martedì 13 luglio 2021

Come la vita va in una direzione tutta sua mentre stai facendo altri programmi.


Mai forse il blog fu trascurato come in questo periodo. Spero adesso di riprenderne il timone, dopo un periodo a dir poco ai limiti. 
Avevo previsto un post il 21 giugno, giorno in cui ho compiuto i 50 anni (!), avevo previsto una festa fra amici, nei limiti della pandemia ancora in atto, poi avevo previsto le riprese del "mediometraggio" Notre Dame de Paris a chiusura dell'anno laboratoriale dei ragazzi, e poi tutta una serie di articoli, insomma esserci.
E invece...
Rewind, cerco di raccontarvi com'è andata.

A metà giugno, di ritorno dalla prima tranche di esami orali, mi arriva notizia che mia suocera sta malissimo, la vita appesa a un filo. Destino vuole che si possa partire per la Calabria, perché il secondo turno sarà la settimana successiva. Mentre stiamo preparando i bagagli, ci comunicano che è morta. 
Stordimento totale, mio marito con quel senso di intorpidimento cui devi far fronte. 
In Calabria ci occupiamo di tutto assieme al resto della famiglia, mentre decido di ripartire ormai la settimana successiva. Nel frattempo ci dedichiamo alla casa della signora, facendo il classico decluttering e vi lascio immaginare che significhi svuotare un appartamento degli oggetti di una vita.
Arriva il lunedì 21 giugno, un compleanno che non festeggio, a parte un piccolo pranzo con cognati e poi una cena a due per non lasciarlo andare come un giorno qualsiasi. 
Rientro per terminare la seconda tranche esami, poi riparto. 

Continua la riqualificazione della casa, perché le spese sono alle stelle e c'è bisogno di pensarla affittata. Mi dedico anche alla casa di mia madre (in sua assenza, perché lei non abita più lì) e realizzo un ripristino di angoli vuoti, di terrazzi in abbandono. 
Questo significa essere "migranti", perché anche mia madre ha preferito lasciare la Calabria, e quella è una casa in cui ci riuniamo ormai solo d'estate. Mi divido fra due case, sono sfinita ma io e mio marito siamo mossi da quella tenacia che ci contraddistingue da sempre. 
C'è un lavoro corale nella famiglia di lui, un senso di incoraggiamento reciproco, ma anche quella cappa di stordimento a farci compagnia. 
Nel frattempo, vengo a sapere che qualcosa sta accadendo fra alcuni allievi di lunghi corso, cui il mio pensiero va costantemente, ma si sa, il ferro va battuto finché è caldo e questo imprevisto non giova.
Mi comunicano che non intendono girare il mediometraggio, che sono stanchi e provati da un anno e mezzo di pandemia. E come si fa a non capirli, loro che alle superiori non si sono praticamente seduti fra i banchi di scuola se non per pochi giorni? 
Certo è un colpo basso per i nuovi allievi, che appaiono delusi e increduli. 

Realizzo che in pochi giorni è saltato un vasto programma che includeva bellezza e creazione di un progetto, un compleanno importante, la fiducia forse che tutto possa essere immaginato e poi realizzato come si credeva possibile. 
Non siamo del tutto padroni di quello che può accadere e non faccio fatica a pensare che tutto questo è il conto che mi sta presentando proprio la pandemia. 
La signora era rimasta chiusa in casa per tantissimo tempo, il che ha compromesso la sua salute. I ragazzi hanno mollato perché stanchissimi. Il compleanno tanto atteso e la tempesta perfetta. 
Non posso pertanto raccontarvi cose belle e buone, secondo il mio stile, ma questo periodo funesto, in cui arranchiamo nervosi e ansiosi. Passerà. Lo sappiamo possibile, ma lascerà la profonda traccia di vite interrotte e progetti non realizzati del tutto.

