giovedì 29 agosto 2024

Le interviste estive - Barbara Businaro (Webnauta)

Eccoci arrivati all'ultima delle interviste estive 2024. È la volta di Barbara Businaro, la blogger di Webnauta, uno degli spazi più interessanti e che mi piace frequentare della blogsfera. 
Barbara è un "mondo", un insieme di aspetti che la rendono unica: consulente informatico, sì, ma anche molto molto altro. A partire dalla vivace scrittura da blogger, fino ad arrivare alla sua scrittura da narratrice di storie (anche sul settimanale Confidenze), ma mica ci esauriamo qui. Lettrice di più generi letterari ma in particolare avida lettrice della saga di Diana Gabaldon, Outlander, che l'ha portata non solo ad appassionarsi alla Scozia (dove torna ogni anno sfidando la paura di volare), ma pure a entrare nella community My Peak Challenge 
Cliccate su questi link e capirete almeno un poco dell'eclettica Barbara. 
La parola a lei. 

1. Hai la possibilità di salire sull’Orient Express e dividere lo scompartimento con uno scrittore o una scrittrice del passato (oppure un artista, un attore, un personaggio storico). Con chi sceglieresti di viaggiare e perché?
Scrittore o scrittrice del passato, dunque non più vivente. Beh, mi parli dell’Orient Express e come non potrei sperare di condividere la mia carrozza con la signora indiscussa del giallo, Lady Agatha Christie, che su quel treno ha ambientato uno dei suoi capolavori? Ho letto tantissimi suoi romanzi, ho cominciato con l’investigatore Poirot già dalla terza media, solo adesso sto riscoprendo Miss Marple. E ho recuperato tutti i suoi romanzi rosa, sotto lo pseudonimo Mary Westmacott, perle preziose. Le chiederei inevitabilmente qualche consiglio di scrittura, come le sono venute in mente alcune trame, come gestiva la sua giornata alla scrivania, come riusciva a comprendere così bene l’animo umano, anche il lato più oscuro. Forse mi azzarderei a chiederle di quei giorni in cui sparì completamente, lasciando il primo marito e tutta la stampa inglese a interrogarsi sulla sua scomparsa. Le prometterei però di mantenere il segreto.

2. Hai la possibilità di rinascere scegliendo epoca, famiglia, sesso, aspetto fisico, professione, luogo. Descriviti. 
Non mi dispiace essere nata donna, ma è indubbio che questo non ha aiutato né la mia crescita né la mia carriera, nonostante la nostra sia anche un’epoca e una nazione moderna in quanto a diritti delle donne. Potessi scegliere, nascerei in questo nuovo secolo, dove vedo maggior opportunità per i giovani di imparare, viaggiare e realizzarsi. Vorrei nascere in una famiglia agiata, non ricca perché nella ricchezza eccessiva i sentimenti non vivono bene, ma quanto meno senza grossi patemi economici, quel tanto da comprendere il valore della cultura come patrimonio personale e non come lusso o spreco. O almeno vorrei non essere derisa perché perdo tempo a scrivere.
In quanto all’aspetto fisico, posso barattare capelli biondi e occhi azzurri per almeno dieci centimetri in più in altezza?! :P

3. Hai il potere di incontrare una volta il tuo te stesso bambino e restare a parlare con lui 10 minuti, cosa gli diresti? 
Ce la farai. Nonostante tutto e tutti, tu ce la farai. Anche se sei la più piccola della classe, ce la farai. Anche se sei una bambina timida, ma non è vero, devi avere qualcosa di intelligente da dire prima di parlare, ce la farai. Anche quando ti sgridano e passi le giornate a chiederti perché, non hai fatto niente se non giocare come tutti gli altri bambini, ce la farai. Anche quando ti dicono che è per il tuo bene, ma tu sai che non è vero, ce la farai. Non cedere al compromesso di accontentare tutti, perché non serve a nulla. Non permettergli di spegnere quella lucina dentro di te, è lei la tua porta verso il futuro. Qualsiasi strada sceglierai di percorrere, tu ce la farai. Non sarai comunque mai sola, perché di tanto in tanto qualche buon amico verrà in aiuto, al momento giusto.

