanta.
Come Marina, anch'io avevo il Sì Piaggio, ma la versione blu. Mio padre, che amava i motori di qualsiasi cilindrata, mi aveva procurato tempo prima perfino il Gringo, un motorino più potente ma anche più rumoroso, che mi piaceva per l'accensione automatica ma che non preferivo per il motore aggressivo. Il mio Sì blu divenne la mia seconda pelle fra i 14 e i 19 anni.
Mi muovevo in un paesotto fatto di una marina e di una parte storica che si inerpica su un colle, quindi si doveva diventare abili nel destreggiarsi. Il luogo più bello dove andare era il lungomare, e d'estate consumavamo letteralmente il battistrada facendo avanti e indietro. Ricordo che quando subentrò l'obbligo del casco, fu dura abituarsi.
Luz negli Ottanta visse anni belli, fatti anche di giorni di Natale col profumo dei dolci di nonna, di partite di pallavolo sulla spiaggia maschi contro femmine, di falò, di bagni di mezzanotte e baci rubati. Di giorni di pioggia passati a studiare chitarra da soli, di disegni a fumetti da inventare.
Vorrei tornare anche un solo giorno da quelle parti, sarebbe bello.
E ora, nomino a cavalcare l'onda dei ricordi:
Estate 1987 |
Cristina Cavaliere, de Il manoscritto del cavaliere
Massimiliano, di Infinitesimale
Ivano Landi, di Cronache del Tempo del sogno
Mariella, di Doremifa-sol, libri e caffè
Grande, Luz! (E che figliuola da sogno!)
RispondiEliminaGrande anche perché ho scritto da tre blogger (MikiMoz, Cassidy de La Bara Volante e Marina del Taccuino) che mi tiro fuori perché mi sento estraneo agli anni '80, arrivo qui e... nominato!
Premesso ciò, ti ringrazio e potrei anche partecipare un post rapido. Da Marina ho infatti aggiunto questa postilla:
"Qualcosa per la verità mi ha colpito di quegli anni, ma quasi nulla con l'intensità del decennio precedente".
Ah, insomma ormai ti tocca per acclamazione. :)
EliminaComunque, capisco. Per te è stato significativo il decennio precedente.
Grazie per il "figliola da sogno", non esageriamo. :)
P.S. De "La vita è adesso" ricordo che ho cercato più volte di dare un senso alla frase "le campane girano le nuvole", ma ho sempre dovuto gettare la spugna :D
RispondiEliminaMa è pura poesia! Hai presente quando ti trovi in un centro storico, guardi in alto, verso un campanile, mentre nel cielo terso corrono le nuvole. Ecco, la visione è talmente bella che lo sguardo si confonde, e sembra che sia il campanile a muoversi.
EliminaClaudio lavorava di fino! :)
Che bella ragazza!
RispondiEliminaQuell'album di Baglioni ha fatto tanta compagnia anche a me, ma mi rendo conto che tutta quella parte di anni 80 legata a quella compagnia non l'ho messa nel post concentrandomi più su altri amici.
Ciao, Sandra. Io ho fatto un excursus bello sostanzioso, ma ho dovuto frenare i polpastrelli. :)
EliminaQuindi, da quello che ho capito leggendo il tuo post, apparteniamo alla stessa generazione.
RispondiEliminaDico solo questo: il mio blog si chiama Doremifasol...
"La vita è adesso" è il punto più alto toccato da Baglioni nel suo lungo cammino di musicista.
Io lo seguo ancora, non con la stessa passione della mia adolescenza ma con la costanza di chi riconosce e ammira il professionista e l'artista. Anche se, successivamente si è perso in una iridate di parole, di parole, di parole...
Ciao!
"miriade" non "iridate" arghhh
EliminaStasera sono davvero poco sul pezzo! Grazie Luz😘
EliminaMariella, quel trattino sta nel link al tuo indirizzo, mi chiedevo anch'io perché fosse lì.
EliminaIo non seguo più Baglioni da un pezzo. Trovo che si fosse snaturato già con l'album successivo, quello dei primi anni Novanta. Non ritrovai il meraviglioso artista se non in brani come "Mille giorni di te e di me", oppure "Le vie dei colori".
Voglio leggere presto il tuo post. :)
Tu stai parlando di "Oltre". Album molto complicato e difficile da comprendere, visto le sue elucubrazioni linguistiche e il suo metto distacco dalla formazione precedente. Il trattino al nome del blog l'ho aggiunto proprio perché anche il sito ufficiale di Baglioni si intitola cosi. Per differenziare e soprattutto per evitare il "plagio", ho ritenuto opportuno fare quella piccola modifica. Sotto al mio di titolo, c'è il richiamo alla canzone. Quando aprii il blog, nel lontano 2011, spiegai i motivi e il legame forte che c'è tra me e quella canzone. Come te, non ho più trovato riscontro emotivo nelle canzoni successive a parte qualche episodio isolato, ma lo seguo sempre per motivi "familiari". Preparerò il post subito dopo quello che ho quasi terminato dedicato a "Insieme raccontiamo" di Pat. Baci.
