tag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post2586328375637954693..comments2024-03-28T11:09:50.092+01:00Comments on Io, la letteratura e Chaplin: Il caffè di Luz e Marina - La sindrome dell'impostoreLuzhttp://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comBlogger53125tag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-3898174265266277602020-05-10T18:54:01.235+02:002020-05-10T18:54:01.235+02:00Comincio dalla fine del tuo commento: dobbiamo ved...Comincio dalla fine del tuo commento: dobbiamo vederci a Roma appena possibile! So che hai incontrato già Marina, mi piacerebbe conoscerti.<br />L'impostore che alberga in noi si fa sentire in modo particolare anche nella scrittura, hai ragione. Io per esempio non credo fino in fondo di aver scritto un buon romanzo, vedremo. <br />Nei miei bigliettini di auguri ero brava, a Natale facevo un figurone, come te. :DLuzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-45444411436638089502020-05-10T18:19:39.947+02:002020-05-10T18:19:39.947+02:00WOOW! ragazze, che bella cosa avete messo su ^_^
S...WOOW! ragazze, che bella cosa avete messo su ^_^<br />Scopro con voi di questa "sindrome" e, da quanto ho scorto, non sono l'unica.<br />Vista così, direi che soffro della sindrome dell'impostore praticamente in tutto. In particolare, in tutto ciò che concerne la scrittura. Ogni volta che mi è stato rivolto un complimento inerente ai miei scritti, di qualsiasi genere, fosse anche un bigliettino d'auguri, io mi sono ritrovata a chiedermi: ma veramente? booooo sarà, e dire che a me sembrava una fetenzia...<br />Non so da dove provenga questa mia marcata "insicurezza". Non la so collocare. Una cosa è certa. Ho smesso di farmi le pippe mentali e a quarant'anni mi sono lasciata andare. Da quel momento cerco di vivere ogni apprezzamento con un pizzico di gioia e una posizione inquisitiva differente: sarà forse vero che quando scrivo riesco ad esprimere meglio di quanto pensi una data emozione?<br />Chissà. <br />Il caffè con voi 2 lo prenderei volentieri! E su questo non ho dubbi.Irene Z.https://www.blogger.com/profile/01332218669413355976noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-27740039144671002202020-04-27T17:55:05.693+02:002020-04-27T17:55:05.693+02:00È bello quando il passato che, forse, vorremmo can...È bello quando il passato che, forse, vorremmo cancellare o che avremmo voluto diverso, alla fine è la molla vincente che ci spinge in avanti. Voi avete raccontato episodi che ci accomunano: non ero bullizzata, ma per esempio i ragazzi mi facevano chiaramente capire di non piacere: alle feste, terribile, i compagni invitavano a ballare le mie compagne e io rimanevo seduta in un angolo finché il più bruttino, sentendosi solidale con la mia sfiga, veniva a invitarmi e c’era un peggioramento nella sensazione di disagio, perché io rifiutavo e ci trovavamo in due, seduti nelle sedie, i reietti della classe. 😁 Sentite, ora rido (non potrebbe essere altrimenti), ma la vita, anzi il Karma, come dice Barbara, mi ha ripagato di ogni cosa.Marinahttps://www.blogger.com/profile/05709254298040882955noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-38211463190905569212020-04-22T17:45:09.640+02:002020-04-22T17:45:09.640+02:00Grazie per aver apprezzato grafica e rubrica nuove...Grazie per aver apprezzato grafica e rubrica nuove di zecca! È la quarantena che ispira novità. :)<br />Le tue esperienze mi fanno pensare a quanto possano essere cattivi a volte bambini e ragazzi. Il rapporto fra pari è proprio un mondo a sé che facilmente genera queste dinamiche in cui c'è una presa di potere e un abuso sul più calmo e tranquillo, per non voler dire il più "debole".<br />Anch'io sono stata vittima di bullismo negli anni delle medie. Ed entrambe le volte da femmine. Una mi prese di mira fuori da scuola e me ne diceva di ogni senza motivo alcuno, semplicemente perché?... portavo le trecce. Nei primi anni Ottanta dovevano essere démodé e io non lo sapevo. :) Ricordo di averla messa a tacere reagendo. Sì, perché la ragazzina aveva bisogno di una reazione, che la rese inoffensiva. Lei mi fece perfino una minaccia (oddio, che strano ricordare questa cosa) e io dissi "dai, provaci". Lì lei dovette scegliere fra fare a botte o ritirarsi in buon ordine, e scelse il buon senso.