4. Sei fra coloro che avranno l’opportunità di lasciare la Terra e andare a vivere in una splendida stazione su Marte, quale libro porteresti con te e perché? 
Un solo libro? Un solo dannatissimo libro? Ma che scherziamo?! Sono indecisa tra portarmi dietro un dizionario della lingua italiana, così avrei tutte le parole a disposizione per creare delle storie per conto mio, oppure l’ultimo catalogo stampato di una grossa casa editrice (ne ho uno di Mondadori di qualche anno fa), con tutte le copertine in miniatura e un breve riassunto sulla trama. Anche così potrei colmare la mancanza di letture con la mia immaginazione e questi piccoli prompt di scrittura.
Però credo che alla fine, cederei a portarmi dietro il solo e unico romanzo che riassume tutto lo scibile umano, in errori e orrori: Guerra e pace di Lev Tolstoj.

5. Sei un’allodola o un gufo, ossia preferisci il giorno o la notte? E perché? 
Gufo, senza alcun dubbio. Comincio a rendere dopo il terzo caffè, quello dopo pranzo. Infatti non riesco proprio a dormire al pomeriggio, la pennichella non mi vuole. A volte poi sono irascibile come il mio gufo preferito, Anacleto, compagno di mago Merlino ne La spada della roccia di Disney. Niente mi risolleva di più della sua risata contagiosa.




6. In base a cosa ti fai un’idea di una persona? 
Mi baso molto sulle sensazioni percepite, il più delle volte funziona e ho trovato delle amicizie preziose, che mi danno supporto, ispirazione e, quando occorre, la giusta dose di leggerezza. Ho ricevuto anche delle cantonate tremende e non so cosa mi abbia tratto in inganno, cosa io abbia sottovalutato o se solo semplicemente avevo riposto fiducia e, cambiate condizioni a me sconosciute, è stata rigettata. Al primo impatto, osservo lo sguardo, il movimento dei suoi occhi, come pure i suoi modi nei confronti delle altre persone. Se invece è una conoscenza online (col mio lavoro e con i miei hobby, ho quasi più amici in rete, di diversa lingua e fuso orario, che vicino a casa), prima lascio spazio alle parole, inevitabile in mancanza della fisicità, e poi al comportamento sul lungo termine.

7. Se tu dovessi valutare da 0 a 100 la tua vita finora vissuta, che voto le daresti? In cosa potresti migliorare e in cosa di te sei pienamente soddisfatto/a?
Difficile darmi una votazione e ancora di più darmene una soltanto per tutta la mia vita finora, avendo passato diverse fasi. Ho poi la tendenza di sottovalutarmi, brutta eredità famigliare. Ma ricordando un discorso di pochi giorni fa di una cara amica, del suo punto di vista molto più obiettivo del mio, mi darei un 95 pieno. Ho combattuto battaglie feroci e nonostante questo sono rimasta una persona ottimista, gentile (dopo il primo caffè del mattino però) e disponibile verso il prossimo.

8. Descrivi il momento più imbarazzante della tua vita.
Ventidue anni, lavoro come impiegata contabile per mantenermi gli studi. Primo pomeriggio in ufficio, il capo rientra un po’ allegro dal pranzo fuori in compagnia di amici. Gli porto dei documenti da firmare nel suo studio, mobili di mogano intarsiati, ambiente di prestigio. Non ricordo esattamente il preambolo, ma di punto in bianco, mentre sta firmando a penna i fogli, mi chiede: “Ma è il tuo colore naturale dei capelli?” Annuisco, basta che firmi queste scartoffie. Poi mi fissa, ridendo con quel naso rubicondo, e mi fa: “Ma sei bionda anche là sotto?!”
Un secondo di shock, perché comunque resto sconcertata dalla sua volgarità, con sua moglie nell’ufficio a fianco. Potrebbe poi non solo essere mio padre, ma pure mio nonno. Potrei ridere per la battuta ma no, ciò che ha fatto è grave (e pure non erano i tempi in cui se ne parlava come ora). Il mio sguardo è talmente tagliente che lui arrossisce ancora di più, tossisce imbarazzato e bofonchia uno striminzito “beh, era solo una battuta… Ecco, ho firmato tutto, grazie.” Giro i tacchi, anzi le ballerine, e me ne vado senza dire niente.

