sabato 30 dicembre 2023

2023 - Un anno di letture

Com'è ormai tradizione, dedico l'ultimo post dell'anno alle letture di questo 2023, fiera di aver toccato la vetta dei tanto agognati 50 libri
C'è da dire che mi è capitata una cosa stranissima. Mi spiego.
Ho un file Word che aggiorno a ogni lettura fatta, così tengo bene a mente tutti i libri letti. È necessario fare un elenco, altrimenti tendo a non ricordare esattamente. Vi capita?
Tendiamo a dimenticare i particolari dei libri che leggiamo, è fisiologico, per esempio io non ricordo alla perfezione alcune trame. Dobbiamo accontentarci di fissare alcuni passaggi fondamentali, lo stile dell'autore, il grosso del racconto. 
Non capita con i grandissimi scrittori. E in particolare con quelli che ci piacciono davvero. Per esempio dei libri di McCarthy ricordo davvero il 99% perché è un genio che mi ha conquistata, così come i libri di Dostoevskij per dirne un altro. 
Di libri minori o che non ci sono piaciuti tendiamo a ricordare meno. Da ciò traiamo poi una personale classifica di quelli che ci hanno formato lasciando in noi una traccia indelebile. 

La cosa strana di quest'anno è che nel periodo gennaio-giugno, malgrado abbia avuto impegni notevoli fra lavoro e laboratorio ragazzi, sono riuscita a leggere 31 titoli.
Fra luglio e dicembre, nonostante i vuoti giorni estivi di ferie, 19 titoli. Da luglio ho vissuto una specie di "crisi del lettore", una stanchezza che mi si era cronicizzata e che è esplosa nei mesi estivi anche sotto forma di indolenza verso le letture. Poi, la cosa ancora più strana, da settembre non sono riuscita a ingranare affatto. 
Ricordate il caldo che si è protratto fino a fine ottobre e oltre? Ma per quanto mi riguarda, l'impegno del progetto teatrale Pinocchio è stato determinante nel sostanziare questa crisi. 
A settembre e ottobre sono riuscita a leggere in tutto quattro libri, solo uno a novembre. Oltretutto titoli che non mi hanno entusiasmato, ma volutamente non sono andata a libri che avrei preferito, perché non avevo abbastanza "testa" da metterci. 
Per fare un esempio, ho riservato a gennaio i due libri/testamento di McCarthy, molto impegnativi, e che pertanto esigeranno massima attenzione. 
A dicembre ho recuperato con 7 titoli, ha avuto un grande parte l'aver superato il grosso dell'impegno teatrale e aver approfittato del viaggio fuori regione andata e ritorno a Natale. C'è da dire anche che ho scelto 3/4 libri "agili", entro le 150 pagine. 

Procediamo con l'elenco dei libri letti nel 2023, in grassetto quelli recensiti. 
  • La sovrana lettrice - Alan Bennet
  • Dio di illusioni - Donna Tartt
  • Primo sangue - Amélie Nothomb
  • La vita intima - Niccolò Ammaniti
  • La tua essenza è tenebra - Jón Kalman Stefánsson
  • Trilogia della città di K. - Ágota Kristóf
  • La vegetariana - Han Kang
  • Trilogia di New York - Paul Auster
  • Lacci - Domenico Starnone
  • Quel che resta del giorno - Kazuo Ishiguro
  • La strada di Swann - Marcel Proust
  • Salvare le ossa - Jesmyn Ward 
  • Fame d'aria - Daniele Mencarelli
  • Il Maestro e Margherita - Michail Bulgakov
  • Tutto chiede salvezza - Daniele Mencarelli
  • Il calamaro gigante - Fabio Genovesi
  • Tre ciotole - Michela Murgia
  • Saga Blackwater - Michael McDowell     
                         La piena
                         La diga
                         La casa
                         La guerra 
                         La fortuna
                         La pioggia
  • All'ombra delle fanciulle in fiore - Marcel Proust
  • Uvaspina - Monica Acito
  • Casa fatta di alba - Scott Momaday
  • Come d'aria - Ada D'Adamo
  • La canzone di Achille - Madeline Miller
  • Chirù - Michela Murgia
  • Daniel Deronda - George Eliot
  • Stupore e tremori - Amélie Nothomb
  • Intervista con un matto - Guendalina Middei
  • Chiedi alla polvere - John Fante
  • Il cielo è dei violenti - Flannery O'Connor
  • Yoga - Emmanuel Carrère 
  • Il libro delle case - Andrea Bajani
  • La donna degli alberi - Lorenzo Marone
  • Memorie dal sottosuolo - Fëdor Dostoevskij
  • Appunti sul dolore - Chimamanda Ngozie Adichie 
  • Lasciami andare, madre - Helga Schneider
  • Due sulla torre - Thomas Hardy
Saggi:
A commento di queste esperienze di lettura e guardandole nel suo insieme posso dire che continua la mia passione per la saggistica con nove libri letti quest'anno (sette nel 2022) e ben cinque recensiti. 
Le recensioni sono diventate un aspetto secondario del mio essere lettrice, ma già dallo scorso anno. Mi ripropongo di recensire i saggi di Giulia Sissa e di Marcello Fois, sono autentiche perle. 

