mercoledì 23 novembre 2016

Cult movie - Harry ti presento Sally

Riemergo dopo diversi giorni dedicati quasi totalmente alla mia nuova produzione teatrale - della quale scriverò - ed esordisco con "Cult movie", una nuova rubrica con la quale intendo ripercorrere occasionalmente trama e soggetto di film che non solo hanno segnato il passo del grande cinema, ma che mi piace rivedere a distanza di anni, riscoprendone dettagli e il piacere di assistere a produzioni ormai ineguagliabili. Inizio con la commedia perfetta: Harry, ti presento Sally.

Cominciamo dall'ossatura del film, il soggetto, scritto da una grandissima Nora Ephron. Ecco, io che scrivo per il teatro e dirigo scene, vorrei possedere un grammo della sua vivacità artistica. E' come se uno scrittore si fosse seduto un giorno e avesse scritto la storia perfetta. Una storia che ha la fortuna di essere stata raccontata da una grande sceneggiatrice, un ottimo regista - Rob Reiner - e strepitosi interpreti. Perfetti il soggetto e i dialoghi, ottimo il cast. Imperdibile in ogni passaggio, con dialoghi che anche nell'edizione italiana sono all'altezza. E vogliamo parlare dell'epoca, quella malinconica fine degli anni Ottanta, oppure dello sfondo su cui si muovono? Una meravigliosa e suadente New York, quella dei bei tempi, non ancora avvelenata dall'11 settembre, che ne ha deturpato per sempre volto e identità. Bella la colonna sonora, che sembra essere un vero e proprio sottotitolo a quel che accade di volta in volta ai protagonisti; la scenografia è impeccabile, specie negli ambienti interni; gli intermezzi delle varie coppie che seggono allo stesso divano e raccontano la propria esperienza sono scanditi in modo magistrale e sono l'uno più adorabile dell'altro.
Il soggetto è attualissimo, per altro: il vetusto enigma se sia possibile l’amicizia fra un uomo e una donna (ma aggiungo: fra i quali c'è attrazione). Harry e Sally si incontrano in tre momenti diversi della loro vita, fino a diventare due creature in simbiosi, terrorizzati nello scoprire ad un certo punto di avere in comune non solo gusti e passioni, ma anche gelosia e sentimenti. Questa tematica ed il suo sviluppo sono narrate in una maniera affatto banale. Ho visto molte pellicole che trattano l'argomento "amicizia uomo/donna", ma ben poche che lo hanno fatto con la stessa leggerezza e profondità assieme di questa. 
Harry dà un passaggio a Sally fino a Washington Square
Ma ricordiamo alcuni passaggi. La scena in cui, mentre si trova in un centro commerciale assieme a Sally, Harry vede per la prima volta dopo molto tempo la sua ex moglie. Ne rimane scioccato. Non riesce a mandare giù il fallimento, detesta che si sia rifatta una vita, non la ama più ma non accetta la disfatta dell'essere stato mollato. Sally riesce a capirlo, dopotutto anche lei conosce le pene d'amore, e riesce a stargli vicino.
Altra cosa esilarante (ma ne potrei elencare a decine): l'intesa fra i due amici dei rispettivi protagonisti, i due che dovevano nelle intenzioni iniziali fare coppia con Harry e Sally. Sono perfettamente in sintonia fra loro, mentre totalmente inadeguati ai due protagonisti.
La tenera Sally - interpretata da una Meg Ryan allora non ancora imbruttita da pessimi interventi di lifting - è una giovane fanciulla in carriera, intelligente e ironica, caotica e affascinante. Lui che la guarda stupito mentre sono in uno dei loro ennesimi pranzi, ed è come accorgersi per la prima volta di quanto sia bella e le dice "Sei una ragazza molto attraente". Ma in un modo perfettamente oggettivo, asciutto, senza secondi fini. Insomma, dettagli che fanno il film perfetto.

