venerdì 30 luglio 2021

La lampada del diavolo - Patrick McGrath

Incipit: Difficile adesso dimenticare la prima volta che me lo sono trovato in casa. In casa! Naturalmente lo dissi subito a Gilly. Avevamo appena cenato ed eravamo seduti fuori in terrazzo. D'estate usiamo spesso il terrazzo. Malgrado le erbacce che spuntano tra le pietre del lastricato, è comodo per andare in giardino perché da lì sono ancora in grado di scendere nel cortiletto dove tengo i vasi, le urne, i sacchi di concime eccetera. Una serata mite, l'aria ebbra di fragranze floreali, il gelsomino spagnolo in particolare, al mio naso il più pungente di tutti. 

Rieccoci dinanzi a colui che ritengo uno dei più grandi autori contemporanei. Scrivo "dinanzi" perché ancora devo riavermi dall'averlo incontrato realmente, in una serata di Velletri Libris lo scorso 26 luglio. 😊
Trovarsi dinanzi a un grande scrittore, una grande scrittrice, avete mai provato l'ebbrezza? Io diverse volte, ma questa è una di quelle diverse, particolari, direi uniche. 
Conoscere Patrick McGrath, parlargli direttamente quando la conduttrice della serata invoca il pubblico a fare una domanda. Io in prima fila, tremando col microfono in mano mentre lui lì, a pochi passi, con l'orecchio teso alla traduttrice, ascolta le mie parole concitate: "È per me un onore trovarmi dinanzi a lei e parlarle. Adoro il suo modo di scrivere, la prego non smetta di farlo". E poi la mia domanda su cosa gli abbia fatto venire l'idea per questo romanzo, se quel dipinto di Goya in copertina o altro. 

lunedì 26 luglio 2021

Vaccino sì, vaccino no, vaccino forse.



Sono fra gli attualmente 29.229.740 di italiani che hanno ricevuto la doppia dose di vaccino. In particolare, a me hanno inoculato l'Astra Zeneca, quello che ha scatenato il panico qualche mese fa, per sospetto collegamento fra vaccino e trombosi. Casi isolati, rarissimi, mai definitivamente comprovati. 

Al momento la società è divisa in due (sembriamo stare vivendo uno di quei romanzi distopici di Harris, sperando di non arrivare a scenari orwelliani), ci dividiamo fra coloro che accettano di farsi iniettare il vaccino contro il virus Sars Cov 2 e coloro che non intendono farlo. 

lunedì 19 luglio 2021

Circe - Madeline Miller

Incipit: Nacqui quando ancora non esisteva nome per ciò che ero. Mi chiamarono ninfa, presumendo che sarei stata come mia madre, le zie e le migliaia di cugine. Ultime fra le dee minori, i nostri poteri erano così modesti da garantirci a malapena l'immortalità. Parlavamo ai pesci e coltivavamo fiori, distillavamo la pioggia dalle nubi e il sale dalle onde. Quella parola, ninfa, misurava l'estensione e l'ampiezza del nostro futuro. Nella nostra lingua significa non solo dea, ma sposa. 

Se posso dire di aver avuto per compagnia un libro in queste settimane difficili, questo è stato il romanzo di cui scrivo oggi. La lettura è andata a rilento, ritagliata in ore di tregua e riposo, ma finalmente ho chiuso l'ultima pagina e ho il desiderio di consigliarvelo. 
A questo romanzo Cristina Malvezzi dedicò un bellissimo post nel suo blog, qui, e mi restò il desiderio di leggerlo. C'è anche da dire che nei circoli letterari su Instagram è uno dei più gettonati, se ne parla molto, essendo apprezzato assieme all'altro romanzo di successo di questa scrittrice statunitense, La canzone di Achille, che intendo procurarmi al più presto. 

martedì 13 luglio 2021

Come la vita va in una direzione tutta sua mentre stai facendo altri programmi.


Mai forse il blog fu trascurato come in questo periodo. Spero adesso di riprenderne il timone, dopo un periodo a dir poco ai limiti. 
Avevo previsto un post il 21 giugno, giorno in cui ho compiuto i 50 anni (!), avevo previsto una festa fra amici, nei limiti della pandemia ancora in atto, poi avevo previsto le riprese del "mediometraggio" Notre Dame de Paris a chiusura dell'anno laboratoriale dei ragazzi, e poi tutta una serie di articoli, insomma esserci.
E invece...
Rewind, cerco di raccontarvi com'è andata.