giovedì 11 giugno 2015

Profumo di carta

Argomento più che mai attuale: carta o e-book? Per me per sempre 1 - 0.  Avete presente quel profumo delizioso, dolce e asciutto, della carta dei buoni libri? Ce ne sono almeno di due tipi: quello della carta un po' ruvida, e quello della carta liscia e un po' patinata, quest'ultimo un po' dolciastro appunto. Avete mai annusato un libro, sentendoci tutta la voglia di tuffarvi in esso, e immersi, godere della bellezza del suo contenuto? Insomma... a me sì. E ogni volta, se ho una bella edizione fra le mani, segretamente la annuso. Ho imparato che alcuni libri... profumano! Perchè la buona carta stampata ha un gradevole profumo preso in parte in cartiera e completato con la lavorazione in stamperia. Illuminante in merito la visita alla celebre cartiera di Fabriano, che ebbi modo di perlustrare non molto tempo fa.
La carta è insostituibile per registrare le parole e le immagini. Tutti gli altri "supporti" sono dei miseri surrogati. Non c'è molto da dire. Ho un mio personale gusto in fatto di carta: la carta migliore per la lettura non deve essere bianchissima e neanche lucida: meglio un colore giallino leggero e una superficie satinata.
Il libro affascina, il libro ha un suo profumo, tra le pagine scorre vita e noi stessi, tra appunti, "rughe" sotto le righe, note e quant'altro, lo rendiamo vivo. L'istinto mi guida, la copertina ammicca e la trama mi suggerisce. Non trovo tutto questo in un freddo e-book.
Da lettrice, sono molto attratta anche da un buon aspetto grafico. Ci sono delle pubblicazioni che mi danno una sensazione buona, e che a sfogliare mi fanno scattare la voglia di acquisto. Tutto questo non può essere percepito virtualmente, è innegabile. Insomma, sono una lettrice legata ad una forma tradizionalissima e "sensoriale" del supporto-libro.
Cosa pensate voi del valore della carta, passereste ad altro tipo di supporto, di tipo multimediale, per immergervi in una bella lettura?

27 commenti:

  1. Leggo, penso che il supporto sia un fattore secondario. Mi piacciono i cartacei e ne ho molti stipati ovunque, altri sono in giro per il mondo, "prestati" :P.
    Leggere su un e-reader è come leggere su un cartaceo, probabilmente manca l'abitudine e la confidenza con il dispositivo.
    Poi si passa al discorso delle preferenze personali, per abitudini di letture e necessità, ecc.
    La tecnologia inizialmente è sempre temuta, i cambiamenti sembrano sempre possano togliere qualcosa al vecchio e non aggiungere. Penso sia abbastanza normale.
    Anche le varie tematiche "persisterà il cartaceo o il digitale", "il ritorno del cartaceo", "l'ebook come morte dell'editoria", trovo siano speculazioni superficiali.
    Penso che i vantaggi del digitale siano evidenti a molti e credo che l'ebook sia poco sfruttato. Per esempio, ci sono moltissimi libri fuori catalogo, le CE non li ristampano perché non conviene. Non si potrebbe farne l'edizione digitale in modo da limitarne costi e poterli così nuovamente distribuire?
    Ho frequentato per un po' archivi storici, ho maneggiato codici antichi: adoro i libri in senso tradizionale. Ma il mio e-reader è fantastico! *__*

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    1. Concordo sul fatto che un danno all'editoria non possa derivarne, anzi.
      Io ho provato, mediante un e-reader prestatomi, poi attraverso il mio tablet, scorrendo pagine virtuali di romanzi in pdf ma... niente. La scintilla non è scoccata e dubito scoccherà mai.
      E' un bene per coloro che non disdegnano, hanno certamente un panorama di libri vastissimo in cui scegliere.

