giovedì 18 luglio 2024

Le interviste estive - Elena Ferro (Volpi che camminano sul ghiaccio)

Continuano le interviste estive, è il turno di Elena Ferro del blog Volpi che camminano sul ghiaccio
Elena è una pasionaria impegnata in cause importanti: sindacalista, scrittrice (ha all'attivo 5 libri pubblicati e racconti), coach, amante della vela, ma anche tanto altro, basta navigare nel suo blog per scoprire una donna piena di passioni e interessi. 

Ma ora diamole parola. 
Vai, Elena!

1. Hai la possibilità di salire sull’Orient Express e dividere lo scompartimento con uno scrittore o una scrittrice del passato (oppure un artista, un attore, un personaggio storico). Con chi sceglieresti di viaggiare e perché?

La prima domanda è facile: vorrei viaggiare con Fëdor Dostoevskij, il mio scrittore preferito. Lo affermo nonostante l’aspetto non rassicurante (è noto che portasse quasi sempre una barba lunga e increspata) e la sua nomea quanto a chiacchiere e gentilezze con le signore, ne sanno qualcosa le sue due povere mogli che costringeva a non truccarsi e a non uscire per via della sua proverbiale gelosia. Un despota! 

Starei accanto a lui per rendergli la pariglia? Forse. Di sicuro, indosserei la mascherina sul naso, perché non godeva esattamente di ottima salute. Correrei il rischio perché resta l’autore di autentici capolavori, profili psicologici di personaggi straordinari e trame complesse e avvincenti.E gli chiederei di quando l’hanno messo in galera reo di aver partecipato a una riunione di sovversivi contro lo zar e di come si è sentito quando, condannato al patibolo, fu graziato un attimo prima che si aprisse la botola. Da brividi. Un genio con i suoi lati oscuri. Starei attenta a sedermi dalla parte dell’uscita…


2. Hai la possibilità di rinascere scegliendo epoca, famiglia, sesso, aspetto fisico, professione, luogo. Descriviti.

Rinascerei nel futuro, per vedere come siamo finiti con tutte le nostre disattenzioni e crisi cicliche, ambientali, sociali, umane. Diciamo nel 2080, quando sarà cambiato tutto e non conoscendo nulla di un’epoca che è ancora di là da venire, posso immaginarla completamente. Mi vedo sessualmente evoluta, priva dei tabù con cui sono cresciuta, in una famiglia allargata molto indipendente, con legami forti ma allentati. Di professione sono una scienziata delle particelle sottili e ho appena inventato un modo per comunicare con l’energia delle emozioni. Il mio laboratorio è su una nuvola. Un sogno.


3. Hai il potere di incontrare una volta la tua te stessa bambina e restare a parlare con lei 10 minuti, cosa le diresti?

Prima di tutto la abbraccerei, perché ha sofferto molto ed è stata tanto sola. Poi direi alla piccola Elena che tutte le cose che ha fatto, quelle di cui era fiera e quelle di cui non era certa di poterlo essere, sono state giuste per entrambe perché oggi sono una donna forte e consapevole proprio grazie a quella bambina che non ha mai smesso di provarci.

Direi anche a piccola Elena di mangiare un po’ meno dolci che ha preso una brutta abitudine che ancora mi porto appresso.


4.
 Sei fra coloro che avranno l’opportunità di lasciare la Terra e andare a vivere in una splendida stazione su Marte, quale libro porteresti con te e perché?

Difficile scegliere tra tanti romanzi che ho amato, quindi opto per la praticità. Su Marte porterei un libro sulle coltivazioni in assenza di acqua e il mio diario, per lasciare tracce ai posteri.


5. Sei un’allodola o un gufo, ossia preferisci il giorno o la notte? E perché?

Eh, sono stata un gufo a lungo che ora è diventata allodola. Preferisco il giorno e in particolare le prime ore del mattino. Sono quelle in cui ho più energia, riesco a dedicare del tempo a me stessa praticando yoga e meditazione o rispettando lo spazio in cui vivo. Soprattutto, sono le ore in cui tutto mi sembra possibile.

