mercoledì 25 novembre 2020

Accabadora - Michela Murgia

Incipit: Fillius de anima.
È così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un'altra. Di quel secondo parto era figlia Maria Listru, frutto tardivo dell'anima di Bonaria Urrai. 

L'esperienza di lettura di questo piccolo romanzo pregno di significati - col quale l'autrice vinse anche il Premio Campiello nel 2010 - è una di quelle che difficilmente dimentichi. 
Dopo aver perdonato alla Murgia l'ultimo terzo non propriamente riuscito a mio parere, si può ben dire che nel suo insieme Accabadora sia una storia da conoscere. 

Questo piccolo romanzo di circa 160 pagine racconta di un tipo di adozione diffusa in Sardegna, dove la storia è ambientata: Maria, quarta figlia di una vedova in condizioni economiche precarie, viene data come "figlia d'anima" alla sarta Bonaria Urrai, donna di mezza età che svolge il ruolo di "accabadora". 
Bonaria richiede la bambina a sua madre dopo averla vista rubacchiare in un negozio, leggendo nelle movenze e nella reazione della piccola tutta la sua solitudine e la sua condizione di "figlia di troppo". Bonaria è la madre adottiva, ma anche una "madre universale" proprio per il ruolo che riveste. 

mercoledì 18 novembre 2020

Essere blogger nel 2020



Partecipo volentieri alla Proposta di intervista collettiva ideata da Nick del blog Nocturnia, che potete reperire qui.
Lo ringrazio perché è una bella occasione per "fare il punto" sulla nostra passione di scrivere in un blog, sulla nostra percezione della rete, sul nostro rapportarci con questi mezzi. 

mercoledì 11 novembre 2020

Follia - Patrick McGrath

Incipit: Le storie d'amore catastrofiche contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni. Si tratta di relazioni la cui durata e la cui intensità differiscono sensibilmente, ma che tendono ad attraversare fasi molto simili: riconoscimento, identificazione, organizzazione, struttura, complicazione, e così via. La storia di Stella Raphael è una delle più tristi che io conosca. Stella era una donna profondamente frustrata, che subì le prevedibili conseguenze di una lunga negazione e crollo di fronte a una tentazione improvvisa e soverchiante. 

Quando si dice uscire da un libro come frastornati. Lo possedevo da qualche anno, fin da quando fu un best seller circolante nei gruppi di lettura, e di fatto lo acquistai proprio per le recensioni entusiastiche.
Ho la sensazione che scriverne non esaurirà il senso e il valore di questo racconto. Ci provo. 
Anzitutto, fissiamone il genere: romanzo psicologico, ma affrettiamoci ad aggiungere che McGrath conosce molto bene la materia da trattare, essendo stato figlio di uno psichiatra impiegato in un manicomio criminale e avendo poi lui stesso lavorato in un centro di salute mentale. A leggere questa storia, si ha la sensazione che la voce narrante, quella del dottor Peter Cleave, sia in effetti del tutto attendibile mentre psicanalizza gli eventi, le persone, il tragico esito. C'è qualche "spoiler" ma cercherò di non svelare tutto. Merita di essere letto. 

mercoledì 4 novembre 2020

Il caffè di Luz e Marina: ha un vero valore l'arte contemporanea?

Già novembre? È tempo di un nuovo caffè! Ecco Marina arrivare questa volta con una bottiglia di limoncello, magari le chiederò la ricetta.

LUZ   Cara Marina, due caffè fa ho accennato alla tua capacità di creare opere d'arte con le tue mani laboriose. Quando hai cominciato a creare qualcosa di tuo, e soprattutto... cosa hai creato?

MARINA  Una cosa orrenda, che tuttora uso, perché ne vado fiera: un mobiletto, che prima tenevo in bagno, quando abitavo a Caltanissetta, e ora ho nella stanza da letto.   
Ho comprato i pannelli di legno, cornici, pomelli... e mi sono cimentata (naturalmente, ora mi aspetto un gran complimento. 😁
Ho sempre amato le creazioni artigianali e mi pregio di avere una spiccata manualità, che mi consente di trasformare la fredda materia in oggetti cui, poi, mi affeziono. Sono una ex appassionata di découpage (in realtà sono partita con quest’attività creativa, che mi divertiva molto e da dilettante sono passata a un livello quasi professionale), ma ricordo che una mia cara amica mi ha avviato alla lavorazione delle paste modellabili e un’altra al cucito creativo. Altri primissimi lavori, a proposito, sono stati quelli mostrati sotto.