La celebre scena del "finto orgasmo" di Sally
In fondo, perché mi piace questo film? Perché per me è il massimo, e resta il mio preferito?
Risposta: perché ne adoro l'atmosfera e la dialettica che c'è fra i due. Perché Harry e Sally giocano "a carte scoperte" e hanno il merito di mostrare le proprie fragilità. Una serie di combinazioni perfette.
La Ephron riserva al finale la più bella battuta:
Harry: Allora proviamo così: ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi, ti amo quando ci metti un'ora a ordinare un sandwich, amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo, mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf e sono felice che tu sia l'ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera. E non è perché mi sento solo. E non è perché è la notte di capodanno. Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile!
C'è comunque come una malinconia alla fine. Harry e Sally sono innamorati, iniziano la loro vita insieme, ma quella magia tutta fatta di telefonate notturne, uscite insieme, pranzi abituali, schermaglie dialettiche, sembra essere finita, e di fatto lo è, perché la storia è tutta un flasback narrato da una coppia forse in terapia. Questo è ciò che resta nel pensiero di tutti: l'interrogativo se Harry e Sally sapranno anche in una vita convenzionale portare avanti il loro modo di essere, quella dialettica ironica, l'intesa, l'affinità. Si sa che l'amore si costruisce su basi forti, probabilmente la forza dei due resta proprio l'essersi conosciuti in un ruolo altro, quello di amici. Mi piace pensare che, ovunque siano nella fantasia di tutti, Harry e Sally stiano benissimo assieme, pur fra alti e bassi. 


Conoscete la... commedia perfetta?

8 commenti:

  1. Questo film l'ho adorato e lo rivedo con piacere almeno una volta l'anno. Ho il dvd che campeggia in mezzo a tanti altri capolavori irrinunciabili. Rcensione gustosissima, brava Luana.

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    1. Grazie, Max. Io lo conosco praticamente a memoria. :-)

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  2. Mi vergogno a dire che questo film non l'ho mai visto... pur avendone sentito parlare moltissimo. Dovrò rimediare, soprattutto dopo aver letto questo tuo post così ben fatto. Da come ne hai parlato mi sembra una commedia "senza tempo", pur essendo ben inquadrata in una realtà specifica.

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    1. Ciao, Maria Teresa, felice di leggerti. Sì, probabilmente l'aspetto più interessante di questo tipo di sceneggiatura è la sua applicazione trasversale a qualsiasi epoca fra gli Ottanta e quella contemporanea. Ti consiglio di vederlo non solo per rilassarti davanti a qualcosa di molto ben fatto ma anche per trovare all'interno di questa sceneggiatura alcuni meccanismi pertinenti la scrittura che potrebbero interessarti particolarmente.

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  3. Avevo visto questo film molti anni fa, e l'avevo trovato delizioso... Ci sono scene esilaranti passate alla storia del cinema, non solo quella di lei che simula l'orgasmo a tavola. Ho notato anch'io quel fondo di malinconia di cui hai acutamente parlato nel tuo articolo. Come una sorta di leitmotiv "of the way we were". Probabilmente Harry e Sally sono due esistenze che dovevano arricchirsi separatamente, prima di confluire in un cammino di vita insieme. Anche "Serendipity" ha lo stesso motivo conduttore.

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    1. Ho visto "Serendipity" - che forse è uno degli ennesimi tentativi, non riusciti, di avvicinarsi alla bellezza di questo film - ma per quanto l'idea di base fosse buona, non sono riusciti a svilupparla a dovere. Eppure pensa quanto significativa sia la "serendipità", di fatto. :-)

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  4. Ora confesso: non l'ho mai visto, sempre grazie al mio snobismo, che uff... a volte è davvero insopportabile, me ne rendo conto.
    Se tu, Luz, non avessi scritto questo post, avrei continuato ad associare il titolo ad una commediola volgarotta-insulsa. Sia messo agli atti, che in fatto di cinema sono di una pesantezza unica a gusti e veramente tanto pretenziosa XD
    Lo recupero, sicuramente!

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    1. Capisco che tu voglia fuggire a gambe levate davanti alle "commediole volgarotte e insulse", anch'io faccio lo stesso, ma non è assolutamente questo il caso, come il mio post ti ha svelato. Per altro Billy Crystal e Meg Ryan sono legati a un filone di commedia raffinata, direi "intellettuale", quindi siamo lontani anni luce da quei repertori.
      Glò, appena puoi o ti va, guardala in streaming. Un'ora e mezza di puro godimento. Te lo garantisco. :-)

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