sabato 7 febbraio 2015

L'arte di leggere libri

Fa parte dei miei buoni propositi per il nuovo anno, sto cercando di tenervi fede in modo preciso e senza "scappatine". Anche perchè fa bene, e tanto. Si tratta del fermo proposito di leggere almeno due libri al mese. Ci sarà chi resta basito dinanzi a questa affermazione... "ma come, solo due? e sarebbe anche un nuovo proposito?". Certo. Solo due. Semplicemente due libri ogni mese. Non sono pochi, anche se può sembrarlo. 
Leggere è un atto compulsivo, una necessità, ma leggere significa anche gustare, rileggere, calarsi pienamente nello stile dell'autore senza indulgere alla fretta, alla lettura veloce e di conseguenza superficiale. Non sono mai stata una lettrice vorace, salvo in qualche occasione di ghiotte letture che mi hanno coinvolta totalmente - e anche in quelle occasioni sono tornata a ri-leggere, perchè troppo vorace ero stata. Non ho mai capito i lettori bulimici, proprio perchè non potrei mai esserlo.
Qualche tempo fa, conoscevo una giovane studentessa che leggeva tre o quattro libri contemporaneamente, concludendoli tutti simultaneamente lo stesso giorno. Mi domandavo cosa sarebbe poi rimasto di queste esperienze di lettura e dal mio punto di vista di lettrice rispondo: probabilmente poco o nulla. 
Sarà realmente possibile leggere centinaia di libri in un anno? Immagino di no, a meno che non viviamo in un eremo, senza lavorare, mangiare, uscire a fare una passeggiata, coltivare le nostre amicizie. La variabile nascosta in questo discorso è proprio il tempo e tutti i suoi logici limiti. 
Leggere in modo bulimico non permette di farci soffermare, di riflettere, di gustare, di rileggere. Tutti aspetti senza i quali essere fervidi lettori non avrebbe senso. In tutte le esperienze umane la quantità a discapito della qualità non ha mai giovato.

19 commenti:

  1. c'è stato un periodo della mia vita precedente (ops... per precedente intendo prima di incontrare il cancro) nel quale ero una lettrice vorace , complice l'insonnia, perchè quando non dormi che 2 ore a notte poi le altre ore che fai?! Io leggevo. Ma ti assicuro che pure leggendo più di un libro alla volta, tutti mi rimanevano nel cuore, per un motivo o un altro, ogni libro me lo sentivo "dentro" . Ora non riesco a leggere neppure un "Topolino" che mi piacerebbe tanto per liberare la mente, non riesco a concentrarmi , a memorizzare a causa delle terapie fatte. Nel frattempo che possa riprendere a leggere, magari meno compulsivamente di prima, magari con più calma, mi segno quali libri mi piacerebbe leggere, e la lista si allunga....si allunga....
    Annamaria

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    1. Annamaria, infatti il mio discorso non verteva tanto sull'impossibilità per me di leggere due libri contemporaneamente. Mi capita a volte. Dicevo sull'abitudine che hanno in molti a leggere in pochissimo tempo un libro, il che mi fa dubitare fortemente riguardo a quanto si siano realmente soffermati, quanto lo abbiano gustato, ecc. Poi, per carità, ognuno ha un suo stile di lettore.
      Mi spiace per quanto ti è successo. Conosco questa "bestia" per ciò che è capitato a un mio carissimo congiunto, che non è stato fortunato. Conosco quell'insonnia e il desiderio di evadere per non pensare. Spero tu stia comunque meglio. Mi piacerebbe sapere quali libri ti sono piaciuti di più e ti sono rimasti nel cuore.

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  2. Io ho iniziato a leggere due o tre libri in contemporanea solo di recente, e devo dire che mi trovo bene e non turba l'esperienza della lettura. C'è da dire che non mi capita mai di passare dall'uno all'altro senza un intervallo di ore, perciò la contemporaneità è molto relativa. In questo modo posso assecondare meglio le mie propensioni, in base all'umore e all'ora del giorno, per esempio. Una volta non lo avrei mai fatto! Ma una volta non avrei nemmeno abbandonato un libro che non mi piaceva senza finirlo. Ero così rigida sotto certi aspetti! Adesso valuto se la lettura non mi piace ma vale la pena di insistere, oppure è una perdita di tempo. Mi sento più libera, e dedico il tempo di lettura (troppo limitato!) a ciò che mi piace davvero.
    P.S. Luz, ma sul Chaplin-blog ci sei ancora oppure ti sei trasferita?

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    1. Cara Grazia, il blog precedente, che condividevo con una cara amica, al momento è fermo, e sono propensa a pensare che non seguiterò a scriverci. Del resto, non posso certo tenerne due.
      Mi piace questa cosa del leggere a seconda del proprio stato d'animo. Magari, leggendone contemporaneamente due, ne scegli sempre due molto diversi. :-)

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    2. E' proprio così. Spesso sono un romanzo e un saggio, difficilmente due romanzi, e sempre molto diversi.

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    3. Grazia, non ricordo se hai un tuo blog. :-)

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    4. Ce l'ho! ScriverÈVivere (www.scriverevivere.blogspot.it). Ci siamo conosciute da poco. :)

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    5. Ah, sì! Sono anche registrata fra coloro che ti seguono. :-)

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  3. Sono un lettore onnivoro, riflessione giuste le tue, bisognerebbe fermarsi ogni tanto e fare dell'altro...come seguire blog interessanti come il tuo.