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  2. Capisco benissimo la predilezione per la carta. Ricordo me stesso bambino con quanto fervore tuffavo il naso negli albi a fumetti Bonelli.. e annusavo, annusavo, annusavo... mentre tutt'attorno la gente mi guardava con sospetto. La carta ha qualche indiscutibile vantaggio: può essere toccata, può essere posseduta. Un libro di carta permette l'uso di segnalibri coloratissimi, può essere portato in spiaggia senza preoccuparsi che si esaurisca la batteria. Di contro un libro di carta occupa spazio e questo è il grosso problema. La mia libreria ha ormai esaurito da tempo ogni centimetro quadro... è piena ormai anche la seconda fila e stanno già diventando un problema i libri accatastati in orizzontale sopra le due file. Basterebbe questo per affossare definitivamente la carta in favore del digitale.... in un e-reader ci stanno milioni di libri.. posso portarmi in vacanza un'intera biblioteca senza correre il rischio di pagare un supplemento bagaglio alla compagnia aerea.
    Peccato solo che il digitale sia legato ai formati. Tra Kindle e Kobo, dopo mesi di indecisione, ho finito per scegliere il secondo ma provo oggi grande fastidio se ciò che mi interessa è disponibile solo su Amazon. Non ho però davvero nessuna intenzione di comprarmi anche un Kindle per cui mi ritrovo a leggere ebook sullo smartphone.... o peggio sul laptop.

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    1. Dalla tua esperienza, si direbbe che tu sia passato a questi supporti virtuali esclusivamente per necessità più che attratto dalla cosa in sé. Ecco, io similmente non sento alcuna fascinazione da questi supporti, anzi, come ho risposto a Glo, i miei tentativi sono falliti miseramente e... non me dispiace affatto!
      Poi, riflettiamo un istante. E' vero, questi sistemi permettono di stipare intere biblioteche, ma poi penso all'aspetto del marketing, perchè come ha scritto Glo molti editori finiscono col preferire questo tipo di pubblicazione per contenere i costi di produzione. Ma se questa scelta diventasse massiccia, sempre più questi libri virtuali prenderanno il posto della vecchia cara carta.
      Si rischia che diventi una scelta di "nicchia", e che come il vecchio disco in vinile sia roba solo da collezionisti.

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    2. Ci hai preso in pieno. Una necessità dovuta in parte allo spazio in casa, in parte dovuta anche alla ricerca di letture meno ovvie. Nell'affannosa ricerca di libri di mio interesse non ho potuto far altro che uscire dalle librerie tradizionali dove continuano ad offrirti sempre gli stessi autori triti e ritriti. Internet è stata la porta verso un mondo un milione di volte più ampio, grazie alla possibilità di accesso a titoli editi da piccole realtà indipendenti, italiane ed estere. Il passaggio all'e-book è stato quasi automatico, perché esistono prodotti interessantissimi anche nel self-publishing il cui canale è appunto digitale.
      Non credo che il cartaceo possa equiparasi al vinile e divenire un prodotto di nicchia perché tra le due cose c'è una differenza sostanziale: il vinile può essere usufruito solo attraverso un giradischi (niente giradischi, niente musica); il libro può essere invece usufruito senza la necessità di alcun supporto intermedio.

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    3. Stupisce questa realtà di tutto un "sommerso" dell'editoria. Capito ogni tanto in megalibrerie (ce n'è una a Roma davvero stupefacente per grandezza e ricchezza) e solo così scopro che esistono migliaia di libri fuori dai consueti canali di marketing che invece urlano di essere letti talmente sono validi.

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  3. A me sinceramente l'odore della carta non dice nulla, fatta eccezione per l'enciclopedia "I Quindici", che ha un odore molto particolare, tutto suo, ed è impossibile non notarlo.
    Per il resto, continuo a preferire la carta per i libri illustrati e i fumetti, mentre per i testi solo scritti non mi cambia niente se sono in digitale o in cartaceo.

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  4. Io sono nata e cresciuta con i libri cartacei, quindi sono più affezionata al formato tradizionale. Devo ammettere, inoltre, di non disporre di dispositivi 'comodi' per leggere libri elettronici. Sono legata al cartaceo sia per una questione sentimentale che una pratica.

    Specificato ciò, credo che ognuno abbia i propri vantaggi. La carta può ancora regalare un'esperienza sensoriale più ampia, penso anche solo all'elemento grafico dei libri illustrati. Le possibilità dell'e-book sono molte e alcune hanno appena incominciato a essere esplorate, ma penso che attraverso il libro elettronico si potranno fare interessantissimi esperimenti paratestuali; i libri elettronici, poi, sono letteralmente a portata di clic e occupano poco spazio... insomma le solite cose, per quanto riguarda le ultime considerazioni.