<br />L'altra mia bulla fu nei bagni della scuola che mi prendeva di mira. Avevamo dei bagni scoperti sopra e lei mi lanciava di tutto, stracci, spugne, mi arrivò perfino uno spazzolone in testa. Fu veramente umiliante. Doveva farlo con parecchie, era una ragazzina temuta, selvatica, credo molto infelice. <br />Non credo di avere reagito, semplicemente a un certo punto la smise. Io temevo di affrontarla e fui fortunata. <br />Tu stai facendo un ottimo percorso per la tua autostima (non è un elemento sempre tenuto d'occhio per noi affette dai tormenti dell'impostore?) e hai fatto molto bene a eliminare gli elementi che sapevi costituivano un'interferenza con il tuo percorso di vita. A volte, bisogna ricorrere a scelte estreme, sofferte, ma necessarie. Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-69745023458693999252020-04-22T12:16:47.835+02:002020-04-22T12:16:47.835+02:00Oh però, mi giro due minuti e quanto torno qui tro...Oh però, mi giro due minuti e quanto torno qui trovo la grafica nuova e una rubrica fiammante! :D<br />Sindrome dell'impostore... ce l'ho. Non sapevo si chiamasse in questo modo, anch'io l'avevo solo considerata insicurezza data da persone in ambito famigliare che hanno continuamente sminuito qualsiasi mio interesse o capacità, fino persino a farmi dubitare delle scelte più banali. Sindrome che è sparita, guarda caso, col non frequentare più quell'ambiente.<br />Perché già sono stata bullizzata a scuola, quando ancora nessuno parlava di bullismo ma solo di "giochi tra ragazzi". Alle elementari mi prendevano in giro per l'altezza (la più bassa, sempre prima in fila) e per l'apparecchio ortodontico fisso (sono stata la prima in paese), alle medie per la magrezza (qualcuno mi chiamava addirittura "mostro di Lochness", adesso ci rido pensando che avevo già la Scozia nel cuore ;) ) e sempre per l'apparecchio (uno stupidotto si lanciò sopra il mio zaino, dentro avevo lo yoghurt, unica merenda concessa per non sporcare l'apparecchio, che si ruppe e finì fuori dal sacchetto, in mezzo ai libri... ), alle superiori per la cicciosità (mai contenti eh?) e i voti alti (se dovevano copiare da me, diventavano all'improvviso tutti carini però). Adesso guardo certe foto su Facebook dei vecchi compagni e penso che il Karma ha restituito tutta la cattiveria.<br />Ma se già ti prendono a scuola così, dovresti poter tornare a casa e sentirti quanto meno capita. Macché. Ne sono uscita (vorrei dire che è latente, ma ora lo zittisco in un lampo) con il lavoro e le trasferte, i riconoscimenti professionali prima, con Tony Robbins e la PNL (per controbattere alle stupidaggini dell'impostore), con l'allenamento negli ultimi anni (l'impostore rappresenta un limite, un peaker si allena per superare i propri limiti, qualsiasi siano). Non a caso, sopra la mia scrivania a casa c'è un grande pannello di sughero, con foto, immagini, disegni, di quanto ho già realizzato. Tutte le volte che l'impostore dubita di me, io guardo il "wall" e ricordo quello che già ho fatto. Nota bene: questo non vuol dire che ci metto meno impegno nelle cose nuove, anzi, mi ci butto con entusiasmo maggiore.Barbara Businarohttps://www.blogger.com/profile/02426900829787325183noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-11014117851901025542020-04-17T11:20:42.174+02:002020-04-17T11:20:42.174+02:00Intanto, mi si lasci dire grazie alla signora Cuma...Intanto, mi si lasci dire grazie alla signora Cuman per aver lasciato la sua testimonianza a questo mio post. Purtroppo quella mancanza di gratificazioni in famiglia, oltre al facile imbattersi in insegnanti che quel giorno in quel determinato momento sembrano trovarsi lì per segnare per sempre un alunno, sono argomenti tipici del tema che stiamo trattando. <br />Ci sono momenti della vita, in particolare durante l'infanzia e l'adolescenza, ma anche da adulti se ci troviamo in un momento importante come è capitato a te durante quell'esame, Marina, che segnano in noi un solco difficilmente colmabile. Ecco perché poi li ricordiamo così nitidamente. <br />Mi piace quel nascere della passione del cinema attraverso un film tanto e bello e complesso come Amadeus. È perfettamente nello stile che le