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    1. Oh, beh... grazie, George. Ho dato un'occhiata al tuo blog, già dal titolo si svela avere uno stile ironico.
      Quanto all'essere lettori onnivori, non è tanto questo, il problema è essere lettori bulimici.

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  4. Mah, per quanto mi riguarda, mi sono resa conto che più leggo, più tendo a leggere velocemente. Con ciò non voglio dire che abbia mai letto 100 o più libri all'anno, ma dalla trentina sono cresciuta ai settanta/ottanta. E conosco persone che ne leggono tranquillamente più di cento e ne scrivono persino post dettagliati (una su tutti: http://bostonianlibrary.blogspot.it/, ma anche http://abrightshininglie.wordpress.com/)

    Leggere centinaia di libri all'anno, lasciandoci toccare da essi, senza vivere in un eremo è qualcosa di realizzabile (anche se non da me, al momento.)

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    1. Ciao, Ludo! Io mi chiedo come sia oggettivamente possibile. A meno di non lavorare esclusivamente a questa "pratica", magari quando è un vero e proprio lavoro (penso ai correttori di bozze, gli editori, i librai e i bibliotecari), facendo un calcolo reale è evidente che equivale a dire molte ore di lettura al giorno, diciamo pure 5 o 6. Non so se, escludendo quelle categorie, realmente si possa credere a un risultato del genere.

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    2. Io vado a. lavoro con i mezzi pubblici, su cui passo, tra andata e ritorno, oltre due ore. In quel lasso di tempo, a seconda del libro che mi trovo davanti, posso leggere fino a 80 pagine. Poi ci sono libri per cui riesco a macinare 100 pagine al giorno, anche solo prima di andare a letto. Se i libri sono particolarmente pregnanti o, per qualsiasi altro motivo, mi richiedono più tempo, riesco comunque a leggere almeno 30/40 pagine al giorno. Ci sono, infine, i libri che mi richiedono un sacco di tempo perché mi turbano, per qualsivoglia motivo, e allora sì, quelli mi rallentano. Riesco magari a leggere una sessantina di pagine in un giorno, però, dopo devo prendermi una pausa di 2/3 giorni. Dipende, insomma. Credo che sia naturale che ognuno abbia i suoi ritmi e affronti le letture nel modo che trova più congeniale.

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  5. Una riflessione che condivido pienamente! Io leggo, e molto. Un 30-40 libri all'anno a seconda dell'anno. E mi sembra un numero oggettivamente alto. Poi vedo persone che leggono centinaia di libri all'anno e mi chiedo come facciano e, soprattutto, che libri possa leggere chi ne legge 3 a settimana. Mi sembra impossibile!...

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    1. Infatti lo è, oggettivamente impossibile. Io sono assolutamente scettica. Anche dedicando fra le due e le quattro ore al giorno (ammesso che in una giornata ci si possa ritagliare questo margine di tempo), non si supererebbero i 3 o 4 libri in un mese. Leggere comporta una certa attenzione, non credo assolutamente a chi afferma il contrario.
      Mi sono iscritta al tuo blog, sarebbe bello un sostegno reciproco! :-)

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  6. Anch'io mi chiedo come sia oggettivamente possibile leggere un centinaio di libri all'anno (o addirittura di più), a meno che per qualche motivazione non ci si trovi ad avere un sacco di tempo libero. E' anche vero che conosco persone che leggono velocemente "di natura", e riescono comunque a gustarsi quello che leggono. Beate loro ;)
    Io ho sempre, sempre trovato il tempo per leggere: sotto esami, durante la tesi (e non mi riferisco alle letture d'obbligo), dopo che ho iniziato a lavorare e che sono andata a vivere da sola. E' un bisogno e in quanto tale gode di un trattamento prioritario, ma... nel cosiddetto "tempo libero" desidero (e devo) farci stare anche altro. E la lista che si riferisce ad "altro" è davvero lunga T_T

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    1. Pamela, leggo solo adesso questo tuo commento, grazie per aver risposto.

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  7. Hai parlato di "esperienza di lettura", un concetto che mi sembra parecchio significativo. Non sempre si legge per passare il tempo (magari si fa se siamo in fila alle poste...), ma spesso è perché ci rimanga qualcosa o per immergerci in una realtà diversa. Che senso ha quindi leggere in modo bulimico?
    Al di là di questo, di recente ho sperimentato la lettura di due-tre libri insieme e ho scoperto di riuscire a farlo tranquillamente. Devo dire però che succede quando uno o due di questi mi prendono poco. Di solito c'è sempre una storia che prevale sulle altre, che si impone alla mia attenzione.

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    1. Sai che anch'io riesco di solito a farlo? A patto che si tratti di libri assai diversi tra loro.
      Ad esempio, proprio il primo volume della saga dei Cazalet ho ripreso assieme alla lettura di un libro nuovo che sto gustandomi in questo periodo: "Lo schiavista".
      Almeno a giorni alterni, e a seconda dell'umore e della predisposizione d'animo, si può fare.

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