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    1. Sì sì, i vantaggi sono innegabili. Leggendoti mi viene in mente che, come insegnante, cerco sempre di spingere gli alunni verso una certa considerazione dei supporti tradizionali. Queste nuove generazioni hanno enorme dimestichezza col virtuale, e tendono a perdersi tutto un mondo che potrebbero trovare interessantissimo.

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  5. Il caro vecchio libro continua a piacermi un sacco. Mi da sicurezza sapere di avere il volume in casa e la consultazione rimane, almeno per me, molto più rapida. Però l'e-book soddisfa la mia voglia di leggere immediatamente e il prezzo più basso mi permette di acquistare anche libri di cui non sono sicura al 100%, giusto per assaggiarli senza che le finanze ne risentano troppo.

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    1. Credo che una scrittrice debba necessariamente avere a portata di mano intere biblioteche, soprattutto per il fatto di dover spaziare in diversi generi. Sicuramente vantaggioso il fatto che questi formati costino meno. Quanto paghi solitamente un buon testo?

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    2. Ho appena acquistato il seguito di Hyperion, non avendolo trovato in cartaceo a 4,99. Considerando che il volume va sui 15 (credo), mi sembra un prezzo equo...

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    3. Assolutamente vantaggioso. Questo la dice lunga sui costi di pubblicazione. Eliminata la carta e tutto ciò che attorno a essa ruota - trasporto, distribuzione, pubblicità - ecco che il costo di un libro viene enormemente abbattuto.

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  6. Uso l'e-reader senza problemi, ma solo per motivi pratici, quando sono fuori casa oppure trovo buone offerte. Passo già abbastanza ore al PC, perciò tengo volentieri la lettura lontana dallo schermo. Anche se l'importante è la storia, anche il supporto ha un suo ruolo, e nel mio caso il libro di carta è sempre in cima alla classifica. E' un oggetto, e come tale sollecita i sensi, mentre il file... non è niente. Questo per quanto riguarda la narrativa. Tutto il resto lo voglio su carta perché è meglio utilizzabile (sfogliare, sottolineare, scrivere rimandi).

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    1. Ecco uno dei vantaggi, in effetti: poter sottolineare o mettere una semplice spunta su un passo di particolare importanza. Anch'io sono abituata a farlo sempre, i miei libri contengono sempre riferimenti e sottolineature. C'è da supporre che questi sistemi virtuali si armino anch'essi di queste prerogative per il lettore, suppongo che avranno uno sviluppo e non si fermino qui.

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    2. Infatti con l'e-reader è possibile sottolineare e inserire annotazioni; sono disponibili dizionari di base nelle lingue più diffuse. Ecco, il tablet non è un e-reader: è utile e consigliato per leggere Pdf, ebook contenenti immagini e fumetti. Ma tecnicamente è un altro dispositivo pensato per un uso generico. La stessa illuminazione dell'e-reader è tale da non stancare la vista e la tecnologia non è Lcd come in uso per il tablet.
      Il limite dell'e-reader per adesso è l'assenza di colori se mai si volesse leggerci i comics! Per il resto credo si sia ad un ottimo punto.
      All'inizio pensavo che quantomeno la saggistica fosse opportuno leggerla in cartaceo (vedi questione sottolineare, annotare...), ma via via mi sono resa conto che è proprio questione di "prenderci la mano" e familiarizzare. Un testo digitale è facilmente utilizzabile anche su Pc per ottenere estratti o fare confronti tra edizioni ecc.
      Posso aggiungere - poi smetto giuro XD - che ho l'edizione cartacea di moltissimi titoli, ma che per praticità ho poi voluto quella digitale! :P

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    3. Insomma, sei una fervida assertrice di queste nuove tecnologie. :-)
      Ma con le dimensioni come la mettiamo? Un e-book o e-reader che dir si voglia è un supporto davvero minimo. Non so se trattasi di essere prevenuti nel mio caso, ma mi domando come si faccia a leggere comodamente se si tratta di una superficie così piccola...