Fra gli autori e le autrici scoperti quest'anno, che ho intenzione di continuare a leggere: Auster, Starnone, Mencarelli, Genovesi, O'Connor, Carrère. 
Menzione a parte meritano i classici vittoriani, immancabili. Quest'anno ho avuto il piacere di scoprire la scrittrice George Eliot (di cui senz'altro leggerò il capolavoro Middlemarch e Il mulino sulla Floss) e di continuare a percorrere Hardy, entrambi grandi talenti della scrittura e dell'intreccio classico. 
Non posso non citare i primi passi all'interno della monumentale Recherche di Proust, di cui ho letto i primi due libri. Scrittura raffinatissima, pregevole. Gradisco meno l'intreccio, ma certamente meriterà un approfondimento, magari al termine del lungo percorso. Speriamo di affrontarla tutta nel 2024. 
Fra le scoperte, il celebre John Fante di Chiedi alla polvere, che non è risultato nelle mie corde, e la scrittrice sudcoreana Han Kang, che mi ha incuriosita. 

Ho letto, e non è da me, un'intera saga, quella di Blackwater, molto pubblicizzata su Instagram. Una bella trovata editoriale nella quale siamo cascati in molti, perché questi librini, pur poco costosi (9,90 ciascuno) sono pur sempre sei e ciò comporta una spesa di 60 euro per leggerla tutta. Comunque ne è valsa la pena. 
Quest'anno ha visto, purtroppo, la scomparsa di Michela Murgia e di Cormac McCarthy
Metterli vicini è un po' un azzardo, ma avete presente la sensazione di "aver voluto bene a qualcuno" nonostante non lo abbiate mai conosciuto di persona? Ecco. È il caso di questi due straordinari autori, di queste menti eccelse. Murgia, scomparsa a 51 anni, avrebbe potuto scrivere ancora decine di libri, McCarthy ci ha donato gli ultimi due libri "filosofici", nei quali non vedo l'ora di immergermi. 

A proposito di letture condivise, io e Marina Guarneri continueremo a fare l'esperienza (la recensione a La tua essenza è tenebra è in realtà uno dei nostri Caffè): leggeremo Il venditore di incipit per romanzi dello scrittore romeno Matei Visniec e Meridiano di sangue di Cormac McCarthy (per me una rilettura che voglio assolutamente fare). 
Ho un intero scaffale di libri da "smaltire", alcuni acquistati anni fa e ancora non letti. Di regola, dovrei smettere di comprarne, ma poi la tentazione è troppo forte. Ha ragione Chiara Valerio che dice di non sentirsi obbligati a leggere tutti i libri che si acquistano, perché il libro deve essere un "oggetto" della nostra quotidianità esattamente come un accessorio qualsiasi. 
Attendono molte nuove scoperte, conferme, esperienze che non vedo l'ora di affrontare fra le migliaia di pagine da leggere nel 2024. 

Il vostro è stato un buon anno di letture? Ne abbiamo qualcuna in comune?
Avete molti libri da leggere in attesa sul vostro scaffale?
Buon 2024 a voi, carissimi e carissime. 