9. Di cosa hai più paura? 
Dell’oblio.

10.  Hai l’opportunità di possedere per incanto un potere illimitato per un’ora, cosa faresti? 
Regalerei un’ora di verità a tutto il mondo. Per un’ora intera le persone, soprattutto i politici e i potenti, non potrebbero mentire, né potrebbero sottrarsi alle domande. Sarebbe sufficiente per sistemare un po’ della confusione e delle disparità sociali che imperversano su questo pianeta?

11. Qual è la cosa più avventurosa che hai fatto nella tua vita? 
Iscrivermi alla scuola guida per la patente moto all’età di 34 anni, senza aver mai guidato un motorino o uno scooter, perché me lo avevano sempre impedito. Ho guidato l’auto da subito, a 19 anni ero già automunita e autonoma, ma mai nessuna due ruote. Avevo contro tutta la famiglia, ma il sostegno di marito e colleghi motociclisti. Poi non ho preso la patente per scadenza del foglio rosa in concomitanza con problemi di salute sopravvenuti, sfortuna ecco. Ma all’ultima guida pratica facevo un 8 perfetto e andavo su strada proprio bene. Avevo deciso di temporeggiare con una moto piccolina, la mia Yamaha YBR125 ma ahimè, i problemi di salute sono andati per le lunghe e lei aveva bisogno di correre per le praterie asfaltate, l’ho liberata. Ora potrei riprovarci ma costa parecchio e le priorità sono cambiate. Forse un giorno, quando diventerò milionaria col mio primo bestseller… XD

12. La cosa più costosa che hai comprato per te o che hai regalato. 
Per definire una cosa costosa bisogna rapportarla alla disponibilità del momento. Se andiamo a vedere il mio passato di studente squattrinato, l’acquisto più costoso è stato una delle ultime copie dell’autobiografia “Moonwalk” di Michael Jackson, prima edizione del 1988, recuperata nel mercato dell’usato nei primi anni dell’Euro. Poi è stata ristampata, ma quella prima copia resta un regalo a me stessa, perché in quel periodo la sua musica mi ha salvato da tante brutture.

13. Sei un tipo da bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Fai degli esempi. 
Il mio bicchiere si riempie e si svuota abbastanza velocemente, perché ho preso il vuoto disperato dal padre e la pienezza brillante dalla madre. Dipende quindi da quali geni decidono di attivarsi quel giorno. Mi alleno però a tenere il bicchiere pieno.

14. Ti guardi indietro: qual è il tuo rimpianto più grande? 
Non essermi distaccata prima dai miei genitori, perché molti dei loro consigli, seppur mossi a fin di bene, hanno procurato gravi danni.

15. Se tu vincessi un milione di euro alla lotteria, come li spenderesti? 
Villetta singola con gran giardino, un cane, un gatto, garage triplo, così ci stanno anche le moto. Pergola bioclimatica con vasca idromassaggio. Uno studio con enorme portafinestra per scrivere. Un cottage in Scozia, da affittare ai turisti quando non lo uso io. Tutto il resto (ma ne avanza?) lo investo per pensionarmi anzitempo e dedicarmi alla scrittura a tempo pieno.

Domanda per i lettori.
Come scegliete le vostre prossime letture? A quale canale vi affidate? Passaparola di amici e colleghi? Gruppo di lettura locale o in rete? Qualche famoso influencer, booktoker o bookstagrammer? La vostra libraia di fiducia?

