giovedì 20 ottobre 2016

Insieme raccontiamo... Esercizi di scrittura con Myrtilla.

La buona Myrtilla giunge al 14° appuntamento di scrittura condivisa e finalmente rispondo anch'io all'appello. Myrtilla scrive un incipit - il suo ultimo post a riguardo si trova qui - ciascun partecipante risponde con un explicit e resta un brevissimo racconto che inizia e si conclude. Ebbene, mi butto anch'io. Lo scenario questa volta è autunnale e se entriamo in questa atmosfera ne percepiamo i colori e la temperatura. 
Eccovi incipit e mio explicit.

Seduta ai margini del bosco sotto alla vecchia quercia spoglia rimuginava. Un peso le gravava sulla coscienza. Forse era giunta l'ora di liberarsene ma con chi parlarne? A chi rivolgersi? Chi avrebbe capito?
D'un tratto il tappeto di foglie ingiallite dall'autunno scricchiolò vicino a lei. Si voltò.

Non avrebbe saputo spiegare in seguito come fosse tornata a casa. Si ritrovò sull’uscio, col cappello calato sugli occhi e i guanti di lana grossa. Le scarpe erano sporche di fango. Avrebbe ricordato solo una forma scura e una mano che la afferrava risolutamente per riportarla indietro, a casa, e lasciarla lì prima di sparire nella bruma del bosco. Una volta sua nonna le aveva raccontato che la Coscienza assume sembianze umane e viene a trovarti per trascinarti al punto di partenza, che diventa l’approdo, la risposta. Il polso le faceva un po’ male, se lo massaggiò prima di aprire la porta. Dentro l’aria era tiepida e i suoi occhiali si appannarono. Si levò guanti e cappello e andò a sedersi accanto alla finestra, fissando un punto lontano oltre i vetri . Il sentiero coperto di foglie si perdeva fra gli alberi. La sera scese lentamente, mentre l’ultimo pezzo di legno del camino emise un debole crepitìo e il fuoco si spense. 

17 commenti:

  1. Mi piace!!!!
    La coscienza che prende corpo, che ci mette di fronte alle nostre responsabilità. Perdersi nel bosco non serve. Bisogna tornare a casa e pensare alla soluzione per rimediare.
    Io almeno l'interpreto così.
    Bella davvero! Grazie!

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    1. Sì, in fondo è proprio dentro di noi la risposta. Grazie a te!

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  2. Mi piace assai l'idea del perdersi nel bosco (=interiorità, coscienza) e tornare con qualcosa in più al punto di partenza, alla sicurezza della propria casa. Poi occorre capire che cosa sia accaduto! Bello lo stile!

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    1. Grazie, allo stile tengo in modo particolare. Mi piace uno stile essenziale, che fa "entrare" il lettore nella situazione. Un po' alla Murakami, per intenderci. :-)

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    2. ot Luz, scusa... anche tu avevi parlato di Murakami? Glò ricordavo ma mi sembrava ci fosse anche qualcun altro ma il nome...
      Ho letto Kakfa sulla spiaggia. Sono rimasta estasiata!!!!

      Chiudendo l'ot, alla faccia della cosa sccritta di getto!!! :)

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    3. Sì sì, trovi alcune recensioni qui sul blog. Adoro Murakami per lo stile essenziale e per quell'onirico che si fonde con la realtà. Chi non ha ancora letto Murakami - e Kafka sulla spiaggia in primis - corra a farlo!

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    4. Grazie! Arrivo allora... è soltanto la memoria che non "arriva più" :)

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  3. Che bello! Mi è piaciuto davvero. Complimenti per la prosa impeccabile, tra l'altro. Io avevo partecipato all'edizione precedente n. 13. E' davvero un ottimo esercizio di sintesi e inoltre emergono in pieno le caratteristiche di ogni autore.

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    1. Sì, in effetti è un esercizio stimolante. Voglio fare un giretto per leggere qua e là le altre proposte. Mi incuriosisce scoprire le soluzioni altrui al "problema" della comparsa di un personaggio e la motivazione di questo senso di colpa.

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  4. Bello, molto fiabesco. Ma del resto dietro le fiabe c'è tutto un lavoro psicologico.

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    1. Già, ce lo insegnano assai bene Propp e Bettelheim.
      Grazie per aver apprezzato.

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  5. Citi Murakami ed eccomi qua. No, non per parlare dello scrittore, eh. Per farti i complimenti: un'interpretazione molto bella del brano di Patricia e ottimo anche lo stile. La personificazione della coscienza è una bellissima idea. :)

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    1. Davvero ottimo lo stile? Wow, detto da te è un complimentone. Grazie, Marina.

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  6. Solo due mesi di ritardo per fare il giro dei finali ...
    Bellissimo il tuo!

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