Il sorriso di Elena


6. In base a cosa ti fai un’idea di una persona?

Per me conta molto la prima impressione. E’ questione di gesti, sguardi, energie che si toccano o si allontanano, lasciandoti addosso sensazioni che il mio istinto decodifica, subito. Sono prime impressioni, occorre non dare loro troppa retta, anche perché se la persona ha suscitato il mio interesse, la osservo, non tanto nelle grandi questioni, nei momenti "pubblici" o “ufficiali” , dove è attenta a indossare la sua maschera preferita, ma nelle piccole cose, quando è distratta. Sono i momenti più belli in cui conoscere e riconoscere qualcuno.


7. Se tu dovessi valutare da 0 a 100 la tua vita finora vissuta, che voto le daresti? In cosa potresti migliorare e in cosa di te sei pienamente soddisfatto/a?

Ho avuto e ho una vita bellissima. Ho sempre fatto ciò per cui mi sentivo tagliata e che mi andava di fare, senza esagerare e senza ricercare altrove la soddisfazione che poteva darmi me stessa. Ho realizzato i miei obiettivi nelle relazioni, nel lavoro, nella scrittura e sono una persona felice. Un bel dieci su questo. C’è da migliorare la mia capacità di risposta allo stress, qui il voto cade a sei. Dovrei inserire più divertimento nella mia vita. 


8. Descrivi il momento più imbarazzante della tua vita.

Senza dubbio il primo tentativo di bacio. Di un ragazzo nei miei confronti, si intende. Cui ho reagito con un totale imbarazzo e incapacità di stare nella situazione semplicemente lasciandomi andare. Il più grande rimpianto della mia vita


9. Di cosa hai più paura?

Fino a poco tempo fa avrei risposto di volare, ma grazie all’ipnosi e a un intervento professionale molto efficace l’ho superata. Ho paura dell’ignoranza e della cattiveria delle persone. Soprattutto perché tira fuori il peggio di me stessa. 


10. Hai l’opportunità di possedere per incanto un potere illimitato per un’ora, cosa faresti?

In un’ora si possono fare molte cose, se ti organizzi per bene. Dunque in primo luogo rimuoverei la miseria e le malattie. In un batter d’occhio la vita di miliardi di persone sarebbe migliore e io sarei già di per sé felice. Ma resterebbero buoni cinquanta minuti, in cui mi occuperei di rimodernare la mia casa con tutto ciò che mi piace e che è in effetti troppo costoso, farei un giro in volo fino all’equatore per perlustrare i cieli e trovare la mia isola e poi farei in modo di potermela assicurare.

Nell’ultimo minuto schiocchierei le dita e mi regalerei altri cinquant’anni di vita con il mio amore perché ho ancora tante cose da fare e voglio farle insieme a lui, al massimo delle mie energie.


11. Qual è la cosa più avventurosa che hai fatto nella tua vita?

Un mese in una barca piccolissima di appena sette metri, in giro per l'Adriatico e la Croazia, senza acqua a bordo, senza elettricità e dormendo alla fonda. Navigare a pelo d'acqua con una randa di nemmeno una ventina di metri è un’esperienza straordinaria che ho amato molto e che ho anche raccontato sul mio blog.


12. La cosa più costosa che hai comprato per te o che hai regalato.

Mi faccio molti regali ma sempre in occasione di qualche evento che voglio celebrare, non è detto che sia il solito compleanno. Per esempio, tre anni fa ho acquistato una casa in campagna, per regalarci la possibilità di vivere il resto della vita in un contesto più umano e naturale. Non è ancora ristrutturata. Ci sono regali belli che hanno bisogno di tempo per essere pienamente goduti, ma questo li rende ancora più preziosi.