18 commenti:

  1. In comune "Stupore e tremori" stupendo. Letti negli anni precedenti: "Il calamaro gigante" (Genovesi sempre top ma questo non è il suo best per me), "Tutto chiede salvezza" (immenso), "Quel che resta del giorno (un super must), La sovrana lettrice (lo vinsi al contest di Helgaldo, bei tempi), La canzone di Achille (per me un grande NO!). Ho letto 63 libri postando a fine mese l'elenco nel blog, ho infatti appena pubblicato quello di dicembre, ma dovrei fare un recap complessivo a inizio 2024. Intanto auguri e W i libri sempre!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Stupore e tremori" mi ha fatto compagnia durante il volo Roma - Parigi e ritorno. Ero molto tesa e la Nothomb mi ha regalato una bella distrazione. :) Di Genovesi leggerò il prossimo anno "Oro puro", vediamo come va. "Tutto chiede salvezza" è sotto molti aspetti un libro irrinunciabile. "Quel che resta del giorno" mi ha riportato alle scene del bellissimo film, che ho rivisto proprio dopo averne finito la lettura. "La sovrana lettrice" una bella scoperta (non sapevo di quel contest, magari lo vado a cercare, bei tempi sì). "La canzone di Achille" non mi ha restituito la bellezza di "Circe", che avevo apprezzato molto di più. Verrò a leggerti. Grazie per il commento. :)

      Elimina
  2. Devo ancora mettermi a tavolino a fare il bilancio, ma sono abbastanza soddisfatta delle mie letture. Ho individuato 5/6 libri davvero ottimi, fra cui due saggi. Ho letto poco rispetto alle aspettative, perché ho riletto diversi testi per lavoro e mi sono dedicata anch'io ad altri progetti, quindi anch'io registro un ritmo irregolare nella lettura. Quanto ai titoli, in comune abbiamo solo "La sovrana lettrice" e i due romanzi di Mencarelli. Speriamo che il 2024 ci riservi tante belle esperienze librose!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero anch'io! Voglio comunque essere più accorta nelle scelte. Fra i libri letti, ce ne sono 5/6 di cui avrei fatto volentieri a meno magari per favorire altri che ancora attendono sullo scaffale. Leggerò volentieri il tuo bilancio annuale. :)

      Elimina
  3. Quest’anno non abbiamo titoli in comune, ma ci sono dei tuoi titoli che vorrei leggere per esempio il libro di Michela Murgia (ma anche altri suoi libri) che perdita enorme. Anch’io domani pubblico il post sulle mie letture dell’anno. Approfitto per farti gli auguri di buon 2024

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Augurissimi a te, Giulia. Verrò a leggere volentieri il tuo resoconto. Di Michela Murgia uscirà a gennaio il libro postumo: "Dare la vita", che immagino pieni di significati. Non lo perderò.

      Elimina
  4. Anch'io, per tenere a mente i libri letti nell'anno, compilo una tabella a 4 colonne: ordine di gradimento, autore, titolo, ordine cronologico di lettura. E come te ho già buona parte dei libri che voglio leggere nel 2024 (e lo sai!). Ho poi deciso di partecipare alla Challenge24 di LLC, quindi tornerò a scrivere le mie recensioni, cosa che non faccio da tempo. Spero che mi seguirai sulla pagina del gruppo. Ci avevo già provato nel '22, senza riuscire a completarla, mentre nell'anno appena trascorso, quatta quatta, non solo sono riuscita nel cimento, ma ne ho iniziata una seconda e sono arrivata a quota 36/50. Non male. La mia insonnia aiuta. E ancora come te dimentico i libri che non mi hanno coinvolta. Poco male, vuol dire che non merItavano. I libri top di quest'anno? L’eterna gioventù di Maurizio Maggiani, L’ultimo veliero di Marcello Venturi, Malinverno di Domenico Dara, Germinale di Zola, Germani in bellavista di Alda Bruno. Per i saggi cito Notturno italiano di Lucio Villari, Sono razzista, ma sto cercando di smettere di Guido Barbujani, La civiltà della forchetta di Giovanni Rebora, I Daneu, una famiglia di antiquari di Alessandra Lavagnino, Il manoscritto di Stephen Greenblatt. Lascio perdere i gialli, sono i primi che dimentico, ma servono da decompressori tra una lettura impegnativa e l'altra, giusto? Buon anno di libri, Luz. E buon anno di teatro e di tutte le altre cose belle che già ti frullano nella capoccia


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cercherò di seguire le tue prodezze da lettrice, MaC! Seguo poco quel gruppo, nel tempo è diventato un posto anche mal frequentato, c'è troppa arroganza e scegliere il buono fra mille cose non è facile, ma per te questo e altro. Magari segnalami la cosa.
      Fra i libri che citi, mi piacerebbe leggere Germinale di Zola, un grande classe di cui vidi a suo tempo il film, un colossal. Apprezzo molto lo storico Lucio Villari, al liceo il libro di Storia era proprio il suo. Mi incuriosisce il libro di Barbujani, mi è capitato di ascoltarlo a Quante storie su Raitre e i suoi libri mi paiono saggi da non perdere.
      Buon anno a te, carissima, e a Maurizio e grazie per gli auguri riguardanti le mie future elucubrazioni creative. :)

      Elimina
  5. Quest'anno in prevalenza ho riletto libri che avevo già letto nel passato, tipo "Siddharta" e "Il Lupo della Steppa" di Hermann Hesse.

