lunedì 20 marzo 2017

La fore-edge painting: quando il libro è pura arte.

Non è un segreto che per secoli il libro sia stato un vero e proprio strumento di "ostentazione sociale", volendo usare un termine un po' estremo, insomma uno status symbol. Diverse cronache riportano notizie riguardo ad alcuni incunaboli - i primi libri a stampa - acquistati o appositamente commissionati da famiglie potenti perché potessero fare bella mostra di sé nelle sale di rappresentanza. 
Un esempio è stato per diverso tempo il Canzoniere di Petrarca. Doveva essere tenuto esposto aperto perché gli ospiti potessero prenderne visione. Si trattava di libri rari, decorati finemente, rilegati con finiture di pregio. 
Se si pensa che la fantasia di un decoratore particolarmente creativo si esaurisse nel realizzare sontuose illustrazioni, si è fuori strada, perché diversi secoli fa comparve una tecnica assai affascinante, intrigante, la cosiddetta "pittura sul bordo anteriore". Vediamo di cosa si tratta.

Il decoratore realizzava un'immagine particolarmente dettagliata sul bordo del libro; questa risulta invisibile a prima vista, poiché si svela solamente se le pagine vengono disposte in modo particolare, diciamo "a ventaglio". Ci sono perfino esempi di decorazione doppia, visibile se si piegano le pagine in un senso o nell'altro, o perfino esempi di decorazione tripla, con la terza immagine visibile a libro chiuso. Va da sé che realizzare questo tipo di decorazione richiedeva particolare maestria, poiché la superficie era difficile da trattare e lo si poteva fare soltanto disponendo il libro sotto un'apposita pressa, una cosa come quella che mostro qui sotto. 


Di solito le immagini venivano realizzate ad acquerello, utilizzando comunque tinture particolarmente resistenti giacché sottoposte alla sollecitazione dello sfogliare il libro. L'immagine si componeva esclusivamente attraverso le centinaia di frammenti di bordo di ciascuna pagina, quindi richiedeva una precisione che dire chirurgica è un eufemismo.
Gli artisti potevano prendere semplicemente spunto dai contenuti del libro, oppure creare un contrasto a effetto. Ci sono fore-edge painting anche in alcune edizioni dei romanzi di Dickens o di Conan Doyle, e in questi casi l'immagine illustrava una particolare scena della narrazione.
Ci sono anche molti esempi di libri nei quali questo tipo di decorazione nasconde scene scabrose
Ma quando compare questo tipo di decorazione?
Questo ne è un altro aspetto singolarissimo: da quando compaiono i primi libri a stampa, nel XV secolo, il libro viene moltiplicato esponenzialmente, la sua diffusione è vastissima, si rischia che la preziosità tipica del manoscritto venga perduta per sempre, e allora si escogitano tecniche per rendere il libro a stampa un oggetto raro e la fore-edge painting nasce con questo intento. 
Non se ne conosce l'inventore, ma si sa che questo tipo di libro venne spesso commissionato per un paio di secoli, se ne produssero centinaia di esemplari oggi battuti nelle più prestigiose aste nel mondo - il suo costo non va al di sotto degli ottomila dollari. 
Le più grandi collezioni di libri con questo tipo di decorazione si trovano negli Stati Uniti, la Biblioteca civica di Boston ne possiede 258 esemplari, la collezione più generosa. 
Non è una forma d'arte scomparsa del tutto, ci sono artisti che realizzano tuttora fore-edge painting per gli amanti del libro raro o per i pezzi unici. Gli inglesi Martin Frost e Claire Brooksbank sono fra i più noti di questo singolare settore artistico. 


Un fore-edge painting di Martin Frost...

... e uno di Claire Brooksbank

Se possediamo dei libri con bordo dorato o effetto "marmorizzato", potremmo controllare che non si tratti di un raro esempio di fore-edge painting. Non si sa mai. :)

21 commenti:

  1. Davvero incredibile! Ed è la prima volta in vita mia che ne sento parlare. Proprio vero che non si finisce mai di imparare *__*

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    1. E' stata una sorpresa piacevolissima anche per me.