attribuisco, pur conoscendola ancora solo attraverso le sue passioni. È bello che la vita possa riservare, oltre a questi momenti che hanno generato in noi la sensazione di essere impostori, anche la possibilità di incontrare persone con le quali si instaura una stima reciproca fin dai primissimi momenti. Ecco, lei, signora, è fra quelle persone che mi aiutano a combattere questa sindrome e a farmene beffe. :) Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-44165550409343111932020-04-17T09:27:14.783+02:002020-04-17T09:27:14.783+02:00Ciao Chrystel, che bella testimonianza, la tua! E ...Ciao Chrystel, che bella testimonianza, la tua! E come ti capisco! Insegnanti così stimolano le reazioni peggiori. In certi casi, esperienze del genere spingono le persone (certo, forse non a 11 anni) a un desiderio di rivalsa per cui dimostrare le proprie capacità a chi le ha negate diventa una missione. A me è successo in seguito a una discussione con il prof. di economia politica all’università, che mi ha ripetutamente offesa durante l’esame solo perché non avevo saputo rispondere a una domanda; la sua ultima frase, prima di liquidarmi, fu: “lei non si laureerà mai in questa facoltà”. Te lo immagini? Ma avevo vent’anni e quella maleducazione, quella supponenza mi sono serviti da sprone, semmai, ho fatto battaglie per screditare professori di tale risma, e mi sono naturalmente laureata con grande soddisfazione.<br />Comunque, anche avere genitori come dici tu poco inclini alla gratificazione non è d’aiuto: i miei esattamente come i tuoi. Le insicurezze sono nutrite da un mare di fattori, a ben pensarci!Marinahttps://www.blogger.com/profile/05709254298040882955noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-15043304613610104852020-04-17T09:08:19.904+02:002020-04-17T09:08:19.904+02:00Essere dubbiosi allo scopo di cercare il miglioram...Essere dubbiosi allo scopo di cercare il miglioramento sarebbe l’ideale, ma spesso il dubbio impedisce proprio questo slancio in avanti, però credo che Brecht abbia voluto dire molto di più.Marinahttps://www.blogger.com/profile/05709254298040882955noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-90922226578283839392020-04-16T12:01:46.772+02:002020-04-16T12:01:46.772+02:00Sono sempre stata molto indulgente e empatica con ...Sono sempre stata molto indulgente e empatica con gli altri, con me stessa molto poco. Ahimè. Non mi sento mai all'altezza, penso sempre che, in ogni caso, ci sarà qualcuno a fare meglio di me. Seconda di tre bambine, genitori molto colti ma poco inclini alle gratificazioni. Mi sono costruita lo stesso, sono poco stabile ma ci convivo meglio adesso che ho quasi 47 anni che 20 anni fa. <br />Ho un ricordo che, ancora adesso, ogni tanto mi viene a turbare. 1984. Avevo 11 anni e facevo la seconda media. Con la professoressa di musica eravamo andati a vedere "Amadeus" al cinema. Un capolavoro di 3 ore. Il film che mi ha fatto amare il cinema. In seguito, la relazione da fare a casa. Mi ricordo di quel momento come se fosse ieri, i miei erano i viaggio ed io da amici. Bene, c'ho messo tutta me stessa per farlo. Da sola. E ho preso 18/20. Un voto eccezionale. Purtroppo, durante la lezione successiva, dovevo suonare il flauto ed è andata (molto) male. E la professoressa mi ha umiliata davanti a tutti dicendo che sicuramente la relazione su Amadeus non l'avevo fatta da sola, non era possibile per una così somara ! Avrei voluto sparire per sempre. Pur essendo convinta di non aver ingannoto nessuno. Mi aveva proprio lei fatta sentire un impostore. Se vedesse adesso quanto sono brava, non ci crederebbe!!! Chrystel Cumannoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-76326306546665158632020-04-16T11:12:52.828+02:002020-04-16T11:12:52.828+02:00Sì, sono i due aspetti che hanno colpito anche me....Sì, sono i due aspetti che hanno colpito anche me. Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-74678700418713761202020-04-16T06:42:51.269+02:002020-04-16T06:42:51.269+02:00Bellissima vero? Ti ringrazio di averla riproposta...Bellissima vero? Ti ringrazio di averla riproposta per intero. Mi piace soprattutto il punto in cui dice "sono coloro che non riflettono a non dubitare mai ecc" ed è bello anche l'invito, dopo aver dubitato, ad agire.Giulia Lu Mancinihttps://www.blogger.com/profile/03159210942510753140noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-37133377690285718452020-04-15T11:15:19.480+02:002020-04-15T11:15:19.480+02:00Grazie per avere apprezzato il nostro caffè! :)