Con questa intervista si conclude il ciclo dell'estate 2024. Non so se questa esperienza avrà un seguito, ma lasciatemi ringraziare tutti i partecipanti e le partecipanti che hanno arricchito queste pagine virtuali. Grazie per esservi messi in gioco

Le interviste 2024

... e se volete recuperare quelle del 2023

34 commenti:

  1. Che piacere trovare qui Barbara, di cui conosco parecchio, e con la quale condivido pure molto, compresa la data di nascita ma lei è più giovane. Intervista molto interessante con risposte di buon senso che mettono anche allegria per quell'innata forza di Barbara che ben conosciamo.
    Rispondo volentieri, dunque:
    Oltre ai miei autori preferiti di cui leggo tutto e quando esce un nuovo romanzo è subito o quasi mio, mi affido all'intuito mentre giro per la rete, per le librerie fisiche, per le biblioteche e le fiere di settore. Bookblogger o bookstagrammer nì, una volta erano pochi e molto competenti, adesso è il caos, capita ancora di beccare il consiglio giusto su Instagram, è successo di recente con "Numero due" ma in genere c'è troppo groupismo, libro del momento e tutto evapora troppo in fretta.

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    1. Abbiamo molto in comune sì, non solo data di nascita e oroscopi che ci prendono in giro! :D
      Dovevo prendermela comoda con questa intervista - quiz, ma alla fine non ho resistito e ricordo di aver scritto le risposte quasi di getto. Non c'è giro di editing.
      In quanto a Bookblogger, Bookstagrammer, Booktoker... ovvero gli influencer della lettura in rete, non sarà una questione di generazione anche? Perché i giovanissimi sembrano farci affidamento, non che accettino tutti i consigli, ma pare un canale preferenziale per loro.

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    2. Concordo, è la stessa impressione che fanno a me. Ed è la ragione per cui non riesco a sentirmene del tutto coinvolta. Si sente il gap generazionale, con pochi bookstagrammer davvero competenti in materia. Anzi, pochissimi. Non è una piattaforma dove ci sia un reale approfondimento dei contenuti e i consigli di lettura spesso risentono di mode e di acchiappo followers. Vero è però che a cercare bene ci sono alcuni utenti davvero molto preparati, in particolare chi non va dietro al numero dei follower e ai like. Lo si vede anche dai commenti ai libri, poche vere recensioni, tutto molto "easy" e pertanto tendenzialmente superficiale.

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  2. Seguo la brava Webnauta Barbara Businaro su Instagram ma non la conosco bene. Con questa bellissima intervista ho compreso qualcosa di più su di lei e di questo ti ringrazio tanto Luz. Soprattutto ho gradito la sua passione per la signora del giallo, la grande Christie. ❤
    Ho compreso e gradito il suo essere frizzante. Con importanti passioni e doti. Complimenti a lei.
    Rispondo al suo quesito circa lo scegliere le letture. In realtà lascio molto al caso, al mio istinto. Non ho canali preferenziali. Solo che magari il mio interesse è più rivolta alla storia artistica in generale. La curiosità e la creatività mi attirano molto perché forse sono anche insite in me. Ma ho ancora tanto da imparare e mi affido per questo a tutti i tipi di letture e di ascolto.
    Ho gradito molto leggere le tue interviste, se le riproporrai spero di esserci Luz.
    Un saluto caro, ciao.

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    1. Eh, zia Agatha! Mi ha insegnato tanto, per non dire tutto! E' stata la prima vera scrittrice alla quale mi sono appassionata, dopo Topolino, nelle estati delle scuole medie. Non le ho ancora perdonato di avermi presa in giro con "L'assassinio di Roger Ackroyd", ma probabilmente sotto sotto c'è solo l'invidia di aver scritto l'ennesimo romanzo perfetto. Non li ho letti tutti eh, e alcuni non ricordo se li ho letti perché li prendevo anche in biblioteca e non mi sono segnata i titoli accidenti, ma in ebook ne ho parecchi e quando posso li cerco tra gli usati. Sogno di averli tutti un giorno. Adesso ho pronto da leggere "C'era una volta" che mi dicono essere l'unico romanzo storico, ambientato nell'Antico Egitto, che ha scritto. Vedremo, sono curiosa!
      Grazie che mi segui su Instagram, faccio sempre fatica ad associare un Like a una persona, ma adesso ho ricollegato pia_pers_scritt_arte_fantasia ;)

