lunedì 29 dicembre 2025

2025 - Un anno di letture

Carissime e carissimi, eccoci giunti all'ultimo post dell'anno, che come di consueto è il resoconto di questo anno di letture. 
Premessa importante: non è andata benissimo. 
Non solo ho letto molto meno, ma spesso ho letto anche male. Se guardo all'elenco di libri di questo 2025, mi imbatto in diversi titoli che sono stati una perdita di tempo e soldi, per altri mi dico "evitabili", per altri ancora "delusione, mi aspettavo di meglio". 
In questo mare magnum di delusioni si salva poco, e quel poco è per me per una parte accettabile e per una parte imperdibile, sotto diversi aspetti una rivelazione. 
Mi domando: come è possibile aver commesso diversi errori di valutazione in così breve tempo? Alla base direi c'è stata una demotivazione di base. Quest'anno non mi sono sentita animata dal consueto desiderio di scoprire, l'entusiasmo si è ridotto moltissimo, complice anche una prima parte dell'anno non proprio felice. 
Posso fare di meglio, lo farò. 
Per ora mi limito a riflettere e a fare un bilancio. 
In totale, 36 libri. Molto meno rispetto al mio standard, e questo già la dice lunga. Fra questi 36 ve ne sono due molto sostanziosi, di oltre 1000 pagine ciascuno, il che è consolante ma non giustifica la débacle. 
Da evitare non è il numero limitato di libri, ma i libri sbagliati per me. Non devo cascarci mai più. 

Eccovi l'elenco (in grassetto quelli recensiti):
  • Piccole cose da nulla - Claire Keegan
  • Storia del nuovo cognome - Elena Ferrante
  • Storia di chi fugge e di chi resta - Elena Ferrante
  • Le affinità elettive - Johann W. Goethe
  • Dove non mi hai portata - Maria Grazia Calandrone  *****
  • L'ora di greco - Han Kang
  • Storia della bambina perduta - Elena Ferrante
  • Le ho mai raccontato del vento del nord - Daniel Glattauer
  • Leggere Dante a Tor Bella Monaca - Emiliano Sbaraglia
  • Spatriati - Mario Desiati
  • La settima onda - Daniel Glattauer
  • La pietra di luna - Wilkie Collins
  • La casa degli sguardi - Daniele Mencarelli  *****
  • La luna e i falò - Cesare Pavese  *****
  • Ombre di spada e di vento - Poppy Kuroki
  • Frankenstein - Mary Shelley
  • Il mago delle parole - Giuseppe Antonelli
  • It - Stephen King
  • La ricreazione è finita - Dario Ferrari  *****
  • L'animale morente - Philip Roth  
  • Anna della pioggia - Michela Murgia
  • L'ultimo giorno di un condannato a morte - Victor Hugo 
  • Il Gattopardo - Giuseppe Tomasi di Lampedusa
  • Demon Copperhead - Barbara Kingsolver
  • L'educazione - Tara Westover  *****
  • 4321 - Paul Auster
  • Paradiso e Inferno - Jón Kalman Stefánsson  *****
  • La peste - Albert Camus
Saggi:
  • Questioni di un certo genere. Le identità sessuali, i diritti, le parole da usare - A. A. V. V.
  • Stai zitta - Michela Murgia
  • La conoscenza e i suoi nemici - Tom Nichols
  • La seduzione dell'altrove - Dacia Maraini
  • Il lato oscuro dei social network - Serena Mazzini
  • Elogio dell'ignoranza e dell'errore - Gianrico Carofiglio
  • Ave Mary - Michela Murgia 
  • L'orso bianco era nero. Storia e leggenda della parola - Roberto Vecchioni
I saggi, uno dei miei generi prediletti di cui ho parlato qui, quest'anno scendono di numero anch'essi e nessuno è stato ancora recensito, almeno un paio meriterebbero di essere ripercorsi e commentati. 
Scorrendo i titoli dei romanzi, me ne vengono in mente alcuni di cui avrei potuto fare a meno, due sono stati perfino irritanti: La pietra di luna e Ombre di spada e di vento. Il primo un tentativo di accostarmi a un romanziere di cui perfino Dickens aveva stima, ma che non mi è arrivato neppure lontanamente. Storia banalotta e insignificante - il titolo è illuminante - se ne potrebbe trarre una di quelle fiction all'italiana dimenticabili. L'altra una disastrosa lettura condivisa con Marina Guarneri, Barbara Businaro e Darius Tred. Barbara e Darius ne hanno scritto qui e qui
Deludenti anche il decantatissimo vincitore dello Strega Spatriati e, purtroppo, Anna della pioggia, una raccolta postuma di racconti inediti della mia sempre stimatissima Michela Murgia. Meno male che ho potuto rifarmi con due dei suoi saggi. 