    Un salutone e buon anno! Più che mai che in passato speriamo in un anno migliore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le riletture sono sempre una bella esperienza. Buon anno a te!

      Elimina
  6. Io ormai non sono più un lettore "forte", posso essere considerato tale solo in Italia dove il 50% delle persone non legge proprio nulla. Ho letto nove libri di narrativa e un saggio, più una decina di albi a fumetti. Sto diventando vecchio e apatico, lo ammetto :-D
    Auguri di buon anno a te e ai tuoi cari!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ricambio gli auguri, Ariano! Eh sì, so bene che non sei più un lettore accanito. :)

      Elimina
  7. Io ho letto *Vangeli Apocrifi* di Luigi Moraldi. Misteriosi racconti che offrono una nuova luce sulla vicenda più importante della storia del mondo.

    RispondiElimina
  8. Cara Luz, ho vissuto anche io nel 2023 una crisi di lettura che ho però brillantemente superato, per fortuna! In ogni caso, nulla cambia con gli anni passati di blogging (sono ormai quasi otto, aiut!). Non ho mai compilato una lista di libri letti. Le ragioni sono due, forse una soltanto. Non mi segno i libri che leggo (ma, come te, ne ricordo la trama soltanto di quelli che ho preferito) recensisco solo quelli che suscitano in me una qualche ispirazione scrittoria, leggo molti saggi e più volte mi sono domandata se non debba cominciare a scrivere anche di quelli. Chissà. La verità però è che non amo le liste di libri. Non ho mai amato gli elenchi né le sottolineature. Con l'occasione ti auguro anche qui un buon inizio di anno e un saluto a tutte e tutti i tuoi lettori!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mio elenco di fine anno mi offre una panoramica, mi fa rendere conto su cosa mi sono mossa di più. Probabilmente quest'anno non leggerò altrettanti libri, penso avrò da fare con un importante corso di formazione che richiederà molte delle mie energie. Vedremo.
      Buon anno a te, Elena!

      Elimina
  9. Finalmente riesco a recuperare gli ultimi post non letti (finché stanno terminando le operazioni di migrazione del mio blog webnauta, eh sì, abbiamo fatto i bagagli e stiamo attraccando ora al nuovo porto).
    Anch'io tengo un elenco dei libri finiti nell'anno, perché effettivamente rischio di dimenticarmene. Non tanto per la trama, ma quando l'ho effettivamente letto, magari penso sia già trascorso un anno e sia nell'elenco precedente.
    Ho intravisto proprio questi libricini di Blackwater, con questa edizione piccolina ma una bella copertina (assomigliano ad alcuni Oscar Vault Mondadori in miniatura), ma non ne avevo sentito parlare in Instagram. Sono andata a curiosare, e scopro che in realtà è una saga horror gotica già uscita nel 1983 che non ebbe granché fortuna, ma per qualche curioso motivo ripubblicata adesso dalla casa editrice francese, con queste nuove copertine illustrate e impreziosite da intarsi e oro. Funziona e Neri Pozza prova la stessa operazione in Italia, dove i romanzi purtroppo non erano ancora stati tradotti e pubblicati, nonostante Stephen King li avesse nominati come la miglior letteratura gotica (e forse è da là che questo nome Blackwater non mi era nuovo). Quindi nell'usato non si possono trovare. Toccherà attendere che scenda un po' il prezzo o decidano di pubblicare anche una brossura economica.
    "Il venditore di incipit per romanzi" di Matei Visniec fa un po' il verso al mio racconto "Venditore di trame" dell'aprile 2020. Non era un'idea malvagia, dopo tutto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, sono un'edizione deliziosa e gran parte del successo della saga è dovuto proprio a questa loro veste tipografica. So che adesso sono in vendita in cofanetto sulle quaranta euro. Li ho letti come si mangiano le ciliegie, non riuscivo a staccarmene. Poi ho letto qualcosa in proposito e avevo trovato anch'io che il maestro dell'horror ne aveva scritto benissimo.
      Strano che ai tempi questa storia non abbia fatto successo perché è davvero ben congegnata e io non sono una che preferisce questo genere. È stata un'operazione editoriale azzeccatissima. :)

      Elimina