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  2. Bellissimo post, Luz!
    Io disegnavo e scrivevo sulla Bibbia, durante l'ora di religione alle elementari o al catechismo. Mi piaceva per via di quelle pagine leggerissime, e facevo disegni e scrtte che poi si componevano sfogliando il libro XD

    Moz-

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    1. Beh, una versione "pestifera" di questa fore-edge painting!
      Grazie per aver apprezzato il post.

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  3. Ma pensa! Sono stato per anni un edge-painter e non lo sapevo! Solo che i libri (rigorosamente scolastici) che "impreziosivo" io, mentre i miei insegnanti spiegavano cose barbose, non finiranno mai nei musei... tutt'al più sarebbero buoni per inquadrare la psicologia di un tredicenne annoiato.

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    1. Io ho ritrovato dopo tanti anni il mio libro di letteratura latina del liceo.
      Sulla pagina dopo la copertina una mia firma con su scritto "il mio sudario...", che tenerezza! :D

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  4. Meraviglioso! Mi hai appena fatto scoprire un'altra magia libresca che onestamente ignoravo.

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    1. Su You tube trovi anche diversi video che mostrano il formarsi del disegno... fantastiche opere.

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  5. I miei ne hanno di marmorizzati, ma dubito di avere un capolavoro nascosto in casa. Ma controllerò alla prima occasione. Davvero un bel post.

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    1. Guarda che non si sa mai, davvero. Se hai avuto l'abitudine di acquistare vecchi libri sulle bancarelle del vintage, chissà, potresti avere qualcosa di interessante fra quei tomi. :)

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  6. Caspita, che meraviglia! Non conoscevo affatto quest'arte: il tuo post si è rivelato preziosissimo!

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  7. Bellissimo post, Luz.
    Ho visto qualcosa di simile in un video che circola da un po' di tempo su facebook. Nella mia biblioteca ho libri della fine del 1700 e degli inizi del 1800, ma di questi esemplari così rari, purtroppo no!

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    1. Ciao, Giuseppe, e benvenuto.
      Raramente mi sono imbattuta in collezionisti di libri, ti invidio un po'. :)

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  8. Splendido post e splendidi questi libri. E' proprio vero che la creatività umana è inesauribile, e con la mia galoppante fantasia mi immagino già questi preziosi tomi decorati nelle biblioteche di aristocratici e filosofi nella Francia del 1700.
    Anni fa mi ero imbattuto in una piccola casa editrice che pubblicava una rivista formato libro con acquarelli al suo interno. Non erano sul bordo, ma a pagina piena, comunque l'effetto non era niente male!

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    1. A me capita di sfogliare libri antichi quando sono di passaggio dinanzi a quelle bancarelle tipiche del centro storico romano. Vi si possono trovare autentiche chicche.
      Finora però non mi sono ancora lanciata in acquisti folli a riguardo.

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  9. Capisco quanto possano essere preziosi libri del genere, è un'arte affascinantissima che non conoscevo. Anch'io scarabocchiavo i libri con le pagine chiuse, solo che rimanevano macchie brutte a vedersi. Il più bersagliato era (e mi vergogno un po' a dirlo) "I Promessi Sposi". Lo trovassi, quel libro lì, sarebbe un pezzo storico! :)

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    1. Sì, ricordo anch'io questa operazione di "decoro" (si fa per dire) dei bordi. Io lasciavo i miei libri intonsi, non riuscivo a scatenarmi neanche con quelli che detestavo, lo ammetto. :)
      In compenso, il mio diario era un campo di battaglia, un autentico scratchbook fittissimo di disegni, scarabocchi, ritagli e adesivi. Chissà, fra un secolo potrebbe essere arte anche quella. :)

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    2. Infatti i miei diari sono tutti conservati: autentiche opere d'arte anche per me! :)
      Non sia mai...

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    3. I miei libri, pure quelli scolastici (sottolineavo con matita e pastelli),son sempre stati reliquie. Però ricordo che in classe circolavano veri capolavori XD

      Sapevo di quest'arte e ahimè non credo di possedere alcun tomo prezioso :P
      Hai scelto degli esempi meravigliosi! *__*

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    4. Io sottolineavo rigorosamente a matita!
      I miei libri erano "vissuti" ma integri. :)

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