EliminaSì, infatti, era "Oltre". Il mio giovanotto mi regalò la versione deluxe con tanto di scatola grande e due cassette oltre a un poster gigante. Chissà dove sarà finito.
EliminaPerò non mi coinvolse come quello di 5 o 6 anni prima, pur riconoscendo che i testi erano davvero delle prove olimpiche della dialettica d'autore.
Ti leggerò volentieri.
Belli questi post che ti richiamano alla mente i ricordi, come una specie di brainstorming del tempo che fu! Ti ringrazio tanto della nomination: non ti prometto un post molto rapido, ma prima o poi arriva. Un abbraccio.
RispondiEliminaCuriosa di leggere i tuoi anni Ottanta. :)
EliminaGrazie della nomina :-)
RispondiEliminaIn effetti difficilmente posso aggiungere qualcosa a quello che è stato detto. Anche il tuo post è stato un tuffo nella memoria per me.
Mi ci metto subito ;-)
E io corro a leggere. :)
EliminaHo una foto con una posa molto simile alla tua che risale alla fine degli anni Ottanta ma con un'espressione pensosa, diversa dalla tua che è vivace, serena. Sono anni in cui non mi sono sentita del tutto a mio agio. Ho più anni di te e devo dire che ho avvertito intorno all'85 tutta l'invadenza di una dimensione in cui non mi riconoscevo. Gli anni Ottanta sono stati quelli dei primi spettacoli televisivi volgari, dei parolai, dell'ostenzazione, della pubblicità che interrompeva i film, del rumore. Certo, c'è stato anche altro, ho anch'io dei ricordi belli ma..
RispondiEliminaConcordo, è stato anche un decennio di televisione urlata e piena di lustrini.
EliminaCredo che averli vissuti in un paesino del sud non sia stato lo stesso, noi avevamo ben poche cose da vivere oltre alla natura che ci circondava, quindi non eravamo una generazione di città, in mezzo alla Milano da bere o all'affollata Roma, per dirne due.
Bellissimo amarcord! Ovviamente mi ritrovo in molte delle atmosfere, oggetti, passioni che hai raccontato, però anche questa volta sei riuscita a dare un'impronta personalissima al gioco. E tra qualche tempo capirai, credo, perché l'ho notato XD Mi sembra di vederti, bella e spensierata, in quella fase e in quel decennio :D
RispondiEliminaE mi sembra di capire che tu fossi allora matura e decisa, una guerriera come appari anche adesso (il limite è che ti conosco "da poco" e in questo contesto preciso, per cui si tratta della mia percezione nei tuoi confronti).
La foto è stupenda e tu sei bellissima, non c'è altro da dire ^_^
Davvero appaio come una "guerriera"? Mi stupisce questa cosa. :)
EliminaAll'epoca ero un virgulto sensibilissimo. Mancavo di esperienze che avrei voluto vivere, come un fine settimana nella capitale, per fare un esempio. Ero timidissima e riservata. Amavo il mio piccolo mondo ma allo stesso tempo volevo fuggirne. E ne sono fuggita a gambe levate dopo l'università.
Grazie per i complimenti. Lentigginosa che ero. :)
Prendo e porto a casa tutto il settore cinematografico. Delle altre cose abbiamo molto in comune, è inutile dirlo, una no, però: tu, a quell'età, eri bedda assai, io ho evitato di proposito di pubblicare foto d'epoca.
RispondiEliminaGrazie per avere risposto al mio invito: lo sapevo che mi avresti dato grande soddisfazione! *_*
Ma va', immagino invece che eri molto carina e che sei esagerata.
EliminaInsomma, mi sono fatta un postone sugli anni Ottanta, felice che ti sia piaciuto. :)
Aggiungo: vedi, "Sì Piaggio" anche tu, ma rigorosamente blu. Il mio era un Sì Calimero! :D :D
RispondiEliminaEh sì, ho letto ho letto.
EliminaMio fratello aveva il Sì nella tua versione. Solo che il suo era modificato. Traccheggiava con i suoi amici ai motorini e faceva modifiche sulla cilindrata. Andavano come razzi sul lungomare. :)
Ciao Luz, beli i tuoi ricordi anni '80, mitico Moz ad aver generato una tale catena di ricordi!