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    2. Ciao, Pia! Se il prossimo anno avrò l'uzzolo di continuare le interviste, senz'altro ti contatterò. :) Voglio cercarti su Instagram, io sono libri_a_vela :)

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    3. Trovata, che carina! Bella paginina piena di belle foto. :)

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    4. Grazie Barbara. Anch'io non ho letto tutto di Agatha, anzi potrei dire pochissimo ma ho tutta la vita davanti per recuperare. 😉
      Ho visto che ci siamo trovate su Instagram, ne sono felice e di nuovo ti ringrazio. Ciao con abbraccio.

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    5. Carissima Luz ma che bello, grazie!!! Ho scoperto da Barbara che eri su Instagram, non lo sapevo e quindi ho subito voluto seguirti. Grazie per la reciprocità! Felice che ti piaccia il mio posticino. Ti abbraccio forte, ciao!

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  3. È stato bello leggere l’intervista a Barbara che seguo da molto tempo e questa estate mi ha coinvolto con i suoi racconti veri pubblicati su Confidenze (uno parla proprio di lei). Molto bella la foto in rosa Barbara sei venuta benissimo!
    Sai che anche a me sarebbe piaciuto imparare a guidare la moto, ho pensato di iscrivermi alla scuola guida poi ho lasciato perdere per vari motivi tra cui quello economico visto che non avrei potuto comprarmi la moto, mi accontento di fare la passeggera. E quindi mi riconosco anche nella risposta della vincita di un milione di euro, soprattutto per la parte in cui affermi di voler lasciare il lavoro per dedicarti alla scrittura.
    Riguardo alla tua domanda per la scelta dei libri da leggere, negli ultimi tempi, mi affido molto alla biblioteca digitale, altrimenti mi lascio guidare dal mio istinto sbirciando le classifiche di Amazon e di Apple.

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    1. La foto in rosa è della Pink Run dello scorso maggio, la corsa tutta in rosa organizzata a Padova, si parte e si torna in Prato della Valle. Dovrebbe essere solo femminile, ma a volte partecipano anche coraggiosi fidanzati, mariti, fratelli e bambini maschi di tutte le età, passeggini compresi. Resta la mia corsa (in realtà camminata) preferita perché ogni volta attraverso angoli nuovi della città, nuovi almeno per me.
      Eh sì, la patente mancata della moto è un mio cruccio, ma costa parecchio... costa più la patente che una moto piccolina usata, assicurazione e bollo. E poi adesso ho Emme (mi sono innamorata di una BMW sportiva, M-Sport, da cui il nome "Emme") e quella piccola stronzetta tedesca richiede molte attenzioni. XD

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    2. Cercavo una foto di Barbara che ne descrivesse tutta la frizzante personalità e ho trovato questa nel suo profilo Fb, praticamente perfetta. Sì, Giulia, ho letto anch'io l'articolo di Barbara su se stessa su Confidenze, non potevo perdermi quel numero. :)
      Riguardo alla moto, io mi sono limitata al motorino, il mio mitico Sì Piaggio nei fantastici anni '80. Mi ha accompagnata dai 14 anni fino agli anni universitari, anche perché presi la patente a 20 anni, me la presi del tutto comoda.

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  4. Io intervengo da anonima (rassegnata, perché sto maneggiando l’IPad!).
    Ribadisco l’impressione che ho tutte le volte che leggo le interviste di Luana: trovo le risposte sempre molto autentiche e ciò è di grande pregio. Mi ha colpito la tua risposta alla terza domanda sull’Io bambino, la trovo di grande sincerità e quanto al potere illimitato... oh, un’ora di verità potrebbe svelare un oceano di bugie rifilate al mondo e infiocchettate come verità assolute! Uno spettacolo che meriterebbe la prima fila. :D
    Marina

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    1. Pensa al primissimo telegiornale in quell'ora della verità... sarebbe il caos. Scopriremmo però alcuni misteri importanti. Quando ho scritto quella risposta, avevo appena visto un documentario sulla strage di Ustica (27 giugno 1980, erano passati pochi giorni dalla ricorrenza) e per questo ho pensato alla verità.