Resiliente - parola abusata, lo so, ma ve n'è una più adatta? - mi dico che comunque il miracolo di tanti mesi di laboratorio è stato compiuto, che la signora ha lasciato un buon ricordo di sé (come mi è piaciuto ricordare al termine del suo funerale dedicandole delle parole), che Notre Dame de Paris sarà realizzato in altra forma ma ci sarà, che ci saranno altri compleanni da festeggiare. 
Ecco, per ora resto in questa zona di conforto attingendo alla positività che mi caratterizza. 
Bentrovati, dunque, spero di trovarvi in una situazione ben più felice e confortante.
A prestissimo con nuovi post. :)

20 commenti:

  1. Innanzi tutto condoglianze.
    Capisco come ti senti, sono momenti in cui sembra che tutto frani addosso.
    Un abbraccione.

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  2. Mi unisco alle condoglianze e capisco bene la situazione in cui vi siete trovati perché un paio di anni fa, ahimè, è morta nostra madre e con le mie due sorelle abbiamo avuto il nostro da fare con una serie di cose (dal funerale alle carte burocratiche per la denuncia dei redditi di mia madre, il notaio e altro ancora).

    Inoltre mi dispiace per il tuo mediometraggio. A volte succedono cose che fanno andare in altre direzioni e ti tocca rivedere tutto. Non è facile per niente.
    Resiliente è la parola giusta.
    Porta pazienza, non demordere, e vai avanti quanto puoi pronta a correggere
    Un salutone di incoraggiamento

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  3. Condoglianze a te e a tuo marito.
    Purtroppo è così, il destino decide per conto suo e a noi spesso tocca solo subire ciò che esso ha scelto per noi.
    Io ho difficoltà a essere positivo, ormai sono abbastanza demoralizzato per alcune situazioni personali, quindi ti dico che le parole con cui chiudi il tuo post denotano uno spirito ancora molto combattivo e luminoso, e pertanto tu puoi guardare al futuro con tranquillità.

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  4. Condoglianze. Ho perso mia suocera nel 2019 e so bene quanto possa essere destabilizzante, per tuo marito dev'essere come perdere parte delle proprie radici. A quanto pare il bilancio è ancora in passivo, ma come si suol dire, dopo aver toccato il fondo si può solo risalire, quindi sono certa che il futuro ti riserverà delle nuove gioie.

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  5. Che dire Luz, questo lungo anno ha lasciato strascichi dolorosissimi per molti di noi. Gli anziani e i giovani, di cui tu nel post parli e giustamente ti preoccupi, sono i più colpiti dalla pandemia, fisicamente ed emotivamente. Anche noi abbiam avuto i nostri guai, ma ora desidero soltanto stringerti e farti le mie più sincere condoglianze. La positività con cui concludi il post è segno di una lenta ma duratura ripresa. Cari saluti

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  6. Come prima cosa condoglianze a te e a tuo marito, e un grandissimo abbraccio collettivo. Alle volte si creano delle situazioni in cui ti sembra che si scatenino tutti i venti di tempesta possibili e immaginabili, per cui tutto passa in second'ordine e tenti soltanto di non sprofondare. A me capitò qualcosa del genere nella seconda metà del 2016, una zia non sposata che viveva da sola cadde in casa e fu ricoverata. Morì dopo una settimana e lì si aperse l'inferno tra la casa, che era stata presa in affitto dal Comune di Milano, al quarto piano senza ascensore, e da sgombrare velocemente per ridare le chiavi al Comune, l'interazione con sua maestà la burocrazia, conti da pagare, bollette, notaio, arretrati; e il lavoro per due case editrici, entrambe in ritardo, a sovrapporsi con ritmi e calendari infernali.
    Ad aggravare il tutto quest'anno tutto si è enormemente complicato con la pandemia, vedrai che riprenderai in mano i tuoi bellissimi progetti, o ne creerai di altri con i tuoi meravigliosi ragazzi!

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  7. Momenti difficili, un sentimento di vicinanza per la vostra perdita, un abbraccio pieno d'affetto, di stima e di auguri per te, per l'energia che riacchiapperai, per la dolcezza che ti sostiene dalla tua collegamica che ti vuole bene. Daje!!! <3
    Katia

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Rinnovo le condoglianze a Franco e a te. Come hai detto tu, un periodo di abbandoni, di confusione, di progetti interrotti e di pensieri confusi. Un periodo che ti ha vista protagonista insieme a Franco nella gestione di tempi interminabili nei quali moltiplicare attimi, azione e soffocare un poco le emozioni. La stanchezza prenderà il posto di tutto questo movimento quanto basta per tornare di nuovo in pista perché l'immarcescibile voglia di tornare a sognare non ti abbandona mai....un cuore per voi

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  10. Condoglianze anche da parte mia!
    Purtroppo ci sono periodi in cui sembra che tutto si capovolga o venga vanificato, col risultato che ci si sente polverizzati dalla fatica fisica e psicologica. Non è così per te però che hai grinta e tenacia da vendere. Fai tutto con calma, se possibile, e grazie di aver condiviso qui la sofferenza di questo periodo.
    Ti abbraccio!