Uno dei libri di Elena


13. Sei un tipo da bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Fai degli esempi.

Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, sono un’ottimista che ha resistito alla realtà non sempre edificante. Vuoi degli esempi? Quando mi capita qualcosa che considero una disgrazia, più o meno grave, riesco a superare il dolore pensando a ciò che può portare e ancora non vedo ma che di sicuro vedrò. Non mi rassegno alla sofferenza inutile, penso che debba sempre insegnarmi (o regalarmi) qualcosa di nuovo, magari proprio in settori o relazioni che davo per scontate o che consideravo inevitabili e preziose. Ma magari, non era esattamente così.


14. Ti guardi indietro: qual è il tuo rimpianto più grande?

Ops, questa risposta potrebbe essere la stessa della domanda otto, in effetti. Che devo fare? Modificare le risposte? Magari no. Quel rimpianto è stato così profondo che vale doppio.


15.  Se tu vincessi un milione di euro alla lotteria, come li spenderesti?

Un quarto lo userei per un viaggio meraviglioso intorno al mondo in barca a vela. L’altro quarto lo userei per sistemare i debiti e tutto ciò che è in sospeso, compreso investire in un’attività che mi permetta di lavorare meno. L’altra metà la distribuirei alle persone che amo essendo riamata. Per fortuna loro sono poche :D


La mia domanda: 

Qual è l’ultima volta che avete immaginato qualcosa che poi si è avverato o avete infine ottenuto?


Le interviste estive 2024:

Franco Battaglia (Postodibloggo)

Alessandro Borgogno (Linea d'orizzonte)


13 commenti:

  1. Brava Luz. Ho conosciuto meglio Elena che seguo grazie al fatto che sono iscritta al suo blog e mi arrivano messaggi ogni volta che pubblica. Grazie! Posso solo dire che mi piace molto. Ciao e buona serata.

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    1. Ciao Pia, grazie per le belle parole e per seguirmi! Buona serata a te

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  2. Queste domande provocano sempre risposte interessanti e che destano curiosità :-) Sull'ultima di rilancio: bè posso dire che saranno almeno 30 anni abbondanti che mi immaginavo (o più che altro sognavo) di poter stare davanti ad un pubblico a interpretare un recital dedicato al teatro-canzone di Giorgio Gaber, e in questo ultimo anno, insieme a mio fratello Carlo, questo sogno si è realizzato (e fra qualche mese si replica anche) :-)

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    1. Ciao Alessandro, sì hai ragione, quest'anno ho aderito volentieri alle interviste estive di Luz, sono stimolanti e hanno aperto finestre su di me che credevo chiuse da tempo. E poi la tua risposta al domandone finale che conferma la tesi? Fantastica. Vivissime congratulazioni, anche per il tuo blog di cui, grazie a questo, sono diventata lettrice :)

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  3. Io tanti anni fa, quando lasciai il sud per venire a vivere vicino Roma, immaginavo di poter raggiungere un giorno queste colline, uno dei Castelli romani. Fin da ragazzina, quando venivo a fare la turista da queste parti, rimanevo incantata dalla bellezza di questi luoghi, caratteristici, pieni di una natura rigogliosa, a pochi chilometri da una palpitante Roma. Ho abitato per 17 anni a Ciampino, ma ho sempre coltivato il mio desiderio e piano piano, con grandi sacrifici e impegno, oggi posso dire di avere avverato quel lontanissimo desiderio. Oggi ne ho di nuovi, vorrei dare una svolta alla mia vita creativa, farmi conoscere da un pubblico maggiore e non solo in ambito teatrale. Insomma, sempre progettare. Sempre spingere lo sguardo in là. :)

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  4. Con le interviste si scoprono sempre aspetti nuovi cara Elena, pur conoscendoti attraverso il blog, ma qui ho scoperto nuovi aspetti. Nonostante la paura di volare (che hai superato) non hai avuto paura a fare un incredibile viaggio in barca, sarà che soffro il mal di mare ma un viaggio in barca non potrei proprio farlo. Complimenti. Grazie anche a te Luz per queste interviste sempre interessanti.