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    4. Ho provato a sottlineare e annotare sull'e-reader, ma per me il cartaceo resta superiore, anche se la funziona "cerca" è parecchio comoda. E' che per me il rapporto con le matite colorate ha una valenza particolare. :)

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    5. Per me è proprio indifferente utilizzare cartaceo o ebook! Per le dimensioni, ma sai Luz che siamo lì con i tascabili? E poi si possono modificare size e font, in base alle proprie preferenze e necessità. Non credo che tu sia prevenuta, probabilmente ti ispira di più il cartaceo e per le tue abitudini di lettura sei pienamente soddisfatta!
      Nel mio caso, leggo prevalentemente la notte: con l'e-reader e l'adatta illuminazione ho due vantaggi, il primo è che non necessito di fonti di luci aggiuntive, l'altro è che non si stanca la vista grazie all'ottimizzazione della luce. Ma potrei anche dire che l'e-reader è maneggevole e più comodo da tenere di un libro!
      Oltre a questa mia necessità, alcune persone che hanno difetti visivi mi hanno detto che grazie all'e-reader finalmente possono leggere nuovamente e senza incorrere in problemi vari.
      Sui colori e certa saggistica da "personalizzare", hai ragione Grazia! Ma anche relativamente ai fumetti, come dicevo precedentemente, l'e-reader non si rivela un supporto soddisfacente, almeno per adesso!
      Per me è parità! ^_^

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    6. Sì, secondo me digitale e cartaceo possono andare a braccetto per tanto, tanto tempo. :) Comunque è vero, il font adattabile è un bel servizio.

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    7. A me questi supporti virtuali infondono l'impressione che il lettore sia "a mani legate", non possa fare che scorrere una pagina appunto virtuale, e al limite adattare font e dimensioni. Sì, Glo, è che la carta per me è sacra! Ha qualcosa che la tecnologia non possiederà mai, con tutti i suoi evidentissimi limiti. E' qualcosa di "romantico", forse? Probabilmente sì. Da insegnante vi dico anche che promuovere la lettura attraverso lo scorrere di pagine di carta è diventato difficile ma è una battaglia continua che tanti insegnanti si sono prefissi di non perdere. :-)
      P. S. Glo, quanti anni hai, se non sono indiscreta?

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    8. Sulla questione della promozione della lettura su carta a scuola sono con te la 100%! Perché mi pare che l'approccio generale alla tecnologia dei più giovani sia per lo più superficiale e di ciò siamo responsabili tutti.
      Quanti anni ho? Ho lasciato tracce qua e là, non lo dirò chiaramente ma siamo pressoché coetanee (almeno mi pareva di aver visto la tua data di nascita su Fb :P La mia non c'è ^^) Ahahahah! XD

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  7. Be' il cartaceo è sempre il cartaceo.
    L'odore della carta, poterlo avere fra le mani e sfogliarne le pagine.
    Pero anche gli ebook hanno la loro comodità.
    Occupano meno spazio (in un dispositivo leggerissimo ne puoi tenere tanti), costano meno, puoi sottolinearne i passi senza avere tremendi sensi di colpa.
    Ciò non toglie che se ho amato tanto un ebook pretendo di averlo anche in cartaceo!
    Però alla fine dei conti concordo con Glò, l'importante è leggere a prescindere dal mezzo con cui lo si faccia.

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  8. Hai scritto un post più interessante dell'altro >_< devo recuperarmeli tutti!
    Io sono un'impenitente sniffatrice di libri, ma se un tempo professavo che mai avrei ceduto al sacrilegio di un e-reader, mi sono dovuta ricredere. Diciamo che nonostante continui a preferire il cartaceo, come è già stato sottolineato nei commenti i pro dell'ebook sono innegabili. E poi, quando mi perdo in ciò che sto leggendo, mi dimentico del tutto del formato... che sia carta, un aggeggio elettronico o una tavoletta di pietra, smette di esistere.
    La mia unica perplessità riguarda i prezzi degli ebook: fortunatamente ci sono spesso offerte convenienti, ma di norma la differenza tra cartaceo ed ebook è minima. Di recente, a caccia di letture da portarmi in vacanza, mi sono imbattuta in alcuni romanzi il cui cartaceo costa appena un euro in più... e ovviamente ho optato per questo.

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    1. Grazie per essere passata! Da sniffatrice a sniffatrice di libri: ci comprendiamo benissimo!

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