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  5. Acc, la domanda finale: il passaparola funziona molto, anche qualche consiglio da parte di persone fidate, ma di solito è la curiosità a muovere i miei interessi relativi ai libri e spesso la curiosità nasce dal caso, un articolo di giornale, una copertina con un buon appeal, un film tratto da un romanzo... Non ho un libraio di fiducia, frequento le librerie con i grossi nomi: lo so sono spersonalizzanti, ma sono fornite e soprattutto le ho vicino casa 😛
    Sempre Marina

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    1. Quindi anche a te "i libri ti capitano addosso". Anzi, direi che ci scelgono loro, anche se sono così furbi da illuderci che li scegliamo noi.
      Guarda, l'unica libreria che ho dietro casa è un nome grosso, ma è piccolina, e mi devo accontentare. Di buono c'è che adesso riesco a risparmiare un pochetto con i libri usati che mi arrivano in cartoleria-tabaccheria. Però comincio ad avere un altro problema: la libreria è piena. Ho in mente di spostarmi in una casa singola tra qualche anno, ogni tanto mi guardo intorno, e la prima cosa che cerco nelle foto è... quante pareti da libreria ci sono qui?! :D

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  6. Il mistero della scomparsa temporanea di Agatha Christie ha fatto discutere per decenni, quando molto probabilmente non c'era nessun mistero. Secondo era solo stressata e ha deciso di staccare rifugiandosi in qualche chalet montano sperduto. Visto però che era la regina del giallo, tutti ci hanno ricamato sopra. Se poi davvero è sparita per correre dietro a un amante, beh, saranno stati anche casi suoi.
    Come scelgo le mie letture? Nel modo più tradizionale: vado in libreria (o nei mercatini), leggo il risvolto o la quarta di copertina e mi lascio catturare (o respingere). Ho provato anche ad ascoltare quelli che tu chiami "influencer, booktoker o bookstagrammer", ma li trovo tutti fotocopie l'uno dell'altro. Leggono le stesse cose, solitamente saghe fantasy, e pochi classici tra cui invariabilmente Jane Austen, le Bronte, più raramente George Orwell e Ray Bradbury.
    Se la tua domanda invece era da intendersi "come scelgo il prossimo libro dal mio scaffale quando ne ho finito uno", la risposta non la so nemmeno io. So solo che ogni volta è un dilemma mostruoso.

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    1. Se c'era o no il mistero, lo sa solo Agatha Christie e perciò vorrei sentirlo dalla diretta interessata. E se non era nulla (anch'io penso avesse solo voglia di una pausa da tutto), è stata geniale poi a usare la stampa per pubblicizzare ulteriormente la sua scrittura.
      Dunque, io intendevo sì, in libreria per gli acquisti. E direi che segui il mio metodo, mi lascio attrarre dal libro, dalla trama, talvolta dai colori (ma non troppo).
      Mentre per la scelta dello scaffale... eh beh, è difficile. A volte si nascondono poi. Sono certa di averne messo uno lì, e me lo trovo da un'altra parte mentre stavo cercando altro. "E questo perché non l'ho letto?" Forse cercano di rimediare alla mia poca memoria. :D

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    2. Più che i colori, la discriminante è spesso la casa editrice. Di Adelphi comprerei tutto a occhi chiusi (tranne i Simenon) perché, oltre a non avermi dai deluso, sul mio scaffale a casa sono un piacere per gli occhi. Stesso dicasi di Sellerio (tranne i Camilleri), di Einaudi (soprattutto le edizioni vintage) e qualche collana Mondadori. Al contrario mi tengo alla larga da Iperborea per via del formato, anche se ho notato che ultimamente stanno rinsavendo.
      Long story short: ci sono due livelli di selezione: l'edizione e il contenuto, nin necessariamente in quest'ordine.