RispondiEliminaMi hai fatto tornare in mente le enetrne discussioni con i miei per avere il Ciao, motorino che allora mi gasava tantissimo. Me lo promettevano ogni anno a partire dai 16 in su e poi, sistematicamente, quando portavo le pagelle di promozione a casa, mi negavano l'acquisto con una scusa o con l'altra. Insomma, una cosa che non ho mai digerito. Beata te con il tuo motorino (peraltro migliore del Ciao).
Anni difficili, ragazze ... :(
Ciao, Elena.
EliminaLa mia fortuna fu invece che mio padre non solo amava i motori, e voleva che noi figli circolassimo sulle due ruote compiuti i 14 anni, ma quello fu anche un modo per evitare che gli rompessimo le scatole per essere portati a scuola o alla stazione se andavamo in città. :)
Grande Luz!
RispondiEliminaInnanzitutto grazie per aver continuato il gioco!
Il tuo post è davvero TRULY 80'S, allo stato puro: hai elencato i miti, tutti, di quegli anni. Ogni cosa è perfetta, sembra il riassunto ideale di quella decade. Beate te che l'hai vissuta al 100%, tra fanciullezza e adolescenza, ti sei goduta il meglio^^
Moz-
Infatti, a rifletterci me la sono goduta in pieno quell'epoca. Sono infatti gli anni migliori della mia adolescenza, non c'è che dire.
EliminaGrazie a te per aver ideato un gioco che poi diventa un amarcord molto interessante. :)
Cavoli, ora devo aprire il mio armadio degli scheletri 😊😊😊😊😊😊 e parlare dei miei anni '80. Dei tuoi anni ottanta le similitudini maggiori le ho trovate rispetto al cinema e al cibo, buona parte dei libri, Depeche mode per la musica, e poi... e poi nulla in comune in termini di abbigliamento, mi spiace 😊😊😊😊😊😊. Anche io mi inchino alla bellezza che possiamo osservare in fotografia. Ti avrei corteggiato sino allo sfinimento, ci puoi giurare.
RispondiEliminaMi sa che saremmo arrivati alle mani, caro Max ;D
EliminaAh ah ah arrossisco. :D
EliminaAllora, questa anta d'armadio si schiude o no?
Ma no Ivano, da buoni gentiluomini ci saremmo affidati al verdetto di Luz accettando di buon grado un molto probabile rifiuto 😊😊😊😊😊😊. Ora, alla mia veneranda età le donzelle possono dormire sonni tranquilli.
Elimina@Luana, se riesco a buttare giù qualcosa di sensato volentieri. Mi sento onorato per la "nomination". Due anni fa ti citai anche io in un meme assegnandoti una categoria specifica: http://massimilianoriccardi.blogspot.it/2015/09/nuovo-meme-dopo-il-via-di-nick-parisi-e.html
"Blog della Sapientia et Eruditio et Cognitio et Litterarum et cetera et cetera et cetera... salute, grazie" :D
EliminaMe l'ero perso! Peccato. Sono passati quasi due anni, eravamo neofiti in due.
Grazie per quella menzione!
Ciao Luz!
RispondiEliminaCon un colpevole ritardo mostruoso, eccomi da te, finalmente :D
Che dire dei tuoi anni '80?
Claudio Baglioni [...] Se non lo avete ascoltato per intero [...] lui vestito di bianco al pianoforte [...] Insomma, avevo una cotta per lui e quando lo vidi live ad un concerto ebbi il classico mancamento da groupie d'assalto.
Parafrasando una battuta da "i corti" di AGeG: "come può un umano avere un naso del genere?!", che è più o meno quello che dico alla mia mamma tutte le volte che Baglioni spunta in TV, in risposta al suo "Ma vedetelo, la classe... e quanto è bello! Non tradirei mai tuo padre (presente alla discussione), ma con Baglioni un cornino..." Ecco questo è il livello XD Ovviamente lo scherzo è solo per prenderla un po' in giro, ma sono cresciuto anche io ascoltando Baglioni, apprezzandone le qualità vocali e alcuni testi, non tutti! (dai, "quando tu mi baci", per quanto romantica, ha un testo con parti orribili :P)
Passando al cinema:
Lady Hawke, Il nome della rosa, Gli intoccabili: non si contanto le versioni in mio possesso e le volte che li ho visti.
Ritorno al futuro (fu meraviglioso poi vederne i set in California): invidia a palate, sapevilo!
Beetlejuice: questo non me lo aspettavo :O
Amadeus: capolavoro assoluto!
Nato il quattro luglio: mi hai fatto tornare in mente che lo vidi al cinema con un compagno di classe delle medie, entrambi scampati alla verifica sull'età, era vietato ai minori di 14 anni, se non ricordo male.
Sui cartoni animati, vabbè, come detto, se all'epoca non ho visto tutti quelli da te citati, ho recuperato negli anni seguenti.
