E' bello ricevere in dono un piccolo set per scrivere come si faceva in
epoche lontane. Un set completo perfino di ceralacca per suggellare una
missiva. Una boccetta d'inchiostro, diverse punte da applicare alla
penna, tampone e carta sopraffina.
La calligrafia è un'arte pressoché dimenticata, una di quelle belle cose
che richiede tempo e dedizione, pazienza e passione, di conseguenza
destinata in questo nostro tempo a ritagliarsi una timida nicchia da
irriducibili (...sentirsi dire che vedendo il set in bella mostra in una
vetrina qualcuno ha pensato esattamente a te, meglio ancora se si
tratta di un bambino particolarmente sensibile).
Non v'è stata civiltà del mondo antico che non abbia fatto di questa
pratica un proprio fiore all'occhiello, dai greci agli egizi, dagli
arabi alle splendide prove di calligrafia dell'estremo Oriente. A pieno
titolo nel patrimonio umano e culturale mondiale.
Calligrafia e arte della spada si somigliano. Nascono
dall'armonia tra la forza del polso e il sentimento del cuore. (Anonimo)
Se ci si addentra anche solo un po' in questo universo, si scopre che
esistono associazioni e circoli culturali che promuovono la conoscenza
di questa pratica, organizzando corsi e convegni. Se tanti storcono il
naso dinanzi a ciò, ritenendo che in epoca di touchscreen sia
anacronistico parlarne, è sacrosanto che si porti avanti l'idea che i
più giovani possano ancora essere educati alla bella scrittura.
Attraverso lo studio dei caratteri di un tempo e della loro
riproduzione, si insegna qualcosa di fondamentale, oggi sempre più alla
deriva: il gusto per il dettaglio, per la lentezza, assieme alla
riscoperta del creare con le proprie mani. E se vogliamo essere più
diretti: si può insegnare a impugnare una penna o a distinguere lo
stampatello dal corsivo, aspetti della nostra comunicazione scritta che
oggi sempre più sono trascurati perfino dagli insegnanti.
Pensa che in alcuni stati americani hanno già limitato l'insegnamento della scrittura a mano libera ai primi due anni di scuola! Alcuni studi hanno però evidenziato che la scrittura a mano favorisce l'apprendimento e la creatività. E la pazienza, aggiungo io, che a forza di usare la tastiera ho disabituato la mano allo "sforzo" di scrivere, e mi devo fermare ogni due righe.
RispondiEliminaIo ricordo di aver avuto il proverbiale callo al dito talmente scrivevo, ma in fondo disegnavo anche molto quindi ero avvezza a impugnare penne o matite e colori.
EliminaPeccato che in Usa stiano limitando una pratica che ritengo sia un loro fiore all'occhiello. Alcuni miei cugini americani mi hanno parlato anni fa dell'attenzione maniacale che ai loro tempi si usava alla primary school. In tutto e per tutto una delle materie d'insegnamento.
Anche io amavo moltissimo scrivere e disegnare (con annesso callo dello scrittore!) *__*
EliminaE, ora come ora, la mia calligrafia è decisamente brutta :P
Ho disimparato (soprattutto si nota nel "disegno" :P ...che definire tale è un vero azzardo! XD), utilizzando prevalentemente il PC -_-
Sì, è normalissimo. La grafia se non viene esercitata diventa sgraziata e strana. Rientra così fra tutte le attività manuali in cui se si perde "la mano" si finisce col non saper fare come prima.
EliminaCosa rappresenta quel disegno, Glo?
Virgolettavo "disegno", intendendo tutte le mie prove recenti in senso lato, perché non è proprio possibile definire in tal modo gli obbrobri che genero! XD Ed ero bravina una volta, anche nel disegno tecnico :P
EliminaAnch'io ho il callo dello scrittore :) Non mi è più andato via dai tempi delle elementari. Come se le mie mani non fossero già abbastanza brutte... :(
RispondiEliminaMi sarebbe sempre piaciuto fare un corso di calligrafia ma non ho mai avuto l'occasione, una mia amica l'ha fatto e le facciamo sempre scrivere i biglietti di auguri! Bellissimi!
Ecco infatti una delle attività che mi ripropongo di fare prima o poi. Tornare a scrivere, ma con arte. Pensa che anche nel mestiere di insegnante ormai non si usa più la penna, avendo convertito il cartaceo in materiali multimediali. Gli alunni fanno fatica a scrivere, molta, perchè non hanno mai di fatto vissuto il periodo che noi abbiamo vissuto. Ciò li porta anche verso l'errore ortografico, per altro.
EliminaPiacrebbe anche a me riscoprire la calligrafia con l'atteggiamento che hanno i giapponesi verso i loro ideogrammi (c'è un'arte di questo genere, o ricordo male?).
EliminaPer i giapponesi anche la scrittura è arte, è innegabile. Ci vorrebbero due vite per fare tutto il bello che c'è!
EliminaFiglia di questi tempi, per quanto apprezzi la bella calligrafia, non vivrei senza tastiera :)
RispondiEliminaPer me è lo stesso. Ecco perchè devo ritrovare quel gusto...
RispondiEliminaHo notato che le persone più geniali hanno una grafia particolarissima...
RispondiEliminaLa mia cambia di continuo, c'era addirittura stato un periodo in cui mi divertivo a scrivere le parole così schiacciate da riuscire a farcene stare 30-40 in una riga...
Uhm... secondo i grafologi un gioco come questo potrebbe significare accumulare o farsi piccoli per sparire. :-)
Elimina