So...Grazie per avere apprezzato il nostro caffè! :)<br />Sono andata a cercare la poesia di Brecht... non la conoscevo e te ne ringrazio. <br /><br />Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate<br />serenamente e con rispetto chi<br />come moneta infida pesa la vostra parola!<br />Vorrei che foste accorti, che non deste<br />con troppa fiducia la vostra parola.<br /><br />Leggete la storia e guardate<br />in fuga furiosa invincibili eserciti.<br />In ogni luogo<br />fortezze indistruttibili rovinano e<br />anche se innumerabile era l’Armada salpando,<br />le navi che tornarono<br />le si poté contare.<br /><br />Fu così un giorno un uomo sull’inaccessibile vetta<br />e giunse una nave alla fine<br />dell’infinito mare.<br /><br />Oh bello lo scuoter del capo<br />su verità incontestabili!<br />Oh il coraggioso medico che cura<br />l’ammalato senza speranza!<br /><br />Ma d’ogni dubbio il più bello<br />è quando coloro che sono<br />senza fede, senza forza, levano il capo e<br />alla forza dei loro oppressori<br />non credono più!<br /><br />Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!<br />Quante vittime costò!<br />Com’era difficile accorgersi<br />Che fosse così e non diverso!<br />Con un respiro di sollievo un giorno un uomo nel libro del sapere lo scrisse.<br /><br />Forse a lungo là dentro starà e più generazioni<br />ne vivranno e in quello vedranno un’eterna sapienza<br />e sprizzeranno i sapienti chi non lo conosce.<br />Ma può avvenire che spunti un sospetto, di nuove esperienze,<br />che quella tesi scuotano. Il dubbio si desta.<br />E un altro giorno un uomo dal libro del sapere<br />gravemente cancella quella tesi.<br /><br />Intronato dagli ordini, passato alla visita<br />d’idoneità da barbuti medici, ispezionato<br />da esseri raggianti di fregi d’oro, edificato<br />da solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie<br />un libro redatto da Iddio in persona, erudito<br />da impazienti pedagoghi, sta il povero e ode<br />che questo mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco<br />nel tetto della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.<br />Veramente gli è difficile dubitare di questo mondo.<br />Madido di sudore si curva l’uomo che costruisce<br />la casa dove non lui dovrà abitare,<br />ma sgobba madido di sudore anche l’uomo che la propria casa si costruisce.<br />Sono coloro che non riflettono, a non dubitare mai.<br />Splendida è la loro digestione, infallibile il loro giudizio.<br />Non credono al fatti, credono solo a se stessi. Se occorre,<br />tanto peggio per i fatti. La pazienza che han con se stessi<br />è sconfinata. Gli argomenti li odono con l’orecchio della spia.<br /><br />Con coloro che non riflettono e mai dubitano<br />si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.<br />Non dubitano per giungere alla decisione, bensì<br />per schivare la decisione. Le teste<br />le usano solo per scuoterle. Con aria grave<br />mettono in guardia dall’acqua i passeggeri di navi che affondano.<br />Sotto l’ascia dell’assassino<br />si chiedono se anch’egli non sia un uomo.<br />Dopo aver rilevato, mormorando,<br />che la questione non è ancora sviscerata, vanno a letto.<br />La loro attività consiste nell’oscillare.<br />Il loro motto preferito è: l’istruttoria continua.<br />Certo, se il dubbio lodate<br />non lodate però<br />quel dubbio che è disperazione!<br /><br />Che giova poter dubitare, a colui<br />che non riesce a decidersi!<br />Può sbagliarsi ad agire<br />chi di motivi troppo scarsi si contenta,<br />ma inattivo rimane nel pericolo<br />chi di troppi ha bisogno.<br /><br />Tu, tu che sei una guida, non dimenticare<br />che tale sei, perchè hai dubitato delle guide!<br />E dunque a chi è guidato permetti il dubbio!Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-71334325240426878292020-04-15T06:44:31.711+02:002020-04-15T06:44:31.711+02:00Oh, ma che bello questo caffè virtuale, mi è sembr...Oh, ma che bello questo caffè virtuale, mi è sembrato di essere lì con voi, ho quasi sentito il sapore del cornetto 🥐.