Poi c'è tutta una serie di romanzi che credo dimenticherò, non deludenti del tutto ma dei quali avrei potuto fare a meno (per esempio L'ora di greco del Premio Nobel per la Letteratura Han Kang, di cui avevo letto lo scorso anno La vegetariana). Salvo alcuni classici che, si sa, non sono mai tempo buttato. 
Ho inserito accanto a quelli davvero belli gli asterischi, così potrete capire quali libri siano stati per me veramente degni di essere letti oltre a quelli recensiti. 
Imperdibili, anzi una rivelazione, la quadrilogia della Ferrante (il primo dei quattro avevo terminato l'anno precedente), il grande classico Frankenstein e Il Gattopardo. Nella narrativa contemporanea salvo del tutto Dove non mi hai portata, il bellissimo Demon Copperhead e It, di cui ho scritto la recensione in estate e pubblicherò ormai col nuovo anno; L'educazione è una autobiografia che dovrebbero leggere tutti, un colpo al cuore, una storia che mi ha incantata e impressionata (peccato averla letta nel pieno dell'avvio dell'anno scolastico e non avere avuto il tempo di recensirla!): poi ho chiuso l'anno con Paradiso e Inferno fra gli ultimissimi, l'ennesimo ottimo romanzo del grande Stefánsson. 
Da tempo possedevo il tomone 4321 di Paul Auster, di cui si è parlato molto nel bookstagram, ma è stato davvero faticoso "attraversarlo". L'ho terminato con grande sollievo, ma ha comportato anche una dedizione assoluta in autunno, incastrandolo fra lavoro e teatro. Opera monumentale e decisamente rivelatrice dell'indiscusso talento di Auster, ma per me faticosa.

Ora mi divertirò con un bilancio diverso, vediamo un po'. 
  • Libri di autrici: 15
  • Libri di autori: 20 (non è compreso libri di autori vari)
Provenienza degli autori e delle autrici dei romanzi letti:
  • Italia: 10
  • Gran Bretagna: Mary Shelley, Wilkie Collins
  • Francia: Victor Hugo, Albert Camus (nato in Algeria)
  • Irlanda: Claire Keegan
  • Germania: Johann W. Goethe, 
  • Austria: Daniel Glattauer
  • Islanda: Jón Kalman Stefánsson
  • Scozia: Poppy Kuroki
  • Stati Uniti: Paul Auster, Stephen King, Philip Roth, Barbara Kingsolver, Tara Westover
  • Corea del sud: Han Kang

    Classici dell'Ottocento: 3
    Classici del Novecento: 4

    Se ne deduce che:
    1. non mi faccio mancare libri di scrittrici
    2. leggo molte pubblicazioni italiane
    3. Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia sono comunemente le patrie dei molti miei autori amati e non
    4. nella lista annuale non mancano mai i classici

    Propositi di lettura per il nuovo anno? Sebbene non abbia tenuto fede a quelli di un anno fa, rilancio: mi riprometto di acquistare meno e leggere di più, tanto per cominciare. Vorrei recuperare alcuni classici importanti: Moby DickL'arte della gioia e Guerra e pace (più di 1500 pagine... sob!), diversi libri acquistati da tempo dell'editore Adelphi, alcuni romanzi di narrativa contemporanea che ho preso spinta dall'entusiasmo e poi ho mollato sullo scaffale. Vorrei rileggere Meridiano di sangue di Cormac McCarthy, condividendone la lettura con Marina Guarneri (rimettiamo mano a questo proposito?). 
    Vorrei poi tornare a recensire di più, a non tralasciare di "fissare" alcuni contenuti importanti, che poi è l'intento di ogni mia recensione. 

    A voi come è andata quest'anno? Abbiamo qualche lettura in comune? Quale libro irrinunciabile ritenete di aver letto?

    Se volete andare a curiosare, ecco i miei anni di letture:


    Non mi resta che augurarvi BUON 2026, a rileggerci nel nuovo anno!!! 

    1 commento:

    1. Io penso che il parametro della quantità non andrebbe inserito tra quelli utili per giudicare se un anno di letture è stato buono o no, e comunque 36 mi sembra un numero di tutto rispetto. Diverso credo sia il discorso delle "delusioni": è un fattore che noi forti lettori dobbiamo sempre mettere in conto. Poi, certo, il fatto di accumularne tante autorizza a porsi qualche domanda, ma anche qui non drammatizzerei.
      Dell'elenco che hai stilato, nel corso degli anni ho letto: Le affinità elettive, It (due volte), Elogio dell'ignoranza e dell'errore (splendido!). Naturalmente mi sono appuntato i titoli che hai contrassegnato con gli asterischi per future letture. Per quanto riguarda la tua wish list, Moby Dick l'avevo letto qualche anno fa e mi era piaciuto un sacco; Meridiano di sangue l'ho letto recentemente e di McCarthy ho letto anche tutta la Trilogia della frontiera, di cui ho amato la complessità e le riflessioni sulla natura violenta dell'uomo. Per quanto riguarda Guerra e pace, se non ricordo male l'avevo letto nel 2024. Non è un romanzo, è un oceano, ma merita di essere navigato. In alcune parti l'ho trovato prolisso fino all'inverosimile e - lo ammetto: mea culpa! - alcune pagine le ho saltate (voglio bene a Tolstoj, ma se alla battaglia di Borodino dedica dieci capitoli, alla fine qualcosa salto).
      Per quanto mi riguarda, quest'anno ho letto 72 libri, più o meno equamente divisi tra narrativa e saggistica, che come te adoro. Ho in mano il 73esimo, Sopra eroi e tombe, dello scrittore argentino Ernesto Sábato, ma è un discreto volume e non riuscirò certo a finirlo entro Capodanno.
      Per quanto riguarda il 2026, non lo so, di solito non mi pongo obiettivi e non faccio propositi, molto semplicemente mi butto su ciò che intuisco possa piacermi e incrocio le dita. A tale proposito voglio segnalare che da qualche anno ho cambiato approccio nei confronti dei libri che in corso di lettura mi accorgo di non gradire: applico il terzo Diritto del lettore dei dieci postulati da Pennac, quello di abbandonare un libro se non piace :-)

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