giovedì 4 luglio 2024

Le interviste estive: Franco Battaglia (Postodibloggo)

Carissimi e carissime, diamo ufficialmente inizio alle interviste estive. 
Il primo turno è di Franco Battaglia, di Postodibloggo

1. Hai la possibilità di salire sull’Orient Express e dividere lo scompartimento con uno scrittore o una scrittrice del passato (oppure un artista, un attore, un personaggio storico). Con chi sceglieresti di viaggiare e perché?
Con Voltaire.  Ci farei il giro del mondo rimanendo ore ad ascoltarlo. A capire come avesse già compreso tutte le storture umane in tempi assolutamente precoci, dove percepisse quella luce ad illuminare un periodo così tetro, e constatare che non lo sorprenderebbe sapere che - ancora oggi - sia considerato un ateo, pur avendo sdoganato l’unico Dio possibile. 

2. Hai la possibilità di rinascere scegliendo epoca, famiglia, sesso, aspetto fisico, professione, luogo. Descriviti.
Sempre sognato primi del Novecento. Artista e letterato in pieno dadaismo, contro ogni guerra e ogni classicismo. Rivoluzionario davvero. In pieno fermento di cuore, mente e anima, a tentare di sovvertire le sorti segnate del mondo. Idealista con l’entusiasmo bimbo e innocente, contro consuetudini e convenzioni.
Svizzero o francese, scrittore, sorriso tormentato. 

3. Hai il potere di incontrare una volta il tuo te stesso bambino e restare a parlare con lui 10 minuti, cosa gli diresti?  
“Occhio che farai un sacco di casini appena diventi grande, ma davvero nulla da non rifare, tutto sommato, invece qualcosa da fare prima, tipo un esame al varicocele, anche se ora non hai ancora idea di cosa sia” 

4. Sei fra coloro che avranno l’opportunità di lasciare la Terra e andare a vivere in una splendida stazione su Marte, quale libro porteresti con te e perché?
Centuria di Giorgio Manganelli, perché è il mio libro feticcio. Il libro delle possibilità infinite. Dove nulla è scontato. E dove la meraviglia viene messa a dura prova, perché non si vuole provocarla, ma renderla teneramente fruibile. Alla fine sarà il non sorprendersi a sorprendere. 
 
5. Sei un’allodola o un gufo, ossia preferisci il giorno o la notte? E perché?
Allodola decisamente. Poi è vero, posso passeggiare da solo al buio in un cimitero, ma sono eccezioni e riguardano il godere di particolari atmosfere e circostanze. Ma il sole è tutto, davvero. La luce, mentre insiste, ma anche quando arriva e poi scivola via, collezionista di albe e crepuscoli.

6. In base a cosa ti fai un’idea di una persona?
In base a quanto e come riesce a fare in modo che io mi fidi di lei.

7. Se tu dovessi valutare da 0 a 100 la tua vita finora vissuta, che voto le daresti? In cosa potresti migliorare e in cosa di te sei pienamente soddisfatto/a?
Un bel 90 da paura, mi piaccio e sono soddisfatto, soprattutto  cosciente degli errori, e anche degli aggiustamenti di rotta per ovviarne le conseguenze, delle scelte dirette e di quelle volutamente tralasciate che rimarranno incognite, ma  viaggio consapevole da un bel po’.. certo se diventassi  autore di bestseller un giorno.. sarebbe il top ;)

8. Descrivi il momento più imbarazzante della tua vita.
Indigestione devastante di cozze con Lulù a Gallipoli, torniamo a malapena in b&b ma il bagno è uno solo, io trovo sfogo irrefrenabile, per fortuna notturno, sul terrazzino condominiale.. il seguito neanche ve lo sto a dire..

9. Di cosa hai più paura?
Della malattia. La stiamo affrontando di nuovo e contiamo di sconfiggerla ancora. 

10. Hai l’opportunità di possedere per incanto un potere illimitato per un’ora, cosa faresti?
Distruggerei tutte le armi del mondo, le tecnologie offensive, le memorie e gli studi sul come ci si è arrivati e ogni possibilità di poterci giungere di nuovo. Sarebbe un’ora di devastante disinfestazione e bonifica a lasciare terra bruciata e solo campi da poter coltivare di nuovo. A mani nude.

11. Qual è la cosa più avventurosa che hai fatto nella tua vita?
Iniziare a fare teatro senza averne la minima voglia - istigato da un’amica - in uno dei momenti più oscuri e depressi della mia vita e, grazie a questa pazzia,  scoprire praticamente in contemporanea i miei due amori di vita: Lulù e il palcoscenico.

12. La cosa più costosa che hai comprato per te o che hai regalato.
La casa ovviamente (e neanche tanto ovviamente perché tra difficoltà e precarietà, acquistarne una sta diventando sempre più un lusso), ma non dimenticherò mai la mia prima reflex - spesa notevolissima - col primo stipendio lavorativo.. emozione immensa.. e amore per la fotografia che da allora resiste a tutto.