La regina dei mille anni (capolavoro assoluto!): *occhi a cuoricino* sei Matsumotiana anche tu?
Ma su tutti... in assoluto, lei: Mimì Ayuara. La mia eroina della pallavolo, colei che mi spinse a iscrivermi agli allenamenti dopo scuola.: mi auguro tu non abbia avuto lo stesso allenatore XD
David Copperfield di Dickens: ne ho un'edizione a casa che sarà di quegli anni, forse appartenuta a mia mamma o a qualche parente. Quando tornerò a casa dai miei, memoria permettendo, darò uno sguardo.
Come Marina, anch'io avevo il Sì Piaggio, ma la versione blu.: a proposito di rosso/blu, il mio primo motorino è stato un Boxer della Piaggio, appartenuto a mio zio (il suo blu, un altro per le sorelle, rosso). Curiosità: era datato '76, praticamente è nato un anno prima di me XD Durato solo 2 anni per poi essere sostituito dalla ormai andata RedRose 125 della Aprilia, compagna dei miei tuffi sull'asfalto e varie altre scorribande negli anni a seguire :P
Di giorni di pioggia passati a studiare chitarra da soli, di disegni a fumetti da inventare.: e queste sarebbero cose da vedere/sentire!
Ora... Anche se mi hai dato del "più vecchio", non posso esimermi dal ribadire quanto esplicitato già da altri e, rivolgendomi ai baldi (non più) giovani qui sopra, dico: "signori, non litigate, fate spazio a carne giovane!" :P (sì, prendilo come un complimento :D)
E rilancio: fisionomicamente è abbastanza evidente una predisposizione per le arti, un marcato altruismo e la voglia di condividere insegnando. Non lo dico io, lo dicono i tuoi lineamenti.
Detto questo, appena riesco a ricavare un po' più di tempo, torno su qualche post datato: ho visto cose interessanti che vorrei recuperare. A presto ;)
Ciao, PiGreco!
EliminaBaglioni: aspetta, aspetta, tu ti riferisci al Baglioni dei Settanta, quello di Signora Lia, Lampada Osram, degli anni in cui lo chiamavano "Agonia" (sapevo tutto sulla sua biografia!). Quello degli Ottanta è un Baglioni totalmente reinventato, rinnovato, al passo coi tempi. Ecco perché conquistò schiere di giovincelli, mentre i "vecchi" continuavano a seguirlo. Quel "cornino" ventilato da tua madre mi ha fatto tanto ridere. :)
Sul mio strimpellare la chitarra: avevo un libro sul quale ricavavi automaticamente note e arpeggi pur non conoscendo le note. Mo non mi ricordo come si chiamava il metodo ma... arrivai anche a Pete Seeger, il che è tutto dire. La mia chitarra è sepolta nelle latebre di una cantina e il solo modo per riprodurne una sonata sarebbe ricominciare da zero. Impossibile, al momento anche il pianoforte, che ho iniziato da autodidatta quattro anni fa, campeggia nel mio soggiorno muto (ah, l'incostanza! ma il teatro mi assorbe tanto, oltre alla scuola).
Sui fumetti invece ho pubblicato qualcosa proprio sul blog, dai un'occhiata qui se ti va:http://iolaletteraturaechaplin.blogspot.it/2016/06/si-torna-disegnar.html#more
Grazie del complimento verso quella giovincella con la testa piena di sogni.
Grazie per essere passato! E' sempre bello leggerti. :)
P. S.
Elimina"La regina dei mille anni (capolavoro assoluto!): *occhi a cuoricino* sei Matsumotiana anche tu?"
Hai presente quel languore? Quella nostalgia, malinconia, saudade tipica di quei cartoni? Ora io mi chiedo: come faceva ad arrivare a colpirti proprio al centro del petto, come se un dito ci si affondasse e andasse a toccare un punto preciso, lì, sospeso? Non me lo spiego ancora, eppure questo anime e Capitan Harlock provocavano questo in me.
Il pianoforte muto e scordatissimo è anche a casa dei miei: ormai è "usato" unicamente dai cugini/nipoti che si trovano a passare quasi come fosse un rito iniziatico. La consolazione è che c'è sempre tempo per riprendere (anche se mi diverto a suonare la tastiera con vari amici quando c'è l'occasione).
EliminaMatsumoto: tutto il Leijiverse fa questo effetto, ma tutto davvero, senza esclusioni. Ci sarebbe tanto da dire a proposito, e una mezza intenzione c'è, stimolato da una recente re-visione di una chicca del maestro. Il periodo non è congeniale, ma, quando sarà, so già di avere una fan in prima linea ;)
Dimenticavo: grazie del link, lo aggiungo alla lunga lista dei recuperi :P
EliminaGrazie a te, Paolo, sappi che ti leggerò volentieri se farai quel tuffo.
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