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    3. Non ho mai fatto caso alle case editrici... forse perché acquisto più per genere e autore, certe case editrici sono solo per alcuni generi e capita anche che gli autori cambino casa editrice. Forse ho più TEA perché sono brossure economiche, Mondadori per l'Oscar Giallo e Newton Compton per il romance, Feltrinelli perché adoro le loro brossure con la F nell'angolo, Bompiani per tutti i Tolkien accumulati, qualche Adelphi seminato qua e là (quello de Lo Hobbit in rosso era un regalo ricevuto per San Valentino) e adesso comincio con Sellerio, tutti i delitti del BarLume. Di Iperborea era proprio incuriosita dal formato, volevo provarlo, ma a leggere le quarte, nessuna copertina mi ha convinto.

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  7. Domande insidiose e risposte al fulmicotone!

    Arrivo dal blog di Barbara con il dubbio su quella canzone là…
    (Sono troppo giovane per ricordarla...)

    "L'estate sta finendo e..." ?
    E ?
    ...
    ...e Halloween è già qua?
    Non saprei.

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    1. Ah, i commenti insidiosi di Darius... che magari l'hai buttata lì a caso, e invece!
      L'estate sta finendo e Halloween è già qua, mi genera un certa ansia... visto che io a settembre devo proprio cominciare a pensare al nuovo racconto di Halloween per la mia serie La storia di Liam & Caitlyn. Mannaggia Darius... fa ancora troppo caldo per scrivere di Halloween!!!

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    2. Avvistati ieri al supermercato i primi dolcetti a forma di zucca, cioccolati ragno fantasmi ecc. Shock. Sandra

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    3. Shock anch'io. Buoni eh, però cavolo. Questo non è clima da Halloween!!!

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    4. Scherzetto o scherzetto?
      Speravi, eh, che l'avessi buttata lì a caso...
      E invece no.
      :-)
      (Sento lo sfrigolio dei tuoi neuroni mentre si adagiano sull'ansia...)

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    5. Ecco, io mi terrei paro paro il clima attorno ad Halloween. Pure tutto l'anno!

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    6. Darius, in effetti... "Darius" potrebbe essere il nome della prima vittima nel prossimo racconto di Halloween... per dire, eh. Ogni anno, quando sto scrivendo il racconto, sto già progettando il prossimo. Gne gne gne!

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  8. Salve Luz. Reputo questa tua iniziativa molto interessante perché regala aspetti intimi della persona arricchendo o modificando l'idea che ci eravamo fatti di essa. Avevo già letto la tua intervista ad Elena Ferro (Volpi che camminano sul ghiaccio) che mi aveva dato modo di conoscere il tuo blog. Ti faccio i miei complimenti ed aggiungo il tuo alla rete di blog che seguo con costanza.

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    1. Grazie, Paola, per aver apprezzato queste interviste e benvenuta nel blog. :)

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    2. Paola, questo è un gran bel blog da seguire, ma preparati ad allungare bene la lista delle letture! ;)

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  9. Di Outlander sto seguendo la serie, ancora non conclusa..

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    1. Stanno proprio girando in Scozia gli ultimi episodi della stagione 8, che sarà l'ultima stagione televisiva di Outlander, purtroppo. Non si sa dove si fermeranno rispetto ai romanzi, perché l'autrice sta ancora scrivendo il decimo libro, annunciato come gran finale. Tutto molto riservato. Intanto hanno cominciato anche le riprese del prequel, Blood of my Blood, che narrerà le vicende dei genitori di Claire e Jamie, in epoche ovviamente diverse.