13. Sei un tipo da bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? Fai degli esempi.
Il mio bicchiere è sempre mezzo pieno. Sono un fatalista, da ogni situazione emerge prima il buono, di ogni evento scorgo il positivo; resisto per default, non mi scoraggio, forse sparolaccio all’istante ma poi arriva il sorriso a riempire ogni possibile  metà vuota. Devo solo imparare ad addomesticare il rancore che a volte cova dietro le delusioni forti. Ma sto studiando sodo. 

14. Ti guardi indietro: qual è il tuo rimpianto più grande?
Non avere un figlio. 

15. Se tu vincessi un milione di euro alla lotteria, come li spenderesti?
Ricordo infinite discussioni quando si tirava in ballo questo argomento e tanti che dicevano “io non riuscirei a spendere tutti questi soldi” e io a ribattere: datemi qualsiasi cifra, e io la farò evaporare alla massima velocità. Ecco, credo che più che  lo spendere, tra i miei superpoteri, ci sia lo sperperare proprio. Viaggi, hotel da sogno, yacht, crociere infinite, ristoranti, ville pazzesche, intere navi, isole.. dopo due ore dovrei chiedere un prestito.  

Ecco la mia domanda: anche voi trovate orribile il suono della vostra voce registrata?

Al prossimo giovedì con una nuova intervista!

30 commenti:

  1. La mia voce registrata la trovavo orribile le prime volte che la sentivo, e ancora oggi se mi registrano mentre parlo non mi piaccio particolarmente. Però quando canto e suono, o anche parlo in pubblico, con gli anni mi sono abituato a riconoscerla, e in qualche modo ormai me la aspetto, anche se resta diversa da come la sento dall'interno e credo sia inevitabile. Come diceva Gaber in una sua canzone, "il sosia" (Luana sa bene che non mi viene in mente Gaber per caso): "Mi giunse la sua voce che assomigliava un po' alla mia, ma era più ingrata e senza sfumature, con certe fastidiose intonazioni che sento a volte nelle mie registrazioni" :-)

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    1. Se la voce diviene strumento professionale, immagino sia ovvia l'assuefazione e l'abitudine al timbro differente.. ma per chi si ascolta di rado, registrato o in video, uno shock insuperabile..
      almeno per me.. ;)

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    2. Confermo, Alessandro è un ottimo cantante. Al momento ha all'attivo, assieme a suo fratello Carlo, uno spettacolo su Gaber fatto di racconti e canzoni che è una vera delizia. :)

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  2. No, non trovo orribile la mia voce perché per 40 anni l'ho usata per aiutare i miei pazienti a programmare i loro apparecchi acustici. Serena giornata

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    1. In questo caso credo ci si abitui e, di più, ci si affezioni.. ;)

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    2. Ciao, Giò! Interessante il tuo mestiere. Immagino che la voce in questi casi debba essere molto importante, fra volume e intonazione.

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  3. Come sempre Franco Battaglia sa rispondere a tono e con garbo.

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    1. Il garbo non può mancare in queste occasioni; il tono - e la confidenza -, li immagino di quando si è accolti nel salotto buono di un'amica..

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    2. Sono felicissima per tutti questi amici e amiche qui a supportare la nostra intervista, caro Franco!

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  4. "Distruggerei tutte le armi del mondo..." : farei la stessa cosa anch'io. Ma quel "potere illimitato per un'ora" resta solo una meravigliosa utopia.

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    1. Infatti sarebbe un'ora ad incidere indelebilmente anche dal 61esimo minuto.. impresa utopica, ma "potere illimitato" sfruttato a dovere.. ;)

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    2. È stata una risposta che è piaciuta moltissimo anche a me. In particolare se pensiamo alle parole di Michele Serra in una puntata di Che tempo che fa: il contingente atomico oggi presente sulla Terra è in enorme esubero perfino per distruggerla tutta. Insomma, non solo esiste lo scellerato vizio di costruire armi di distruzione di massa e non, ma fare a gara per averne di più e poter avere voce in capitolo esclusivamente perché si superano quelle degli altri è tipico della nostra controversa specie.

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  5. La mia voce è una delle cose (non l'unica ahimè) che odio di me stesso. È stata spesso motivo di prese in giro da parte degli altri (e sin qui potrei anche ignorare) però io stesso quando mi "ascolto" invidio chi una bella voce da speaker radiofonico.

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    1. Non mi ci abituerò mai.. e rendo minime le occasioni in cui capita.. ;)

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  6. Ecco il Franco iper-solare e diurno, con accenni di crepuscolarità. Ovviamente c'è una cosa che non avrei voluto leggere (né qui né altrove, oggi) ma l'energia è come sempre quella giusta, positiva.💪💙
    Mi sono abituato alla mia voce registrata, ma la prima volta mi sembrò assurda! 🫠

    Moz-

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    1. Anche più di un accenno, crepuscolare.. Moz carissimo, il mio mentore come a pieno titolo amo definirti.. la vita la facciamo divenire comunque bellezza, nelle difficoltà, nell'affrontarle e nel renderle energia positiva, come giustamente sottolinei! Un abbraccio amico mio!