<br />La sindrome dell'impostore è una sindrome che ho provato anch'io, ma credo sia una sindrome di cui soffrono tutte le persone perfezioniste e un po' insicure, ma non è detto che sia un male, perché la troppa sicurezza può far commettere errori madornali. C'è una bellissima poesia (credo) di Bertold Brecht intitolata Lode al dubbio che rende bene questo concetto. È meglio essere dubbiosi quindi, ciò spinge a migliorarsi, a lavorare con impegno e, infine, anche ad accettarsi. Sono stata assillata da questa sindrome da sempre, nello studio, nel lavoro, nella vita in generale, però negli ultimi anni ho imparato che nessuno è perfetto, neanche quelli che sono così sicuri di esserlo, ho imparato a buttarmi di più e a fregarmene, ma ci sto ancora lavorando...Giulia Lu Mancinihttps://www.blogger.com/profile/03159210942510753140noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-78441967065728991882020-04-14T18:38:33.005+02:002020-04-14T18:38:33.005+02:00Sì sì, stiamo elaborandone di nuove! :)
Sentirsi i...Sì sì, stiamo elaborandone di nuove! :)<br />Sentirsi impostori nel proprio ambito di lavoro è tipico. Io per esempio sono convinta che non saprei svolgere adeguatamente il lavoro di referente di area. Tutt'al più arrivo a referente di progetto, e lì vado bene perché ho la responsabilità di un ambito che mi appartiene e conosco bene. Sentirei il peso di una responsabilità che investe un intero dipartimento, quindi ho preferito negli anni dedicarmi ad altro, dandomi da fare in altro modo. È una sensazione impossibile da risolvere, soprattutto in età matura poi. Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-77454343521687826002020-04-14T15:22:55.841+02:002020-04-14T15:22:55.841+02:00È vero, i due piani si confondono: non sai mai se ...È vero, i due piani si confondono: non sai mai se davvero hai venduto fumo o se è l’insicurezza a parlare per te, però credo che, alla fine, questa sia un’incertezza superabile con il feedback che ricevi: se le persone ti danno fiducia, tornano a chiederti consigli, ti dimostrano la loro stima seguendoti in modo fedele e sempre con lo stesso interesse, beh, puoi accettare di saper fare bene quello che fai, anzi devi accettarlo! 😁Marinahttps://www.blogger.com/profile/05709254298040882955noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-18023053797494995422020-04-14T15:14:34.168+02:002020-04-14T15:14:34.168+02:00Il carattere è importante, certo. Poi, se approfon...Il carattere è importante, certo. Poi, se approfondisco la cosa, penso che ci siano piccoli complessi che si ripercuotono su ambiti diversi: per esempio, in quell’episodio che ho raccontato della scuola, la mia mortificazione si è potenziata perché a farmi notare l’errore era stato il compagno per cui mi ero presa una cotta e che non mi filava manco di striscio: l’incertezza di non piacergli è diventata, a quel punto, assoluta certezza. Insomma, voglio dire che parti da una cosa e cresci infilandone mille altre. Non se ne esce più! 😅Marinahttps://www.blogger.com/profile/05709254298040882955noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-70982803690789439672020-04-14T15:06:31.087+02:002020-04-14T15:06:31.087+02:00Sì, se certe batoste ti arrivano in quell’età lì, ...Sì, se certe batoste ti arrivano in quell’età lì, è finita! Io ho una memoria che fa schifo, eppure ci sono episodi, anche insignificanti, se visti con gli occhi di oggi, che, però, hanno lasciato il segno e non li scordo, sarei capace di ricostruire ogni singolo passo di quel momento, a risentire le voci di allora. La cosa positiva è che adesso sono capace di sorridere, anche senza superare il complesso che è scaturito da quell’evento.Marinahttps://www.blogger.com/profile/05709254298040882955noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-34069377829607473232020-04-14T15:00:52.334+02:002020-04-14T15:00:52.334+02:00Grazie, Marco, per il chiarimento. Quante sfumatur...Grazie, Marco, per il chiarimento. Quante sfumature questi impostori! :)Marinahttps://www.blogger.com/profile/05709254298040882955noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-61517972322836834022020-04-14T10:45:01.320+02:002020-04-14T10:45:01.320+02:00Molto bella questa idea dello scambio virtuale, sp...Molto bella questa idea dello scambio virtuale, spero ci delizierete con altre puntate!