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    1. Cara Giulia, grazie per il sostegno e grazie a Luz per questa ella opportunità. Sono sicura che anche con te accadrebbe la stessa cosa, resterei sorpresa dalle tue risposte...

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  5. L'ho immaginata ma stiamo ancora lavorando perché avvenga. Ma la cosa splendida è che siamo in due, e l'intento comune è già meraviglia.
    p.s. in barca a vela la vedo dura, anche se adoro il mare.. verrò a leggerti! ;)

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    1. Ciao Franco, sei arrivato sul blog grazie a questa intervista, mi fa piacere e ringrazio ancora Luz per l'opportunità. Dei nostri viaggi ho raccontato sul blog, ne abbiamo fatti più di uno ;). Per quanto riguarda la forma della tua immaginazione, mi auguro che diventi presto compiuta . Un sogno diventa una realtà più bella se condiviso. Un caro saluto

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  6. Per rispondere alla domanda di Elena, avevo immaginato di guidare una BMW sportiva (mi piacciono auto e moto, per le moto "non ci ho il fisico", ma per le auto basta alzare il sedile XD ). E su questo pensiero, ho studiato duramente per due mesi, in mezzo pure le festività natalizie, per due concorsi pubblici, uno per tecnico e l'altro, che consideravo al di sopra delle mie forze, per direttivo. Sentivo il rombo del BMW, accarezzavo il volante in pelle, mi schiacciavo sul sedile avvolgente. Nelle pause di studio, quando mi si incrociavano gli occhi tra formule o normative, perlustravo gli annunci delle auto usate. Se passo il concorso, me la prendo, cavolo se me la prendo! Beh, ho passato entrambe i concorsi, in graduatoria, ma ho addirittura vinto quello da direttivo, quello che non volevo fare! E beh, adesso guido una BMW serie 1 M-sport, non troppo grande che sennò non si parcheggia, ma molto, moooolto godibile in ripresa. ;)

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    1. Oh Barbara, quale migliore esempio di una legge dell'attrazione che funziona! Conosciamo la tua natura sportiva e performante, ma sei la prima donna che conosco a passare un concorso che non voleva fare. Insomma, questa BMW aveva molto molto da dire e da rappresentare. Congrats!

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  7. Belle le tue risposte, Elena, tutte. Grande Dostoevskij, lo adoro anch'io! E nessuno ha mai pensato di vedersi nel futuro: brava. Io non riesco proprio a immaginarlo questo futuro, se ne avremo uno. Anzi, ti dirò, se lo immagino mi viene l'angoscia, dunque mi tengo fermissima sul presente (che, già, non è che sia tutta sta gran cosa!) E la tua avventura, accidenti! Mi sono aggiornata con le interviste leggendo la precedente di Alessandro e quanto a viaggi avventurosi siete su un piano analogo!
    La tua domanda, invece, mi coglie impreparata... Uhm... Io pensavo non sarei mai arrivata a conseguire la laurea in una facoltà che odiavo e invece l'ho ottenuta: per me è stata una grande conquista, ma è successo... dunque... oddio, non lo voglio dire, troppo tempo! :D

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    1. Cara Marina, prendi la domanda come qualcosa cui risponderai quando sarà il momento. Non possiamo avere nelle corde ogni cosa, l'importante secondo me è che quando ci si presenta un fatto o una situazione nuova, la teniamo con noi per vedere cosa ci porta o porterà. Mi sono vista nel futuro perché solo laggiù potrò tornare a essere l'essere magrolino che ero quando ero ragazzina . In un tempo che ahimè non vedrò mai ma che posso sognare, immaginare, contattare, per ritrovare quella parte di me piena di creatività e di speranze che poi hanno preso altre pieghe ma che non si sono mai sopite. Certo amica mia che anche il presente...

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