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  10. Barbara, il mio contributo qui sotto alla tua intervista. Intanto, è proprio vero, sono domande che offrono la possibilità di conoscere un tantino di più le persone, per questo posso dichiararmi soddisfatta di questa esperienza. Fra tutte le tue risposte mi ha colpito molto quella riguardante il momento più imbarazzante della tua vita. Porci schifosi come quello (e ho usato un eufemismo) riempiono uffici e ruoli dirigenziali e la cosa più avvilente è che magari sono noti come bravissime persone, insospettabili. Il fatto che una ragazza debba diventare oggetto del loro osceno turpiloquio, della loro provocazione sessista, in questa battuta oltretutto molto spinta, è oltremodo inaccettabile. Ecco cosa si intende quando si parla di patriarcato, di maschilismo, di sessismo. Sto vedendo un film (ne vedo anche a pezzetti fra un allenamento e l'altro) sul grande caso del "me too" partito da due giornaliste, un'ondata di denunce nelle quali tante donne abusate o anche solo provocate con proposte oscene in situazioni di colloqui di lavoro, di appuntamenti per accordi sulla produzione di un film, di provini, ecc. La cosa sconcertante non è solo il muro di omertà attorno a queste voci che si sono levate dapprima timidamente, perché spente dal potere, da minacce e da risarcimenti in denaro, ma anche la cruda verità dell'averlo potuto fare solo perché è stato un muoversi collettivo, perché altrimenti, singolarmente, quelle voci non sarebbero valse a nulla. Nel film emerge anche che esiste un'organizzazione per la tutela dei diritti delle donne in merito alla ricerca di lavoro, maternità ecc. Bene, perfino a questa sono arrivati personaggi come Trump e Weinstein per far tacere le denunce, uomini di potere con il potere dei soldi e del ricatto. È stata per tanto tempo una società sotto scacco ed entrare nel merito (bisogna guardare questi film/inchiesta per farsi un'idea) mostra scenari che neppure immaginiamo. Le stesse giornaliste diventano oggetto di sessismo, minacce, ecc. Non manca insomma di emergere il sessismo anche verso chi con coraggio organizza e raccoglie.
    Ecco, negare o trascurare questa problematica è una cosa che non si può fare e mi ha fatto molto piacere che tu ne abbia scritto qui, di un momento che deve essere stato una forma di violenza. Poi, vale anche il "io affronto bene, ecc." che sento dire a tante donne. Ma bisogna andare oltre il proprio orizzonte esperienziale, altrimenti sarà una di quelle cose che non ci riguardano. Non ce lo possiamo permettere. Non per noi stesse, ma per tutte le altre. Se penso per esempio alla mia responsabilità come insegnante, ecco, queste tematiche sono sempre più presenti nei nostri percorsi educativi.

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    1. Stavo cercando un momento imbarazzante, di quelli che ci si sente in imbarazzo sul momento, ma alla lunga diventa una sciocchezza. Ma continuava a tornarmi in mente questo preciso episodio, probabilmente imbarazzante più per lui che per me. Lì per lì ero sotto shock, del tipo "... ma ho capito male io?... è scemo?!" Avrei potuto reagire con un sorriso di circostanza, ma sarebbe stata una debolezza tremenda, col rischio di altre battute in futuro e soprattutto l'idea di accettazione di tale comportamento. Invece no. L'ho proprio fulminato secco. Lui seduto alla scrivania, io in piedi con la sensazione pure di crescere in altezza. Da quel momento però ha avuto anche più rispetto di me, della mia persona e del mio lavoro.
      Non ho ancora visto il film "Me too", però ho guardato più volte Bombshell-La voce dello scandalo, film del  2019 con Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie, tutte e tre eccezionali. E' la ricostruzione del caso Roger Ailes, giornalista, produttore televisivo e potente CEO di Fox News, repubblicano, socio di Rupert Murdock e amico di Donald Trump, licenziato perché accusato di molestie sessuali da diverse dipendenti. Storia vera, verissima. Per anni le dipendenti carine hanno subito le peggiori cose, nel film sembrano avallare anche un tacito accordo della moglie. L'ho visto almeno due volte, per capirlo bene. Triste notare anche quanto certi biechi meccanismi siano stati portati pure in Italia con la televisione commerciale, come le minigonne a presentare le previsioni del tempo al posto della divisa dei colonelli o della giacca e cravatta di meteorologi accreditati. Per dire.
      Sì, c'è parecchio da fare per cambiare questa cultura.

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