mercoledì 30 novembre 2022

La pifferaia di Hamelin :)

Non manca molto al termine di questo anno, presto ci verrà spontaneo fare bilanci. Infrango la tradizione di fine dicembre e faccio un piccolo bilancio adesso. 
Quest'anno ho scritto due post in cui mi sono raccontata più da vicino, affidando alla scrittura il potere terapeutico di farti tirare fuori quella piccola angoscia, quel pensiero non proprio gioioso. Non c'è mai un prima e un dopo per quello che riguarda i momenti in cui si è "giù di corda". Esserlo è connaturato nelle anime tendenzialmente malinconiche. Si può esserlo dopo un'ondata di emozioni (per esempio dopo le messe in scena di uno spettacolo molto apprezzato) oppure al termine di una vacanza (come al ritorno da una Sardegna che mi ha stupito e riempito di bellezza) o in decine di altri momenti in cui a un periodo di risalita della curva subentra un precipitare. 
Non ha una lunga durata, perché se sei orientato a progettare di continuo allora la mente si rigenera, tu come suol dirsi butti il cuore oltre l'ostacolo e vai. Con nuove energie. 

giovedì 24 novembre 2022

Il caffè di Luz e Marina: i sette vizi capitali... l'accidia



LUZ   Cara Marina, eccoci giunti all'ultima tappa di questa lunga disamina dei Sette vizi capitali: l'accidia. Prima però dimmi cosa gusteremo durante la nostra chiacchierata. :)

mercoledì 16 novembre 2022

Vardø. Dopo la tempesta - Kiran Milwood Hargrave

Incipit: Quella notte Maren sognò che una balena si era arenata sugli scogli davanti a casa sua. 
Era scesa dalla scogliera fino al corpo ansimante, aveva appoggiato l'occhio contro l'occhio della balena e abbracciato la grande massa puzzolente. Per lei non poteva fare altro che quello. 
Gli uomini erano calati in massa dalle rocce come insetti rapidi e neri, i corpi massicci in un baluginio di lame e falci. Avevano cominciato a squarciare e tagliare prima ancora che fosse morta. 
La balena sussultava e tutti loro spietati la trattenevano con tenacia come reti tese attorno a un banco di pesci, e a Maren crescevano braccia sempre più lunghe e possenti - la stringeva tutta, forte - fino a non sapere più se era un conforto o una minaccia e non le importava, fissava solo l'occhio con il suo occhio, senza un battito di ciglia. 

Nella scorsa settimana, che sarebbe terminata con lo spettacolo, sono stata due giorni a casa, temendo un abbassamento di voce che avrebbe messo in pericolo la messa in scena. Coperta e bevande calde, e questo romanzo appena acquistato in sconto.
Ne avevo letto di commenti entusiastici, ma c'era a prescindere qualcosa, in quel titolo per cominciare, che mi portava a volerlo leggere, a maggior ragione perché la storia si dipana attorno a fatti realmente accaduti. 
Vi domando: sapevate che, nel XVII secolo, nell'alta Norvegia ci fosse stata una terribile caccia alle streghe? Sì, proprio quella persecuzione ai danni di donne innocenti, accusate di stregoneria e di atti inenarrabili. Qui avvenne in modi anche originali, non solo in stile Salem, perché furono perseguitati anche uomini e donne appartenenti all'etnia Sami, più nota come "lappone". 

giovedì 10 novembre 2022

Laurearsi prima del previsto. Del chiacchierato merito e altre amenità.

È notizia dibattuta in questi giorni: Carlotta Rossignoli, 23enne influencer da più di 40.000 followers su Instagram, il 26 ottobre scorso pubblica un carillon di foto con tanto di tailleur minigonna rosso e corona d'alloro, annunciando di avere conseguito la
Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, 110 e lode e menzione d'onore
E fin qui. Aggiungiamo: consegue la laurea - quella laurea! - 11 mesi prima rispetto ai 6 anni canonici occorrenti per il titolo. 
Alla domanda: come hai fatto? La nostra risponde: "Non ho perso tempo, non perdo mai tempo. È stata impegnativa anche perché il corso era tutto in inglese". 
Il punto è che la nostra influencer è una seguitissima e la notizia diventa tale, la sua eco rimbalza fra le aule dell'università San Raffaele (università con retta da 20.000 euro all'anno) dove il titolo è stato conseguito e in molte altre, fa il giro del web, diventa virale sui social e orde di studenti, medici laureati, giovani e di tutte le età, si scagliano contro la fanciulla brandendo lo stigma del "si vergogni", del "così siamo capaci tutti", del "com'è possibile che abbia raggiunto tutti i crediti?" ecc. 

mercoledì 2 novembre 2022

Noi siamo i libri che leggiamo?

Stamattina su Instagram ho letto un post interessante, uno di quelli di Guendalina Middei, autrice del romanzo storico Clodio, edito da Navarra. 
La cito: Chi sono io? Sono tutti i libri che ho letto. 
Leggo ogni giorno. Con i libri parlo, litigo, li interrogo. Li faccio miei. Smettere di leggere per me sarebbe come smettere di respirare. Sono una lettrice onnivora, ma ho una vera e propria ossessione per la letteratura russa e per la Russia in generale. Ho un debole per gli scrittori contorti, problematici, folli. Nabokov, Bernhard, Krasznahorkai assieme a Dostoevskij e Cechov occupano un posto speciale nel mio cuore. 

Facciamo dunque questa riflessione da lettori "intensivi".
Noi siamo i libri che leggiamo? Per me la risposta è sì. Leggere significa anche fare delle scelte. Ciascun lettore è quel preciso lettore, ama spaziare o si affida a un solo genere, acquista in maniera compulsiva perché legato al possesso del libro oppure acquista poco e si affida anche a biblioteche, è un lettore curioso e va a caccia di autori nuovi oppure ancorato ai classici, ecc. 
La nostra identità di lettori coincide con la nostra identità tout court, perché il libro è come un abito, scegliamo quello che ci piace e siamo certi accresce il nostro bagaglio interiore. 
Vero è che leggiamo anche per semplice e puro passatempo o intrattenimento, ma il vero lettore forma in sé uno spazio ideale, "abitato" da quegli scrittori e scrittrici che di più lo hanno emozionato, dai quali ha tratto insegnamento, che sono stati strumenti per affinare il proprio pensiero e la propria visione del mondo. Ecco perché siamo soliti tornare a bussare a quella porta e non ad altre.