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  11. Condoglianze anche da parte mia, carissima Luz. Hai ragione, a volte il nostro cammino è stravolto da imprevisti più o meno grandi, che ci costringono a rivedere il percorso, a rallentare o a fermarci per un po', per poi ripartire con nuove energie, nuove speranze e un po'più di consapevolezza. In un periodo di difficoltà collettiva e anche personale, la tua lucidità e la capacità di condividere profonde considerazioni di cui ciascuno può far tesoro sono già il segno di quella resilienza di cui parli. Un abbraccio virtuale e a presto.

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  12. Mi dispiace molto per la vostra perdita, deve essere stato un duro colpo. Ti mando un abbraccio per quello che stai passando, a volte la vita ti mette alla prova con situazioni difficili a raffica ed è qui che è necessario tirare fuori la nostra forza.
    Tra parentesi mi ha sempre messo una grande tristezza quando una vita intera viene passata al vaglio da chi resta, con il lavoro che hai descritto. Cose che sono state preziose per noi, finiscono inevitabilmente nella spazzatura...

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  13. Un caro saluto, Luz! Hai la forza e la determinazione di noi donne del Sud. Queste qualità ti sosterranno ( come sempre)

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  14. Passo per augurarti una bella estate, ho chiuso il blog per ferie.
    Di tanto in tanto passerò a trovarti ma fai una bella estate.
    Un salutone

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  15. Grazie infinite a tutti voi che avete lasciato un commento e parole che mi sono state di conforto. Grazie di cuore.

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  16. Mi dispiace, condoglianze a te e tuo marito. Capisco bene quello che stai passando perché anch’io vivendo lontano ho passato momenti analoghi, la morte poi, oltre al dolore, porta un bagaglio enorme di incombenze e di spese che affaticano ulteriormente il cuore già provato dal dolore della perdita. Serve tanta forza, posso solo dirti, per esperienza, che dopo un po’ torna il sereno. Ti auguro che arrivi presto.

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  17. Mi spiace tanto Luz, condoglianze a te e alla tua famiglia, e un lungo abbraccio virtuale, non potendo dartene uno di persona. Mi hai riportato alla memoria un agosto di qualche anno fa, immediatamente prima alla nascita di webnauta. Dall'oggi al domani un mal di schiena diventò una malattia incurabile, dopo una settimana anche la chemio era inutile. E tra tutti, io che uscivo da un altro periodo devastante, ero quella che doveva metterci più raziocinio. Ho agito da "macchina" per supportare le decisioni importanti o prenderle io ove possibile, tra organizzazione del funerale, telefonate, trasporti, ecc. Vorrei dire che passa, ma più che altro si affievolisce e lascia spazio ai bei ricordi, ecco. I progetti poi verranno ancora, magari ancora più belli perché più consapevoli.

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  18. Grazie anche a voi, Giulia e Barbara.
    Non siamo nuovi purtroppo a questa esperienza di perdita. C'è capitato di rialzarci da cadute ben più gravi (mio padre e mia cognata, sorella di mio marito). La morte è nostra sorella e la conosciamo assai bene. Agire da motore di avviamento di una organizzazione e in generale di una vita che va avanti, è necessario. Grazie ancora...

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  19. Mi dispiace molto per questo momento così difficile per te e per la tua famiglia. Ti mando un abbraccio.

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  20. In ritardissimo. Vi porgo le mie condoglianze.

    Per quanto riguarda la pandemia, sembra che ci costringa a non dare per assodate le nostre convinzioni, a ripianificare in continuazione e, soprattutto, a rimanere in attesa...

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