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venerdì 25 marzo 2016
Le nostre biblioteche si "fanno" da sé?
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lunedì 14 marzo 2016
Amleto - William Shakespeare
Morire... dormire. Dormire... sognare, forse: ma qui è l'ostacolo, perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire quando ci siamo già levati di dosso questo groviglio mortale, deve farci esitare. Questo è lo scrupolo che di tanto prolunga i nostri tormenti.
Non ho dubbi a riguardo: Amleto è il capolavoro di Shakespeare.
La sua fortuna nei secoli innegabile, l'opera più citata, la più rappresentata, la più "guardata" attraverso la lente di una critica che ne ha esaminato ogni implicazione psicologica, ideologica, drammaturgica.
L'apice della creatività del genio, notoriamente in grado di offrire una rappresentazione totale dell'anima umana, qui alle prese con i massimi sistemi del pensiero: il dubbio, l'esistenzialismo, le infinite sfaccettature dell'arbitrio umano, che oscilla fra il vero e il falso, fra il bene e il male, fra l'essere e il non essere. Lo ammetto: non lo avevo mai letto integralmente. Farlo è un'esperienza che lascia colpiti come da un'onda lunga.
La sua fortuna nei secoli innegabile, l'opera più citata, la più rappresentata, la più "guardata" attraverso la lente di una critica che ne ha esaminato ogni implicazione psicologica, ideologica, drammaturgica.
L'apice della creatività del genio, notoriamente in grado di offrire una rappresentazione totale dell'anima umana, qui alle prese con i massimi sistemi del pensiero: il dubbio, l'esistenzialismo, le infinite sfaccettature dell'arbitrio umano, che oscilla fra il vero e il falso, fra il bene e il male, fra l'essere e il non essere. Lo ammetto: non lo avevo mai letto integralmente. Farlo è un'esperienza che lascia colpiti come da un'onda lunga.
La vicenda è nota ed evito di riassumerla, piuttosto preferisco citare alcuni passaggi ascrivibili alla più alta drammaturgia. Sono tanti, innumerevoli, e devo limitarmi per non fare di questo post una lunga dissertazione. Navigo a vista, proprio sulla scia di quell'onda lunga, mi lascio trasportare dalla risacca di una ridda di emozioni che questo mirabile racconto genera in me.