<br />Quanto al tema che avete trattato, non mi era mai venuto in mente che questa sindrome dell'impostore si potesse applicare a me, ma in effetti è così. Sono sensazioni che ho provato spesso in passato in circostanze varie. Sul lavoro per esempio, quando mi affidavano incarichi in cui magari riuscivo bene pur non sentendomi affatto all'altezza, come se stessi ingannando qualcuno, o con il blog quando mi chiedevano consigli di scrittura. Credo che in questi casi sia difficile capire che la sensazione di inadeguatezza sia motivata o solo dovuta all'insicurezza.Maria Teresa Sterihttps://www.blogger.com/profile/03059080667668045127noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-68132435271437155332020-04-13T20:46:15.502+02:002020-04-13T20:46:15.502+02:00Questo fatto del non essere particolarmente apprez...Questo fatto del non essere particolarmente apprezzati in ambito familiare mi fa pensare. In effetti sembra quasi che tra parenti, anche stretti, si faccia fatica a fare complimenti o apprezzamenti. Non è molto bello però succede proprio così.Kukuvizahttps://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-40785592332106610242020-04-13T18:12:24.632+02:002020-04-13T18:12:24.632+02:00Quanto è vero quello che scrivi: gli stessi episod...Quanto è vero quello che scrivi: gli stessi episodi vissuti da altre persone non avrebbero probabilmente prodotto gli stessi effetti. Se penso alla me stessa degli anni di liceo, ero proprio caratterizzata da quella puntigliosità, quella "tensione" del dover dimostrare qualcosa costantemente. <br />Rimpiango la mancanza di leggerezza di quegli anni, sarei vissuta molto meglio in quell'adolescenza che a volte appariva così gravosa. Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-76084897496113397962020-04-11T23:04:14.108+02:002020-04-11T23:04:14.108+02:00Molto interessante questo confronto. La sindrome d...Molto interessante questo confronto. La sindrome dell'impostore in effetti sembra che ce l'abbiano quelli che non dovrebbero averla, mentre invece tanti altri che fanno cose di qualità dubbia non paiono esserne "afflitti".<br />Come avete evidenziato, le esperienze vissute sono fondamentali, ma probabilmente attecchiscono solo su un certo tipo di personalità. Gli stessi episodi vissuti da altre persone non avrebbero probabilmente prodotto gli stessi effetti.<br />Forse centra anche una certa puntigliosità personale: si cerca di limare fino all'inverosimile l'opera che si sta facendo, finendone per vedere ogni possibile difetto, anche inesistente. Ma se si lascia riposare il tutto per un po', poi magari si vede l'opera in una luce più obiettiva.Kukuvizahttps://www.blogger.com/profile/14111162744130822857noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-47765203715611232912020-04-11T11:59:35.381+02:002020-04-11T11:59:35.381+02:00Da giovani ci si sente proprio frustrati, sembra s...Da giovani ci si sente proprio frustrati, sembra sia impossibile venirne fuori. Se ricordo gli anni delicati dell'adolescenza, in cui il carattere si forma, ci si confronta col mondo, e ti arrivavano queste botte tremende, tutto era circonfuso da un'aura di tragedia e infelicità pura. Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-51545346450595140212020-04-11T11:57:17.582+02:002020-04-11T11:57:17.582+02:00Infatti, anch'io non credo. Mi è capitato di c...Infatti, anch'io non credo. Mi è capitato di conoscere persone che vis à vis hanno paura della propria stessa ombra e poi fanno i galli su una tastiera. Penso che tutti quelli appartenenti a questa categoria si assomiglino. Luzhttps://www.blogger.com/profile/13430946039012698686noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3307676811833603228.post-45564969405234966162020-04-10T23:17:47.526+02:002020-04-10T23:17:47.526+02:00Ma questo succede proprio perché c'è uno scher...Ma questo succede proprio perché c'è uno schermo. Una barriera.<br />Dovessero farlo faccia a faccia in -chessò- un bar, non andrebbe così...<br /><br />Moz-MikiMozhttps://www.blogger.com/profile/14624896206656942402noreply@blogger.com