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    2. La tua voce, Miki, mi piace molto. Ha tutte le inflessioni naturali che deve avere una voce narrante di chi la possiede. E adoro quell'accento del sud che mi ricorda le mie origini. :)

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  7. Che intervista superba. Ottime domande come sempre cara Luz ma desidero dire che le risposte di Franco sono insuperabili. Sincero, onesto, comunicativo, maturo, in una parola "vero". Nulla ho da aggiungere. Rispondo solo alla domanda e ti dico che inizialmente odiavo ascoltare le mie registrazioni, specie su wa. Ora invece che ci ho fatto di tutto, persino cantare senza vergogna 🤣😅🤣, credo di gradirla maggiormente. Forse perché ho imparato a modularla al meglio... almeno spero.
    Grazie carissima e buona serata!

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    1. Grazie Pia, e grazie a Luz che ha saputo stuzzicare lati oscuri e darmi la possibilità di aprirmi, seppur trasversalmente..

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    2. È un termine molto corretto, Pia. La voce va in effetti "modulata", come se fosse uno strumento vero e proprio, un organo da utilizzare per essere assertivi e piacevoli. :)

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  8. Bellissima e interessante intervista e altrettanto belle e interessanti le risposte di Franco. Complimenti a entrambi.
    sinforosa

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    1. Ogni tanto ci sta.. e sentirsi a "casa", è il primo tassello.. grazie sempre Luana!!

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    2. È in effetti una delle più belle fra le interviste estive! Bravissimo, Franco. :)

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  9. Caro Franco, mi riservo di risponderti anch'io: la mia voce mi piace, anche moltissimo quando non la butto là a caso. In effetti, con la voce lavoro, se pensiamo al mio ruolo di insegnante. Una voce piatta, monotona o sgradevole, non arriva ai ragazzi, anzi li annoia esattamente come annoiava noi. La mia voce fa perfettamente parte della mia persona. La natura mi ha dotata di una bella voce su cui ho dovuto lavorare per quanto riguarda dizione e intonazione. Se pensiamo all'uso che ne faccio in teatro e come maestro di laboratorio, abbiamo il quadro completo. Sto pensando da tempo a un mio canale podcast, ho già tutta l'attrezzatura. :)

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    1. Non vedo l'ora di ascoltarti in podcast..nel frattempo confermo: bellissima voce e di grande personalità!! 🤗

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  10. Ah...Frank son passati quattro anni ( ma davvero per me sembra ieri) da primo e unico vocale che ti mandai per WhatsApp dove ti spiegavo come ci saremmo potuti incontrare quel tempo nel ristorante della moglie o in giro per Treviso .
    Vocale che ti mandai dopo la nostra assidua messagistica (almeno allora) cominciata quando frequentavo più spesso i blog di adesso.
    E te mi continuasti a rispondere per messaggi nonostante ti avessi fatto dono della mia bellissima voce .
    Pensai " a guarda sto str#@**!" , lo pensai veramente perché per me ascoltare un vocale con la tua voce era "importante" per rompere lo schermo freddo e vuoto di un cellulare o di un pc.
    Per trasformarti in qualcosa di più di un post nel tuo blog o di una tua foto sul tuo profilo web.
    Infatti alcuni blogger con i quali son entrato in rispettosa confidenza ( Moz , Guido , Giuseppe , Nick ...guarda proprio poco fa ho ricevuto un vocale da Riccardo ) questo "scoglio " della voce è stato superato spontaneamente senza alcun problema.
    E devo dire che è una cosa pure bella!
    Vabbè solo ora leggo che ti vergogni della tua voce registrata , sinceramente detta da uno che fa teatro la cosa appare abbastanza strana.
    Bella l'intervista , complimenti a Luz , l'ho trovata molto originale .
    Almeno si scosta dalle solite interviste autocelebrative e promozionali comuni nei faccia a faccia tra blogger.
    Mi unisco al dispiacere di Michele riguardo alla notizia che dovrai affrontare di nuovo la malattia e ti auguro di sconfiggerla presto , un grande abbraccio.
    Max

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    1. Odio i vocali!!.. sopporto Riky per quanto ne abusi in quantitativi industriali..🤭 a me dicono tutti che ho una bella voce, impostata anche da anni di teatro, ma "internamente" tutti ascoltiamo un'altra voce, ed io sono profondamente affezionato a quella..però ora ti manderò un bel vocale, ma spero di fare presto due chiacchiere dal vivo nel ristorante di tua moglie!! Grazie per tutto! 🤗🍀

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  11. Che bella intervista, Franco, complimenti! Ho avuto l'impressione che ti fossi lasciato guidare dalla totale sincerità. Ti sei sentito proprio a tuo agio e si vede.
    Ho sorriso alla domanda sulla situazione imbarazzante: ho scritto un racconto, una volta, sull'argomento, se capita avrò piacere di fartelo leggere: si chiama "Escherichia coli" e ti ho detto tutto! Ahahah.
    La mia voce registrata? Ma la mia è brutta pure dal vivo, figurati! :D

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